Associazione Ambientalista a carattere volontario ed apartitica, che si configura quale associazione di fatto. Essa non ha alcuna finalità di lucro. L’area di svolgimento delle attività dell’Associazione è delimitata ai comuni della Valdisieve.

EVENTI 2

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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

lunedì 13 giugno 2011

Lettera inerente interventi sulla SS 67

Pubblichiamo la lettera che l'Associazione Vivere in Valdisieve ha mandato ad Anas, Provincia di Firenze, Regione Toscana e in Prefettura di Firenze, sulla necessità di interventi nel tratto di strada tra Stentatoio e Dicomano interessato dal progetto di "Variante alla ss 67...".

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Spett. ANAS – Compartimento Firenze - Viale dei Mille, 36 - 50131 Firenze

Spett. Presidente Regione Toscana - Piazza Duomo, 10 – 50122 – FI

Spett. Presidente Provincia Firenze - Palazzo Medici Riccardi - Via Cavour n. 1 – 50129 - Firenze
presidente@provincia.fi.it  PEC provincia.firenze@postacert.toscana.it

Spett. Sindaco Comune di Rufina - Via Piave, 5 – 50068 –Rufina (FI)
sindaco@comune.rufina.fi.it PEC comune.rufina@postacert.toscana.it 

p.c.  Spett. Prefetto di Firenze - Via Cavour 1 - 50129 Firenze
PEC protocollo.preffi@pec.interno.it                                                                                  

Oggetto:    Considerazioni su interventi necessari nel tratto di strada che interessa il  “Progetto SS67 Tosco-Romagnola – Variante tra le località S. Francesco e l’abitato di Dicomano”, così come definito dalla Provincia di Firenze nell’ AD n. 629 del 1-03-2010 [1]  .

L’ASSOCIAZIONE “VIVERE IN VALDISIEVE”


CONSIDERATO CHE:

Il progetto della SS 67  presentato dalla Provincia di Firenze e consegnato ad ANAS nel marzo 2010 (incaricata di redigere il progetto definitivo da sottoporre a VIA), interessa un  tratto di strada di circa 13 km. e corrisponde, in molti tratti, alla sede stradale attuale.

In particolare si osserva:

Lotto 1A/1B = si esce lievemente dal tracciato attuale solo in corrispondenza del rondò zona inceneritore e in corrispondenza della curva di “Fornacine”. La sede stradale confina con campi e orti (sia sul lato del fiume Sieve che a monte).

Lotto 1C = si esce dal tracciato in corrispondenza del fosso Carbognale (zona Mobilificio Bigozzi), sempre in pieni campi.

Lotto 2A/2B = in variante sulla sponda opposta del fiume Sieve, nella frazione di Montebonello (comune Pontassieve).

Lotto 3 = interessa la zona industriale di Scopeti in corrispondenza della Cassa di Espansione prevista dal PAI, in un’ area caratterizzata anche qui da campi compresi tra il fiume Sieve e la linea ferroviaria.

Lotto 4 = in variante sulla sponda opposta del fiume Sieve (nel comune di Pontassieve).

Lotto 5 = rientra sull’attuale tracciato in corrispondenza di Contea;

 Rientra tra gli “interventi strategici di preminente interesse nazionale” descritti nell’allegato 2 della Deliberazione CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001 (legge obiettivo: 1° programma delle infrastrutture strategiche - suppl. alla g.u. n. 68 del 21 marzo 2002) riferita alla “Legge Obiettivo”, L. 21 dicembre 2001 n. 443 “Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive” (tratto dal Rapporto Istruttorio [2] allegato all’ AD n. 629 del 1-03-2010).

Nonostante ciò i rilievi del traffico effettuati fin’ora (Sisplan 2001 e 2004 [3]) sembrano dimostrare che il traffico possa ricondursi a spostamenti locali in quanto i picchi registrati ricadono negli orari di partenza e di rientro dal lavoro/studio. Nelle ore della sera e notturne si registrano invece passaggi limitati;

 Sul tracciato in questione vi è solo 1 autovelox  a Masseto (precedentemente situato, sempre in questi ultimi anni, nel  centro abitato davanti alle scuole Medie di Rufina);

 Sono stati installati solo di recente altri sistemi di informazione per indicare curve pericolose, rilievi di velocità, per mettere in sicurezza alcuni punti, ecc;

 Esistono dei divieti, segnalati con i relativi cartelli  che non vengono presi in considerazione  dagli automobilisti (divieti di sosta, di sorpasso, limiti di velocità, ecc);

 I comuni hanno continuato in questi anni a costruire abitazioni senza preoccuparsi più di tanto dell’aumento del traffico che si sarebbe generato con l’inevitabile aumento della popolazione, dando per scontato che a breve sarebbe stata fatta la nuova statale (della quale invece si parla da moltissimi anni);

Alcuni punti strategici del tracciato possono essere messi a norma da subito andando ad allargare la sede stradale verso i campi/orti limitrofi (che in una ipotesi  di “opzione zero”,  relativa la nuovo progetto, ha come beneficio un minor consumo di suolo).

 Alcune aree del comune di Rufina, in cui si è costruito di recente, vedono non terminato l’allaccio della rete stradale con il conseguente appesantimento del traffico interno solo su alcuni punti che si immettono direttamente sulla statale.

 Vi sono, sempre nel centro abitato di Rufina, alcune strade a doppio senso di marcia che hanno la stessa funzione e che potrebbero essere rese a senso unico, sia per rendere più ampia la carreggiata (divenendo ad unica corsia e con la possibilità di rendere disponibile un lato per la sosta – risolvendo in parte anche il caos che si genera davanti alle scuole elementari), sia per rendere più fluida la mobilità interna attraverso una circolazione ad anello. In questo modo alcuni incroci con la statale potrebbero essere utilizzati solo in una direzione al fine di agevolare e rendere meno pericoloso il traffico in generale.

 La segnaletica orizzontale e verticale dovrebbe essere mantenuta nel migliore dei modi per essere ben visibile a pedoni e automobilisti (passaggi pedonali colorati ecc), nel frattempo si dovrebbe migliorare l’ illuminazione proprio nel centro storico in cui la strada è più stretta e buia, tratto in cui vi sono molti servizi e quindi un maggior numero di persone che vi circolano.

 Il divieto di sosta dovrebbe essere fatto rispettare perché si creano inevitabilmente dei disagi di scambio nelle due direzioni, visto anche che, nel rifacimento dei marciapiedi di Viale Duca della Vittoria, fu deciso di ridurre lo spazio delle corsie a vantaggio dei marciapiedi con l’intento di  impedire proprio la sosta dei veicoli (prima consentita) e incentivare  l’utilizzo dei diversi parcheggi dai quali si accede facilmente a tutti i servizi situati lungo la strada, facendo pochi passi.

Attualmente, con lo spazio così ridotto, il sostare degli autoveicoli sul lato della strada, in divieto di sosta ma davanti all’ingresso di negozi e bar, crea inevitabilmente delle conseguenze anche alla circolazione dei veicoli, nei due sensi di marcia (soprattutto se ci si deve scambiare con autobus di linea o camion).

 In alcuni punti della SS 67, soprattutto nei centri abitati e/o nelle vicinanze delle scuole (anche al di fuori degli orari canonici sorvegliati dalla Polizia Municipale in quanto, di solito, negli edifici scolastici, si intraprendono altre attività extra-scolastiche che trovano spazio nel pomeriggio ), potrebbero essere installati dei “semafori intelligenti” e  a chiamata  per permettere alle persone di attraversare la strada in totale sicurezza. Tra l’altro i semafori possono essere accessoriati con nuove funzioni, tra le quali ricordiamo quella per i non vedenti, di recente installazione nel comune di Pontassieve, con segnalazione acustica.

 In alcuni tratti lungo il tracciato da Stentatoio a Contea, potrebbero essere installate postazioni fisse di autovelox per “indurre” i cittadini al rispetto dei limiti di velocità che spesso, purtroppo, rappresentano la percentuale più alta nelle statistiche delle cause di incidenti anche gravi, insieme ai comportamenti negligenti che possono trasformarsi in ulteriori  incidenti (sorpassi azzardati, velocità elevata in condizioni psico-fisiche non ottimali, ecc).
 L’art. 142 del Codice della Strada individua per questa tipologia di strada “extraurbana secondaria” un limite massimo di velocità di 90 km/h, attualmente in vigore, e un limite di 50 km/h nei centri abitati.

Considerate le caratteristiche della strada, che ha:
-          moltissimi accessi privati e incroci vari laterali (che non spariscono con il nuovo progetto, anzi diventano più pericolosi data la velocità di progetto che sarà consentita col nuovo tracciato);
-          lunghi rettilinei in cui attualmente è vietato il sorpasso ma che puntualmente vengono usati per sorpassare veicoli lenti, trattori (siamo in zona agricola) e altro (che continueranno ad esserci anche con il nuovo progetto);
-          curve pericolose alle quali si può arrivare a velocità troppo elevata perché situate alla fine dei rettilinei di cui sopra. Curve e rettilinei che sono, in genere, il luogo degli incidenti avvenuti in questi ultimi anni;
-          sottofondo stradale spesso, e purtroppo, non curato. Nei tratti urbani l’asfalto dovrebbe essere fonoassorbente e, lungo il tracciato,  quantomeno permeabile all’acqua (che spesso forma dei rivoli molto  pericolosi soprattutto se si va ad una velocità sostenuta), e meno scivoloso possibile per  evitare sbandamenti e inevitabili incidenti (soprattutto in prossimità delle curve);

 Ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana sembrerebbe necessario quindi un limite massimo di velocità inferiore agli attuali 90 km/h, considerando anche il fatto che gli automobilisti tendono il più delle volte ad oltrepassare comunque ogni limite prescritto, soprattutto se consapevoli che in quella strada non ci sono misure di prevenzione tese a far rispettare questi limiti o non ci sono in un numero adeguato da scoraggiare comportamenti scorretti.

Si pensi per esempio agli autovelox situati sulla SS 67  tra  Pontassieve e Firenze dove si è riusciti nel tempo a far diminuire il numero degli incidenti, come rilevato dalla Polizia Municipale di Pontassieve [4].

Così come la SS 67, nel tratto di competenza del comune di Dicomano (Contea-Dicomano), in cui sono stati installati diversi autovelox che disincentivano l’automobilista a superare la velocità massima consentita.

Autovelox che ritroviamo anche nella SP 551 tra Dicomano e Borgo San Lorenzo o sulla SP 34 ( Rosano-Firenze)  nelle quali oltre a queste postazioni c’è un controllo più costante anche da parte delle forse dell’ordine competenti.

 Autovelox che sono di ordinaria amministrazione su molte strade provinciali, regionali e statali, come per esempio la SP 127, la SR 222, la SR 69, ecc., ma non sul tratto relativo al tracciato in oggetto. Molte di queste strade hanno le stesse caratteristiche del tratto di strada della statale 67 tra Pontassieve e Dicomano, che sono: ad unica carreggiata con una corsia per senso di marcia, spesso senza banchine laterali, con un tracciato che si immedesima perfettamente con la conformazione morfologica del territorio in cui sono inserite, lo esalta e lo rispetta e che, anche per questo, le rende uniche e da salvaguardare.

 OItre a cercare di ottemperare alla conservazione e al rispetto per il  lavoro che c’è stato nell’individuare questi tracciati così ben inseriti nel paesaggio Toscano, occorre anche  aumentare, per quanto possibile, quelle caratteristiche di sicurezza per pedoni e automobilisti per rendere questi tracciati più compatibili con il traffico attuale che, a parte gli ultimi anni di “crisi economica”, è sempre in aumento.

 Purtroppo, fino ad oggi, questo tratto di Statale 67 non è stato quasi mai interessato da progetti ed interventi specifici che potessero migliorarne alcune caratteristiche, come accaduto invece da altre parti.

 Non sappiamo se in tutti questi anni ciò possa essere accaduto per una eventuale “volontà” politica e/o per l’eventuale “timore” di veder annullato il progetto della “Variante” (con particolare riferimento al bypass di Rufina) una volta risolte certe problematiche.

“Timore” che però, purtroppo, pare possa trapelare da una frase di uno degli ultimi verbali del Consiglio Comunale del Comune di Rufina (del 29-03-2011) [5] in cui il Sindaco dichiara: “quello che fanno sull’attuale tracciato non è il paravento per dire che poi non si faranno più progetti. Quello che fanno sull’attuale tracciato non mi interessa ai fini del progetto ma per la sicurezza dei cittadini”.

 Come Associazione ambientalista pensiamo che si debbano incentivare i mezzi pubblici e il loro utilizzo, soprattutto su ferro,  evitando ulteriore consumo di suolo e quindi adeguando i tracciati esistenti rendendoli sicuri con le strategie che abbiamo cercato di descrivere nei punti sopra (e non essendo dei tecnici immaginiamo che ce ne possano essere tante altre, sicuramente migliori).

In questo modo si avrebbe un notevole risparmio anche da un punto di vista costi-benefici, in quanto l’eventuale variante:
-          non elimina l’inquinamento (che è solo spostato a poche decine di metri) e semmai lo va ad aumentare in previsione di un flusso di traffico maggiore sia agli abitanti di Rufina che a quelli di Montebonello che si trovano agli imbocchi delle gallerie, e non solo;
-          avrà dei tratti in sicurezza mentre altri, come le intersezioni con le strade laterali e i garage delle abitazioni,  peggioreranno (dato che la velocità potrà essere di 90 km/h);
-          non eviterà incidenti dovuti a colpi di sonno, a guida spericolata e scorretta e/o a condizioni di guida psicofisiche non idonee, che sono le maggiori cause degli incidenti stradali secondo le analisi di ACI [6] e Prefettura di Firenze [7], che vengono riconfermati anno dopo anno;
-          la strada nei centri abitati dovrà essere comunque adeguatamente illuminata, provvista di segnaletica in buono stato sia verticale che orizzontale e provvista di semafori a chiamata per rendere sicuro l’attraversamento dei pedoni.

 Siamo consapevoli che in questo tratto di strada, come in altri, vi possano essere dei   problemi ma pensiamo che alcuni di questi potevano essere risolti già da molti anni.

CHIEDIAMO

che vengano prese in considerazione, e  messe in atto, tutte quelle strategie volte a migliorare la sicurezza e la viabilità che fino ad ora non sono state prese in considerazione.

 Auspichiamo anche che venga rispettata la disposizione di sottoporre a VIA  l’intero progetto della “SS 67 – Tosco-Romagnola – Variante tra le località San Francesco-Dicomano” , così come disposto, appunto, dall’ A.D.  n. 629 dell’1-03-2010, senza ricorrere ad espedienti di “stralciare” alcuni tratti e sottoporre a VIA solo quelli (così come ci pare di poter capire da alcune dichiarazioni di Amministratori della Provincia di Firenze e del Comune di Rufina).

Distinti saluti. 

Firenze 7 giugno 2011                                                  

                                                                                        Presidente
                                                                      Associazione Vivere in Valdisieve
                                                                                       Roberta Vigna


[3] 

2 commenti:

  1. Sono d'accordissimo sui vostri rilievi per quanto riguarda il miglioramento della sicurezza della ss67. Sono sempre stato, e rimango convinto che la variante in progetto sarebbe una devastazione irreparabile per la val di sieve. La voglia di creare una bretella tra l'Incisa e Barberino è grande, e le pulsioni della Regione e di Rossi quando parla di grandi opere mi fa tremare. Ma domenica è successa una cosa straordinaria, e i cementificatori e gli asfaltatori dovranno tenerne conto. Ormai i partiti hanno perso tanta della loro spinta decisionale e dovranno ascoltare di più i cittadini che si esprimono in modo nuovo tramite mezzi di comunicazione non più trascurabili e attraverso l'associazionismo ambientalista più serio, come il nostro. Ultima riflessione, il problema del traffico va risolto immettendo più merci e mezzi sui treni, vedi progetto intermodale, che in italia non è mai partito. Con più treni e più navi si risolve il problema traffico in Italia e non costruendo strade e autostrade all'infinito. Saluti, e grazie per il vostro impegno. Roberto

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  2. Dovranno tenerne di conto eccome!
    Però per ora la stanno solo cavalcando.........speriamo che dopo un pò di galoppo.....ci sia anche la riflessione ( o forse questa c'è già ma se la tengono per sè!).
    Grazie
    vivere in valdisieve

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