Associazione Ambientalista a carattere volontario ed apartitica, che si configura quale associazione di fatto. Essa non ha alcuna finalità di lucro. L’area di svolgimento delle attività dell’Associazione è delimitata ai comuni della Valdisieve.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

martedì 8 gennaio 2019

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN ITALIA NEL 2017 ARRIVA AL 55.5% CON UN PIU' 3% RISPETTO AL 2016

I RIFIUTI CALANO DI 600.000 TON...

RIFIUTI ZERO...CRESCE!

Finalmente si parte: Nel 2003 in Italia la percentuale di RD era al 17% ADESSO E' PIU' CHE TRIPLICATA. 
Negli ultimi 5 anni è cresciuta di oltre il 13% mentre la produzione dei rifiuti si stabilizza sotto quota 30 milioni di tonnellate (nel 2017 attorno ai 29. 500.000). 
In 40 province si supera la fatidica soglia del 65% con punte che a Treviso rasentano il 90%. 
A livello regionale il Veneto registra oltre il 72% ma sono ben 
5 le regioni che superano il 65%.
Anche il sud si muove bene con Sardegna al top ma anche con la Calabria e la Puglia che aumentano oltre il 4% pur rimanendo a quote nettamente sotto il 50%.
La Toscana rimane al palo (con il capoluogo Firenze fermo mentre le province di Lucca e di Prato arrivano rispettivamente al 69% e al 72%).

Tre brevi ma succosi commenti si impongono. 
E' questa l'Italia migliore...l'Italia delle "buone pratiche" che ci piace tanto che rappresenta un vanto internazionale visto che con questa performance il nostro Paese si piazza terzo (più o meno alla pari con la Slovenia) per il risultato delle RD in Europa superato da Germania ed Austria ma battendo tutti gli altri Paesi compreso gli scandinavi oltre a Francia, Spagna, Inghilterra. 
Continuando a questo ritmo l'Italia  è destinata a superare anche Germania ed Austria che hanno risultati consolidati ma 
stazionari;

Se possiamo "festeggiare" questo risultato non è certo perché sono stati I GOVERNI A LAVORARE PER I RISULTATI RAGGIUNTI, AL CONTRARIO IL TRAGUARDO E' STATO RAGGIUNTO GRAZIE ALLE MOBILITAZIONI DAL BASSO 
esercitate da comunità e da sindaci illuminati. 

A noi piace constatare che dalla nascita della RETE ITALIANA RIFIUTI ZERO (ora Zero Waste Italy) avvenuta nel 2004 (ma già operativa nel 2002-2003) i risultati sono PIU' CHE TRIPLICATI! 
Molti dei comuni che sparsi per l'Italia hanno reso possibile questo risultato sono COMUNI RIFIUTI ZERO che hanno avuto il coraggio di "sfidare i rifiuti" dimostrando che è possibile prefigurare l'azzeramento dei rifiuti. 

Fosse stato per i GOVERNI (di tutte le "razze") altro che 55,5% di RD! 

Con l'articolo 35 e con la vergogna degli incentivi avrebbero vinto gli inceneritori che ora, invece, arrivano al numero di 38 (visto lo spegnimento di una linea di quello di Colleferro). 

All'inizio del 2000 erano ben 53 e se ne volevano realizzare altri 50! 
E' vero che adesso gli inceneritori arrivano a bruciare una % di rifiuti più alta (che in tonnellate assolute è calata nel 2017) che arriva a circa il 19% ma questo per effetto di alcuni nuovi grandi impianti realizzati a Torino, Acerra e Parma (dove, 
purtroppo, abbiamo perso pur a fronte di tantissime vittorie);

Ora bisogna spingere soprattutto al SUD dove anche dalla Sicilia arrivano buone esperienze pur a fronte di situazioni come quelle di Palermo e Catania preoccupantemente statiche.
Grazie a tutti coloro che in questi anni ci hanno supportato ed hanno da semplici "formichine" per dimostrare che...
RIFIUTI ZERO E' POSSIBILE E CHE UNA RIVOLUZIONE ECOLOGICA E' IN MARCIA! 

Rossano Ercolini

qui il link dove leggere/scaricare il Rapporto Ispra 2018
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