Associazione Ambientalista a carattere volontario ed apartitica, che si configura quale associazione di fatto. Essa non ha alcuna finalità di lucro. L’area di svolgimento delle attività dell’Associazione è delimitata ai comuni della Valdisieve.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

lunedì 21 novembre 2016

COMUNICATO STAMPA del PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO - organizzazione di Rufina - su Selvapiana

Pubblichiamo volentieri il comunicato stampa arrivatoci dal PMLI della Valdisieve, che ci ha visti insieme ad alcuni loro attivisti in prima linea alle molteplici attività, assemblee, eventi che abbiamo fatto in tutti questi anni relativamente allo scellerato progetto del NUOVO inceneritore di Rufina (oggi lo possiamo chiamare così visto che si sapeva da subito che non era gestibile da un punto di vista economico, ma accettato dagli amministratori solo perchè i costi sarebbero ricaduti sulle nostre bollette!).
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Sede centrale: via Antonio del Pollaiolo 172° - Firenze – tel. e fax 055 5123164 www.pmli.it - e-mail: pmli.rufina@gmail.com

COMUNICATO STAMPA 
Apprendiamo dalla stampa che sarebbe ufficiale la decisione della giunta Regionale Toscana di escludere dal Piano dei Rifiuti la costruzione del nuovo inceneritore di Selvapiana a Rufina. Pur aspettando atti ufficiali, nero su bianco, possiamo dirci soddisfatti di un così importante risultato per le popolazioni locali che per oltre dieci anni hanno lottato mobilitandosi contro questa ipotesi sciagurata, data per certa dalle maggioranze locali fino a pochi anni fa, quando ormai l’insostenibilità economica divenne ovvia anche ai più incalliti sostenitori della speculazione e dell’incenerimento. Ci paiono però strumentali e non condivisibili le dichiarazioni euforiche dei sindaci del PD dei principali comuni della Valdisieve che definiscono come una loro vittoria la rimozione dell’impianto dal piano.
Capiamo che per tentare di portare qualche voto al SI il prossimo 4 dicembre si tenti di tutto, come insegna il nuovo duce Renzi, ma questo a noi che come tanti altri siamo stati in prima linea su questa battaglia fin dagli albori, ci pare un po’ troppo.
La realtà è che siamo arrivati agli eventi di oggi solo perché la popolazione non si è fatta intimorire dagli appellativi di “terrorismo” lanciati dai primi cittadini in ogni occasione nei primi anni della lotta, ed ha continuato imperterrita a promuovere iniziative d’informazione sul territorio, forum grazie ai quali in alcuni comuni si è iniziato un sistema redditizio di raccolta porta a porta capillare decisivo per la riduzione dei rifiuti non differenziati, ricorsi al TAR che hanno sospeso e rallentato l’iter fino a quando l’insostenibilità economica della scelta inceneritorista, costosa e dannosa per la salute e per l’ambiente è divenuta indiscutibile. Le due grandi manifestazioni di piazza che si sono tenute entrambe a Pontassieve nel 2006 e nel 2016 hanno mostrato la forza della popolazione locale e la sua determinazione nell’affrontare e nel vincere questa battaglia. E’ vero invece che la popolazione ha trascinato per la giacchetta le maggioranze sempre meno qualificate di marca PD, tanto più che gli attuali sindaci vorrebbero ora prendersi il merito di aver scongiurato un pericolo che essi stessi avevano creato: tutti erano già sindaci o membri di giunta sostenitori dell’impianto nelle precedenti legislature che assunsero l’incarico di costruire il nuovo inceneritore otto volte più grande di quello esistente. Le nostre amministrazioni dovrebbero invece assumersi la responsabilità degli effetti che saranno prodotti dall’accordo siglato lo scorso aprile 2015 tra AER, AER Impianti, ATO Toscana Centro, Regione Toscana e Comuni della Valdisieve e del Valdarno Fiorentino che, come indennità alla cancellazione dell’impianto di Selvapiana dal Piano Regionale, prevede l’addebito dei costi sostenuti da AER Impianti (ditta sorta irregolarmente dalla partecipata AER proprio per progettare e gestire l’inceneritore) sulle prossime bollette della TARI dei 68 comuni dell’ATO (province di Firenze, Prato e Pistoia) stimati in oltre 2,6 milioni di euro. E’ vergognoso che l’incompetenza e la malafede degli amministratori sia pagata ancora una volta dalla popolazione, tanto più che proprio la popolazione stessa li aveva immediatamente avvisati della scelta scellerata sia dal punto di vista sanitario ambientale, sia da quello della sostenibilità economica, che si stava facendo autorizzando il nuovo impianto d’incenerimento. Il paradosso è che invece di dimettersi per non aver ascoltato le associazioni, continuando l’ottusa strada dell’interesse e della speculazione e causando così un costo pubblico milionario, i nostri amministratori cavalcano la vittoria della popolazione stessa.
L’epilogo di questa vicenda rafforza oltretutto la necessità di votare NO al referendum costituzionale poiche, nella proposta modifica del titolo V, anche gli inceneritori diventano competenza nazionale e conseguentemente gestiti direttamente dal Governo, eliminando le competenze regionali sui temi ambientali. Vogliamo ringraziare infine le associazioni facenti parte la Rete Ambientale Valdisieve (Comitato Valdisieve, Associazione Valdisieve e l’Associazione Vivere in Valdisieve) che abbiamo fiancheggiato con tutte le nostre forze, per aver tenuto duro a costo di tanti sacrifici e nonostante l’ostilità delle amministrazioni e dei suoi apparati per tutti questi anni, dimostrando che uniti si vince.

Rufina, 19/11/2016

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