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venerdì 12 aprile 2019

Manifattura Tabacchi (Firenze) – Le osservazioni critiche di Italia Nostra al Piano di Recupero

L’Associazione Italia Nostra deve sottolineare che il Piano di Recupero e la Variante Urbanistica relativi alla ex Manifattura Tabacchi, adottati con delibera del Consiglio Comunale di Firenze n. 2018/C/00063 del 17 dicembre 2018, prevedono la demolizione di alcuni fabbricati esistenti lungo Via Tartini e il recupero della cubatura mediante la costruzione di fabbricati ex novo, sempre lungo Via Tartini, resa incrementabile per effetto della cessione al Comune del volume corrispondente al Teatro Puccini. Italia Nostra ritiene che l’incremento della cubatura edilizia lungo Via Tartini (ben 19.000 mq) sia eccessivo, in quanto saturerebbe l’unica area che potrebbe essere destinata a verde, a beneficio del rispetto degli standards (vedi oltre). L’Associazione non ritiene ammissibile consentire viete speculazioni edilizie, che arrecherebbero pesanti alterazioni al rapporto dimensionale e figurale tra i fabbricati di valore storico-architettonico e i nuovi fabbricati di progetto.
Il Piano di Recupero prevede pochissimi parcheggi, non adeguatamente commisurati alla previsione dell’elevato incremento della frequentazione antropica dell’area e non corrispondenti alle dotazioni standards (vedi oltre). Considerata la moltitudine di persone destinata a frequentare stabilmente od occasionalmente l’area della ex Manifattura Tabacchi, in rapporto alle nuove funzioni, l’Associazione ritiene che debbano essere previsti molti più parcheggi, fino al raggiungimento degli standards, onde evitare l’aggravio dei disagi per la popolazione che vive nel quartiere, già penalizzata dalla cronica carenza di posti auto. L’ipotesi della monetizzazione a scomputo degli oneri appare infatti deleteria per le conseguenze che potrebbero derivarne.
Inoltre, l’Associazione ritiene palesemente incompatibile la localizzazione di un parcheggio interrato di due piani con la localizzazione del nuovo asilo nido che si prevede di costruire sull’area soprastante il parcheggio interrato (sic !), lungo Via Tartini. Gli scarichi dei motori e la viabilità di servizio al parcheggio potrebbero infatti nuocere alla salute e alla libertà di movimento dei bambini che frequenterebbero l’asilo nido.
In generale, il Piano di Recupero evidenzia il carente rispetto degli standards urbanisticiprevisti dal Decreto Ministeriale 1444/1968, soprattutto per quanto concerne la dotazione di verde. La cessione al Comune di vari frammenti di aree inedificate (“piazza dell’orologio”, “strada degli artigiani”, i giardini davanti alla facciata principale e dietro al teatro Puccini, ecc.), non consente infatti di raggiungere la quantità e la qualità auspicabile, tenuto conto che il Piano di Recupero dovrebbe costituire una formidabile occasione di rigenerazione urbana. A tal proposito, si ritengono pienamente condivisibili le Osservazioni presentate dal prof. Paolo Baldeschi.
Il Piano di Recupero prevede l’eliminazione del rilevato ferroviario lungo il Fosso Macinante e la collocazione dei binari a raso, alla medesima quota pavimentale dell’area della ex Manifattura Tabacchi. L’Associazione ritiene che tale scelta sia errata, in quanto potrebbe generare delle conseguenze dal punto di vista del rischio idraulico. Inoltre, trattandosi di un rilevato ferroviario di valore storico, in quanto la Stazione Leopolda fu la prima stazione ferroviaria fiorentina, purtroppo condannata all’impossibilità di recupero funzionale per la scelta di collocarvi a ridosso il nuovo Teatro del Maggio Musicale, ritiene che la sua alterazione costituirebbe un ulteriore e gratuito vulnus, che cancellerebbe i rapporti consolidati col vicino Parco delle Cascine, rispetto al quale il Piano di Recupero pare del tutto avulso.
L’intero complesso della ex Manifattura Tabacchi è assoggettato a tutela culturale con D.M. del 31-10-1997, in quanto è stato ritenuto dal Ministero per i Beni Culturali un insediamento urbano di pregevole valore storico e architettonico. Non pare quindi accettabile che il Piano di Recupero possa prevedere delle sopraelevazioni, ovvero delle aggiunte di volumi in copertura, anche sui corpi architettonici più rappresentativi e visibili che prospettano su Via delle Cascine.
Il Piano di Recupero omette di specificare quali saranno gli interventi da attuare nel contesto urbano circostante, per riqualificare ambientalmente l’area. L’Associazione rileva difatti la carente esplicitazione grafica e descrittiva delle opere che si dice di volere realizzare – in Via delle Cascine, in Piazza Puccini, ecc. –, soprattutto riguardo alla mancanza di un adeguato progetto di mobilità e fruibilità (pedonale, ciclabile e autoveicolare) sia all’interno dell’area ex Manifattura Tabacchi sia nell’area adiacente.
In conclusione, Italia Nostra sottolinea il fatto che l’attuazione del Piano di Recupero di iniziativa privata e della relativa Variante Urbanistica dell’area della ex Manifattura Tabacchi – così come si evince dall’esame della documentazione grafica e descrittiva resa consultabile – pare delineare l’ennesima operazione pessimamente gestita e l’ennesima occasione sprecata rispetto alla prioritaria esigenza di valorizzare il patrimonio architettonico di valore storico e di migliorare la condizione urbana di Firenze.
Firenze, 8 aprile 2019
Italia Nostra Firenze

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