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EVENTI 2

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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

mercoledì 20 giugno 2018

APPELLO AL COORDINAMENTO PD DEL VALDARNO – E A TUTTE LE FORZE POLITICHE DEL TERRITORIO RIBADIAMO IL NOSTRO NO AL FALLIMENTARE SISTEMA DELLE AZIENDE PARTECIPATE SU ACQUA E RIFIUTI!



Il comitato “Le Vittime di podere Rota”, in occasione dell’incontro tra sindaci e segretari del PD del Valdarno, sulle tematiche sovracomunali di interesse strategico per il nostro territorio, in particolare quello relativo alle partecipate nella gestione dei servizi essenziali come acqua e rifiuti,

si appella al coordinamento PD del Valdarno, e comunque a tutte le forze politiche del territorio affinché affrontino le questioni nell’interesse della collettività e tenendo conto delle istanze dalla società civile.

Il primo impegno di chi vuole rappresentare i propri concittadini dovrebbe essere quello di garantire i beni essenziali per la comunità e per far questo , la politica di gestione dei beni comuni e dei servizi essenziali, deve farlo con la massima serietà e correttezza.

Il sistema pubblico/privato adottato nella gestione dei servizi della nostra regione, ha fallito gli obiettivi per cui era nato (più servizi ; minor costo), in Toscana, alle tariffe sui rifiuti fra le più care d’Italia, non corrispondono servizi di pari livello e non si raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata , che è scarsa e fatta male, ben lontana dagli obiettivi Europei e del piano regionale (il 70% al 2020 ed era il 65% al 2012).

Di tutte le tonnellate di rifiuti urbani prodotti ogni anno In Toscana, solo il 50% circa viene intercettato dalla raccolta differenziata, e di questa, più del 20 % è da buttare e conferita in discarica.

Siamo molto lontani dagli obiettivi di conferimento in discarica (max 10%).

Siamo molto lontani dal traguardo del riciclo effettivo (per il Prb 60% nel 2020), (per raggiungere il quale è necessario effettuare una corretta raccolta differenziata fornendo ai cittadini un sistema, un servizio e informazioni adeguati.)

Siamo molto lontani dalla realizzazione dell’economia circolare che ad oggi rimane solo un bel concetto europeo Sono ancora troppi i comuni che non raggiungono le quote di legge di differenziata e che pagano multe salate, le famose ecotasse, riversate sui cittadini.

In Valdarno si riversa proprio tutto sui cittadini: tasse, disservizi e una grossa discarica che si fa sentire nell’ambiente circostante con disagi gravissimi per la salute e qualità di vita dei cittadini e che raccoglie da decenni , oltre a tutto quello che non viene differenziato , anche i rifiuti da fuori ambito.

La cosa più assurda è che anche questi cittadini che subiscono i gravi disagi dagli impianti di conferimento e trattamento rifiuti, sono costretti a pagare una ulteriore quota nelle tasse sui rifiuti: la quota per il “disagio provocato” che va al comune sede di impianto a compensazione dei disagi (da noi) arrecati ! Al danno anche la beffa!

Come Comitato “Le Vittime di Podere Rota” ribadiamo la necessità di un’alternativa a questo schema misto pubblico-privato, frutto di intese tra politica, grandi multi-utilities e mondo della finanza”, troppo lontano dalle esigenze e dai bisogni della popolazione e dall’ambiente .

In questo periodo all'interno del partito, che governa da anni il nostro territorio, e che è l'artefice di questo sistema, si comincia a notare dei disaccordi sia sul sistema gestione che sulle tariffe.

Il gestore unico dei rifiuti per l’ATO SUD, 6 Toscana , è un’azienda commissariata, vincitrice di una gara di appalto ventennale su cui pende un’inchiesta giudiziaria , sta gestendo il servizio fra mille problematiche legali e conti in Rosso, il suo sistema non ha mai decollato e non è mai stato troppo apprezzato dagli stessi Comuni, All’assemblea dei sindaci riuniti in Ato Toscana Sud più volte l’atmosfera si è riscaldata discutendo sul legame con Sei Toscana, sulle modalità della raccolta dei rifiuti e sulle tariffe, è stata perfino chiesta una assemblea straordinaria per valutare la possibile uscita dal contratto di servizio. L’ultimo atto significativo sono le dimissioni del suo presidente Roberto Paolini.

Ma Il socio pubblico è inerme, e in minoranza, le quote societarie, un tempo pubbliche, sono passate al socio privato. Così facendo il gestore del servizio pubblico è diventato proprio il “finto privato” che alla fine fa anche il controllore..

Invitiamo quindi il coordinamento dei sindaci e dei segretari PD, complici di questo sistema fallimentare, ad affrontare le questioni nell’interesse della collettività e tenendo conto delle proposte dalla società civile e soprattutto invitiamo tutte le altre forze politiche a formulare proposte innovative in tal senso.

Ma soprattutto ci auguriamo che siano ancora tutti concordi e intenzionati a che Podere Rota chiuda nel 2021 e che si comportino di conseguenza.

  


                                                                                comitato “Le Vittime di podere Rota”

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