Associazione Ambientalista a carattere volontario ed apartitica, che si configura quale associazione di fatto. Essa non ha alcuna finalità di lucro. L’area di svolgimento delle attività dell’Associazione è delimitata ai comuni della Valdisieve.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

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venerdì 3 luglio 2020

OSSERVAZIONI SUL PROGETTO EOLICO NEL MUGELLO


Pubblichiamo le Osservazioni Congiunte di Associazione "Vivere in Valdisieve" e Associazione Valdisieve al progetto industriale di 8 Pale eoliche sul crinale del Mugello (denominato “Monte Giogo di Villore”, ubicato in località Monte Giogo di Villore nel Comune di Vicchio (FI) e in località Monte Giogo di Corella nel Comune di Dicomano (FI), con opere accessorie ubicate in località Pruneta nel Comune di San Godenzo (FI) e in località Contea nel Comune di Rufina (FI) e con lavori interessanti anche i Comuni di Barberino del Mugello (FI) e Scarperia e San Piero (FI)).
Proponente AGSM Verona S.p.A.. 
Le Osservazioni rientrano all'interno del Procedimento di VIA e AUR oltre a Valutazione di Incidenza.

Per la lettura completa del documento si rimanda al link su drive: https://drive.google.com/file/d/1VZfqDBvXg_tidrd1QevORLY_E6JiZgwu/view?usp=sharing


       1-PREMESSA
Premesso che non siamo contrari a priori verso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ovviamente, abbiamo tuttavia delle perplessità dell’industrializzazione che sovente si cela dietro a progetti così grandi.
Sarebbe più auspicabile e meno impattante per esempio, creare l’energia direttamente sul punto di consumo (abitazioni, fabbriche, edifici pubblici) che crearla concentrata in altri posti e poi trasportarla, gestirla e quindi trattarla (vari voltaggi). L’energia da fonti rinnovabili essendo per sua natura chiamata “energia pulita”, nel caso in oggetto, più che pulita ci sembra devastante per l’impatto di queste strutture sul crinale di un monte, e nel paesaggio circostante nel suo complesso, anziché incidere in luoghi già antropizzati che sicuramente avrebbero meno impatti paesaggistici, ambientali e forse anche economici.
Il progetto presentato da AGSM analizza la fattibilità dell'installazione di otto aerogeneratori di dimensioni cosiddette, a loro dire, medie, unicamente sulla base dell'esposizione ottimale sul crinale. Le aree di intervento costituiscono spazi considerevoli che si inseriscono in un ambiente montano caratterizzato da elementi che hanno trovato un equilibrio nel corso degli anni, e che in tempi recenti ha visto un'attenzione alla sua valorizzazione sia da parte degli abitanti che dei visitatori dei sentieri.
Lo stravolgimento della viabilità per accedere al sito, la costruzione di cabine e piazzole per lo scambio automezzi, il rifacimento di tratti di strada per consentire il trasporto degli aerogeneratori è una condizione individuata come necessaria dal progetto di AGSM. Il pilastro alto circa 100 metri e le pale di circa 69 metri, per ogni aerogeneratore, richiedono, per essere trasportate a destinazione, l'allargamento e la rimodulazione delle strade esistenti che andrebbero ad eliminare completamente le caratteristiche di un territorio a vocazione agricola e boschiva, come quello in questione (dati dalla Relazione RTG001-00).
Fonte foto QUI
Alcuni interventi necessari alla realizzazione del progetto, come per esempio il sottoattraversamento del torrente Moscia (Relazione paesaggistica allegata al progetto, pag. 84 e pag. 114), più che “compensazioni” ci sembrano interventi necessari alla creazione delle condizioni minime per la realizzazione del progetto. L'attività alpinistica rappresenta un'importante attrattiva del luogo, come testimonia la presenza del sentiero 00, che in molti tratti verrebbe ad essere sostituito dalla nuova viabilità.
Il D.M. 10.9.2010 nelle Linee guida definisce le azioni di compensazione e mitigazione se esse garantiscono equilibrio territoriale e ambientale. Quello che è descritto come intervento di compensazione, o è palesemente funzionale al progetto stesso, o rappresenta – come la cartellonistica e la costruzione del bivacco prospettato – una misura assolutamente insufficiente a ripristinare l'armonia territoriale.

Omissis punti dal 2 al 6 (che trovate nel do integrale QUI)

       7-CONCLUSIONI

Chiediamo per le tante lacune emerse e in attesa di ulteriori elaborati delle molteplici integrazioni richieste, che non venga autorizzato questo progetto e che la VIA termini con parere negativo per i tanti impatti negativi che si avrebbero sul territorio regionale toscano, nonché romagnolo. 
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BLOG CRINALI LIBERI
PAGINA FACEBOOK NO EOLICO NEL MUGELLO

FONTE FOTO QUI: https://www.ilfilo.net/eolico-nel-mugello-tutto-il-progetto-spiegato-da-italia-nostra-parte-2/ (altre foto)

giovedì 30 aprile 2020

50° Giornata Mondiale della Terra - contributo Associazione "Vivere in Valdisieve"

Vivere in Valdisieve aderisce all'appello e alla 50° Giornata Mondiale della Terra con una presentazione di un video sulla mobilità sostenibile, in cui si punta ad investire in modo massiccio sul TRENO come mezzo pubblico per togliere auto dalle strade e fare meno inquinamento. 

Stiamo vivendo un momento un pò difficile che potrebbe portare qualcosa di buono. 
Bisogna approfittare di questo momento di riflessione per aderire a comportamenti più sani e rispettosi per il nostro Pianeta. 



Link diretto: https://youtu.be/RJbPsIG-bBw
Invece puoi vedere il video integrale a questo link: https://youtu.be/fQ4XeS3k5Nc

Riportiamo sotto l'invito e l'Appello di rossano Ercolini su Facebook:


Zero Waste Italy, il centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, ed Ambiente e Futuro, celebrano il 50° anniversario della giornata Mondiale della Terra 🌍 il 22 Aprile 2020:
📨lettera-appello al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Segnalateci le vs adesioni (anche con foto) agli obiettivi della campagna ZW o RZ. Le raccoglieremo tutte in un report che verrà pubblicato sui nostri social.

"La crisi del corona virus (che pur da molti è segnalata come derivante dagli equilibri naturali violati dal modello lineare di sviluppo provocati dall'uomo) rischia di far dimenticare i grandi temi della TRANSIZIONE ECOLOGICA che gran parte delle opinioni pubbliche mondiali aveva ormai cominciato a comprendere. Infatti le fabbriche chiuse e il calo drastico della mobilità di massa sta facendo crollare insieme agli inquinamenti e ai consumi (fatti, certo positivi) anche le condizioni sociali di milioni di persone a partire dalle classi sociali più vulnerabili. Il rischio è che a tale disagio si tenti di rispondere da parte di Europa ed Italia rilanciando attraverso una pioggia poco controllabile di stanziamenti, un malinteso senso di sviluppo economico riesumando gli apocalittici errori del passato rivolti ancor più ad aggredire gli equilibri naturali ed a riproporre il prelievo incontrollato di "risorse" finalizzandolo alla "ripresa dei consumi" e cioè all'usa e getta (plastica ed imballaggi a go-go). QUESTO NON DEVE AVVENIRE. Zero Waste Italy CHIEDE CHE I NECESSARI STANZIAMENTI (Europei e nazionali) PER FRONTEGGIARE LA CRISI SOCIALE DEBBANO ESSERE ABBINATI A PROMUOVERE UNA ECONOMIA DI TRANSIZIONE ECOLOGICA E DI RIDUZIONE DRASTICA DEGLI SPRECHI.
In termini concreti ciò significa che nessun stanziamento deve andare a produzioni inquinanti e che gli stanziamenti, certo auspicabili, debbano rispondere a rigidi criteri di riduzione dei rifiuti, a partire da quelli plastici e dei livelli di inquinamento. Infatti, fermo restando la necessità di studi scientifici chiarificatori (ma anche indipendenti) in materia, appare intuitivo dai dati circa la mortalità da corona virus evidenziati in Lombardia e in Valle padana che tali zone già tristemente famose per un inquinamento industriale (ma anche da uso di pesticidi) e per la presenza di particolato fine abbiano risentito quale fattore aggravante dei livelli di stress sanitari a cui nel corso degli anni è stato sottoposto lo stato di salute della popolazione. Mentre dai dati internazionali che, ripetiamo, necessitano di ulteriori approfondimenti, rilevano un livello di mortalità per corona virus pari circa al 3% in suddette aree e segnatamente in Lombardia, la percentuale di mortalità (non stiamo parlando di contagi) supera abbondantemente il 10%!
Ecco perchè dalla crisi corona virus DOBBIAMO ANCOR PIU' USCIRNE BONIFICANDO I TERRITORI, AZZERANDO GLI SPRECHI E LE PRODUZIONI SPORCHE, AVVIANDO UNA TRANSIZIONE ECOLOGICA CHE COMPORTI UN'ACCELERAZIONE Di MODELLI ECONOMICI BASATI SULLA CIRCOLARITA' TIPICA DEI PROCESSI NATURALI.
Al di fuori di questo approccio IL RIMEDIO SAREBBE PEGGIORE DEL MALE! Non si strumentalizzi il disagio sociale per per contrapporlo ancora una volta alla qualità ambientale.
FACCIAMO APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO E AL GOVERNO AFFINCHE' POSSANO ASSUMERE IN MODO COERENTE QUESTI "DRIVERS" CHE PURE ALMENO A PAROLE ERANO GIA' STATI TRACCIATI PRIMA DELLA CRISI.
Nello specifico Italiano si tenga sempre più conto di favorire il graduale azzeramento del ricorso alla plastica a partire dagli imballaggi usa e getta puntando sulla incentivazione di materiali riciclabili e/o meglio ancora su prodotti riparabili-riusabili.
NON CI PUO' ESSERE UN "CURA ITALIA" SENZA PRENDERCI CURA DEL NOSTRO PIANETA. NON CI PUO' ESSERE UN'USCITA DALLA CRISI SENZA NUOVE POLITICHE AMBIENTALI SU SCALA PLANETARIA.

Ecco perchè, quest'anno più che mai abbiamo deciso di aderire alla GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA TERRA CHE CERIMONIA I SUOI 50 ANNI.

👉Come aderire?
Si può aderire sia livello individuale (non acquistando plastica), promuovendo il compostaggio familiare 🌀, riducendo gli sprechi (anche inviandoci immagini e video significativi in merito) oppure brevi storie vissute in famiglia.
Ai bambini ✏️🎨🖍chiediamo di inviarci un loro disegno sulla giornata mondiale della terra;
a livello associativo unendovi con brevi video a questo appello.🎥

➡️infine una raccomandazione: siccome il consumo di mascherine usa e getta (chirurgiche o meno) sta divenendo "virale" vi chiediamo di orientarvi su mascherine riusabili mentre anche attraverso il Centro Ricerca RZ di Capannori, stiamo collaborando a diffondere l'uso di mascherine riciclabili nella carta. Non è questo un problema da poco, visto che nei prossimi mesi, si prevede, che la criisi, dovendo convivere con il virus richiederà miliardi di questi dispositivi"

Rossano Ercolini - Goldman Environmental Prize 2013

venerdì 11 ottobre 2019

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE ALTRE PROBLEMATICHE PIU’ IMPELLENTI PER L’AMBIENTE

Il convegno, dopo la proiezione di un cartone animato sul tema ecologico prodotto dagli allievi della scuola di Londa, si è aperto con l’intervento del dott. Luca Pardi, ricercatore del CNR, che ha ripercorso l’evoluzione tecnologica del genere umano fino all’era attuale dove si sono manifestati i problemi alla base dei cambiamenti climatici. Sicuramente di origine antropica le cause di tali cambiamenti, nell’affermazione congiunta della quasi totalità della comunità scientifica. Improprie le affermazioni, ha sottolineato Pardi, di alcuni esponenti del mondo scientifico non appartenenti al settore specifico di ricerca e quindi non competenti in merito. La situazione attuale mette paura e la nostra generazione, la quale nonostante l’età avanzata avrà comunque a che fare con gli effetti del cambiamento, ha enormi responsabilità e doveri verso la propria discendenza e tutte le nuove generazioni.
Federico Fazzuoli, giornalista noto per il programma Linea Verde, ha sottolineato il meccanismo perverso dell’economia, cui sono dovuti i cambiamenti climatici, cui è collegata e pienamente responsabile la politica. Effetto parallelo del pensiero economico dominante è l’emarginazione dalla scena pubblica di coloro che prendono posizione contro gli interessi economici e contro chi li sostiene. Ottima la puntualizzazione sulle differenze sostanziali che vi sono tra i concetti di crescita e sviluppo e il concetto di progresso: la crescita e lo sviluppo, che si perseguono oggi, sono alla base dei problemi. Saremo tutti sempre più colpiti dai fenomeni estremi: siccità o alluvioni, eccessi di caldo o freddo, insomma estremi climatici. Originario di Terranuova Bracciolini nel Valdarno ha portato l’esempio di una recente tromba d’aria che ha scoperchiato molti tetti. Una nota positiva alla mobilitazione dei giovani e alla figura di Greta Thumberg.
Mariarita Signorini, presidente Nazionale di Italia Nostra, ha ripercorso l’impegno e le vittorie anche sugli inceneritori come quello di Selvapiana e quello di Firenze, supportata da validi professionisti come l’avvocato Gianluigi Ceruti e tutti coloro che si sono impegnati in merito. Ha sottolineato di come sia importante impegnarsi e di come, specie adesso con l’incarico nazionale, sia estremamente oneroso l’impegno a causa della quantità di casi nel settore dell’ambiente e del patrimonio culturale. Una nota di merito particolare all’attività di Greta Thumberg che ha saputo mobilitare milioni di giovani a livello internazionale, su temi reali e concreti, utilizzando un linguaggio semplice e chiaro, quando l’associazionismo ha spesso avuto difficoltà a far breccia nell’attenzione dei giovani su questi temi: un successo positivo ed estremamente importante. Signorini ha toccato ancora alcuni temi di rilievo, come il concetto errato della gestione boschiva che per motivi di interesse economico si vuole coltivare e manutentare come fossero sistemi agricoli, annotando di come sia errato formalmente il concetto dell’aver considerato in forte incremento le superfici boscate a causa dell’inserimento nel censimento forestale di soprassuoli non boschivi ma ex coltivi ancora in una forma estremamente iniziale di evoluzione. Pericolose e fuori luogo, inoltre, le iniziative del ministro come quella di voler mandare in Francia, al Louvre, in mostra opere uniche originali e delicatissime come l’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.
L’avvocato Gianluigi Ceruti (componente del collegio legali per la vicenda dell’inceneritore di Selvapiana, esperto nel settore del diritto ambientale e urbanistico, già consigliere nazionale per oltre vent'anni e vicepresidente nazionale dell'associazione Italia Nostra dal 1980 al 1990 e deputato promotore di legislazioni per l’ambiente e la salute, per i parchi nazionali) nel presentare il libro “L’avevamo detto…” (ed. Agorà Factory) ha sottolineato come l’esempio dei contenuti di tutti i coautori sia un esempio estremamente importante di impegno personale contro un sistema perverso che pospone i valori riconosciuti e comuni agli interessi di parte e economici; un esempio, nel libro, di tante persone che vanno considerate come eroi del nostro tempo. Estrema considerazione va data, ha detto Ceruti, all’azione di Greta ed ai contenuti che sta portando all’attenzione mondiale pubblica: anche ognuno di noi potrebbe contribuire indirettamente all’affermazione di queste idee attraverso proposte, scritte all’Accademia Reale Svedese delle Scienze, di una candidatura al Nobel per la pace di Greta Thumberg; parimenti sarebbe utile che ognuno di noi scrivesse al segretario delle Nazioni Unite per perorare la sottoscrizione di tutte le nazioni, in modo vincolante, degli accordi per il clima di Parigi: contro le mancate ratifiche di Trump o altri. Per gli impegni disattesi di Trump sarebbe utile scrivere anche all’ambasciatore americano in Italia.

giovedì 4 aprile 2019

VIDEO "LA BUONA STRADA FERRATA"

Un viaggio lungo la linea della ferrovia nell'anello Valdisieve - Mugello - Firenze, attraverso le parole e l'esperienza di chi lo usa spesso o vorrebbe poterlo usare di più. 
Un auspicabile scenario di TRENO METROPOLITANO nell'hinterland fiorentino come alternativa alla mobilità su gomma soprattutto per i pendolari che si spostano maggiormente negli orari di punta di partenze e ritorni, per motivi di studio e lavoro, ma anche per tutti gli altri che vorrebbero raggiungere le loro mete in tranquillità, in modo sostenibile e se possibile con una migliore qualità ed economicità. 
Il paradosso di "Downs Thomson" spiegato dal Prof. Alberti ossia come investire in ulteriori e nuove strade possa per assurdo, nel tempo, portare ancora più congestione sia nelle strade esistenti che in quelle nuove. E allo stesso tempo disincentivando l'uso del servizio pubblico si corre il rischio di sempre minori investimenti sul ferro. 
Oggi più che mai, il treno diventa, insieme a piste ciclo-pedonali e altre iniziative sostenibili, un filo diretto tra la città di Firenze e un territorio di grandi potenzialità, ma proprio per questo da salvaguardare e rispettare nei suoi elementi di pregio e di possibile attrattiva.

Prodotto dall'Associazione "Vivere in Valdisieve" 
Regia, riprese e montaggio: Veronica Citi 
Con: 
Prof. Francesco Alberti (UNIFI) 
Prof. Alessandro Fantechi (AMT Toscana)
Maurizio Izzo (comitato pendolari del Mugello "Attaccati al treno")



link su youtube: https://youtu.be/fQ4XeS3k5Nc

martedì 22 gennaio 2019

LA BUONA STRADA FERRATA il 25 Gennaio in sala del consiglio a Pontassieve ore 21.00

Saranno presenti alla serata, patrocinata dal Comune di Pontassieve, oltre al presidente dell'Associazione "Vivere in Valdisieve" Paolo Rosini e Roberta Vigna:
- il Prof. Francesco Alberti
- Veronica Citi
- il sindaco Monica Marini 
che ringraziamo.

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Un viaggio lungo la linea della ferrovia nell'anello Valdisieve - Mugello - Firenze, attraverso le parole e l'esperienza di chi lo usa spesso o vorrebbe poterlo usare di più.
Un auspicabile scenario di TRENO METROPOLITANO nell'hinterland fiorentino come alternativa alla mobilità su gomma soprattutto per i pendolari che si spostano maggiormente negli orari di punta di partenze e ritorni, per motivi di studio e lavoro, ma anche per tutti gli altri che vorrebbero raggiungere le loro mete in tranquillità, in modo sostenibile e se possibile con una migliore qualità ed economicità.
Il paradosso di "Downs Thomson" spiegato dal Prof. Alberti ossia come investire in ulteriori e nuove strade possa per assurdo, nel tempo, portare ancora più congestione sia nelle strade esistenti che in quelle nuove. E allo stesso tempo disincentivando l'uso del servizio pubblico si corre il rischio di sempre minori investimenti sul ferro.
Oggi più che mai, il treno diventa, insieme a piste ciclo-pedonali e altre iniziative sostenibili, un filo diretto tra la città di Firenze e un territorio di grandi potenzialità, ma proprio per questo da salvaguardare e rispettare nei suoi elementi di pregio e di possibile attrattiva.

Prodotto dall'Associazione "Vivere in Valdisieve"
Regia, riprese e montaggio: Veronica Citi
Con: 
Prof. Francesco Alberti (UNIFI)
Prof. Alessandro Fantechi (AMT Toscana)
Maurizio Izzo (comitato pendolari del Mugello "Attaccati al treno")

domenica 16 settembre 2018

Mariarita Signorini nuovo presidente nazionale di Italia Nostra

Mariarita, 26-11-2013 alla Rufina
Anche noi della Valdisieve, ci uniamo agli auguri di buon lavoro a Mariarita Signorini per essere stata eletta Presidente Nazionale di Italia Nostra.
Mariarita è stata sempre presente quando l'abbiamo chiamata per fare da relatore, moderatore ai nostri eventi in Valdisieve e anche per controfirmare, in adiuvandum, il ricorso contro l'AIA e la VIA per l'inceneritore di Selvapiana.
Grazie ancora da tutti noi.

Associazione Valdisieve 
Associazione Vivere in Valdisieve

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Mariarita Signorini, già presidente dal 2016 della Consiglio Regionale della Toscana di Italia Nostra, è stata eletta Presidente Nazionale di Italia Nostra, storica associazione nata nel 1955 per difendere il patrimonio storico, artistico e naturale italiano.
Di origini Lombarde, Maria Rita Signorini vive a Firenze, dove svolge la professione di restauratrice per le Soprintendenze della Toscana e della Lombardia. Ha scritto saggi per libri, riviste d’arte e cataloghi di mostre. Nel 2017 ha pubblicato un libro sul suo recupero del Caravaggio di Cremona. Dal 2006 è stata Consigliere nazionale e membro di Giunta fino al 2015. È promotrice di battaglie che esulano dai confini cittadini e regionali, data l’importanza che il paesaggio toscano e i suoi beni culturali rivestono a livello mondiale.
Succede a Oreste Rutigliano che ha retto il timone dell’associazione da maggio 2017 fino ad oggi.
“Sono onorata di essere stata eletta alla presidenza della più autorevole associazione di tutela del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Sarò la presidente di tutti i soci e spero di riuscire a coinvolgere le giovani generazioni a farsi parte attiva nella difesa dell’identità culturale del nostro paese, aderendo alle nostre campagne di sensibilizzazione”, dichiara la neo eletta presidente.
Nella seduta odierna di insediamento del nuovo Consiglio Direttivo sono stati inoltre eletti Vice-Presidenti Alberto Ferruzzi, Ebe Giacometti e Teresa Liguori, a completare la Giunta sono stati eletti Giovanni Bassi, Cesare Crova, Marco Di Fonzo, Maria Rosaria Iacono e Maria Paola Morittu.
Tanti auguri di buon lavoro al nuovo Consiglio Direttivo da tutta Italia Nostra!

Flavia Corsano
Ufficio stampa Italia Nostra
cell. 335-5344767 – ufficiostampa@italianostra.org

lunedì 22 gennaio 2018

COMUNICATO STAMPA: TRE SINDACI: due NIMBY e uno PIMBY

Nei giorni scorsi abbiamo appreso della trasferta dei tre Sindaci di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve a Roma, per incontrare il Sottosegretario Nencini sui finanziamenti concessi per le opere toscane. In merito alle loro trionfalistiche dichiarazioni, per l’“opera strategica” del bypass di Vallina, prefigurano già l’ottenimento della VIA e le date di inizio lavori. Verrebbe da dire che forse fanno i conti senza l’oste!

Innanzitutto, va chiarito che si tratta di un viadotto di 1240 metri, costituito da due ponti sopraelevati a 12 metri, che taglierà la vallata incontaminata dell’Arno a Quintole, con tre rotatorie divoratrici di terreno agricolo e con un impatto devastante sulla bellezza di quei luoghi.
Ma è la loro euforica soddisfazione che ci lascia ancor più perplessi. Le posizioni dei Sindaci di Pontassieve e di Fiesole sono espressione di un vero atteggiamento “NIMBY” (Not In My Back Yard): infatti, appoggiano il progetto esplicitamente per ridurre il traffico automobilistico nelle frazioni di Sieci (Pontassieve) e Compiobbi (Fiesole), scaricandolo sull’attuale provinciale di Rosano. E, dato che le due strade hanno un’intensità pari di auto che le percorrono, si creerebbe la congestione nell’imbuto Candeli – Viale Europa, come abbiamo potuto vedere l’estate scorsa con la chiusura per lavori della SS 67.

Il Sindaco di Bagno a Ripoli, da parte sua, si comporta da “PIMBY” (Please In My Back Yard), citando i vantaggi per la frazione di Vallina, non rendendosi conto delle conseguenze nefaste che un viadotto nella valle dell'Arno e l'incremento di traffico automobilistico avranno sull'identità del territorio, un tempo definito “il giardino più delizioso…”, compromettendone anche lo sviluppo economico (agricolo e turistico).

Tutti e tre, certo, non si curano del costo assurdo (58 milioni e mezzo di euro, costo previsto, se non ci saranno aumenti in corso d’opera, e di cui circa la metà figurano come compensazione per Bagno a Ripoli per l’ampliamento a tre corsie della autostrada A1) in quanto il loro atteggiamento è il solito: se non li usiamo per quest’opera non saranno utilizzati per altre opere del territorio (si dimenticano, però, del recente “spostamento” del finanziamento per la variante di Anchetta nella messa in sicurezza dell’attuale tracciato).

E nessuno dei tre prova ad andare contro questa logica perversa di spendere il denaro pubblico per opere inutili e dannose, anziché allearsi e chiedere, con la stessa insistenza messa finora, al loro mentore Nencini, di andare a fare una passeggiata di quattro minuti a Roma, fino alla vicina sede di Ferrovie dello Stato Italiane: lo scopo sarebbe quello di presentare all’ing. Mazzoncini, quale AD di FSI e ora anche di ANAS, la situazione drammatica della mancanza di un Piano della Mobilità e quindi della carenza del TPL nella Città Metropolitana di Firenze. Potrebbe essere l’occasione per chiedergli di soprassedere sia al progetto dei Ponti di Vallina sia a quello per bypassare l’abitato di Rufina (tratto di circa 3,5 km, che è stato scorporato dall’intero progetto Stentatoio-Dicomano, probabilmente con l’intento di “facilitare” la VIA).
Visto che ora c’è un soggetto unico FSI-ANAS, che dovrebbe avere una visione progettuale unitaria, tutte quelle risorse (più di 58 milioni per Vallina, 75 per Rufina) potrebbero, infatti, essere dirottate sulla riqualificazione della Rete Ferroviaria del Mugello e della Valdisieve, accorpandole (con l’avallo sempre di Nencini) ai 47 milioni già stanziati per lavori a stazioni e ai passaggi a livello del Mugello e della Val di Sieve. Vorremmo ricordare che almeno 31, dei 47 milioni, erano quelli promessi 20 anni fa e destinati al Mugello per le compensazioni e i danni subiti dai lavori dell’AV. Quello che realmente serve alla popolazione è l’elettrificazione dell’anello ferroviario già esistente, per fornire servizi efficienti e a costi contenuti con l’intento di “ridurre” il traffico su gomma.

In più, i Sindaci, volutamente e colpevolmente, non dicono che questo progetto non piace alla Soprintendenza, ad Arpat e ad altri Enti, per le lacune progettuali, l’incompatibilità paesaggistica e gli impatti ambientali dell’intervento.

Non sono, perciò, i Comitati o le Associazioni ad avere la sindrome NIMBY, perché fanno di tutto per portare l’attenzione su soluzioni alternative, di minore impatto ambientale e costi, a vantaggio di un TPL funzionale, efficiente e con costi abbordabili.
Queste opere, invece, di utile non hanno nulla. Forse servono per prendere i voti in campagna elettorale o sono solo favori clientelari, ma non hanno certamente come loro obiettivo il Bene Comune.


Associazione Valdisieve 
Associazione Vivere in Valdisieve 
Italia Nostra Firenze
Lista civica “Per una Cittadinanza Attiva  Bagno a Ripoli”  
Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio


martedì 18 luglio 2017

Ass. Vivere in Valdisieve: Considerazioni su SS67

       
ASSOCIAZIONE “VIVERE IN VALDISIEVE”

L’Associazione Vivere in Valdisieve, si è sempre schierata in tutti questi anni per trovare una soluzione alternativa alla realizzazione della Variante alla SS 67 tra Stentatoio e Dicomano, di circa 13 km., che alla fine pare essersi ridotta al solo Bypass di Rufina di circa 3 km. (nonostante fosse stata inserita negli allegati delle Opere di Preminente Interesse Nazionale – della  Legge Quadro).
Nel  novembre del 2015 abbiamo promosso un convegno a Pontassieve dal titolo “CON IL TRENO SI PUÒ”, per ribadire che parte del traffico circolante sulla SS67,  prevalentemente pendolare, potrebbe essere dirottato sui treni se questi fossero più efficienti e meno costosi. Abbiamo constatato che eventuali picchi di traffico su Rufina esistono esclusivamente nelle ore di punta di entrata e uscita da scuola e dal lavoro, sia all’interno del comune stesso che verso Pontassieve o Firenze, che nel senso opposto verso Borgo San Lorenzo.
Nelle altre ore del giorno la circolazione è ridotta, e quasi si annulla nelle ore dopo le 19.00 e per tutta la notte fino alle 6/7 di mattina.
Nel Convegno, al quale hanno partecipato Architetti dell'Università di FI, Ingegneri Ferroviari, Geologi, Legambiente, Sindaci della Val Di Sieve e del Mugello, sono emerse le ineludibili ragioni per una inversione di strategia sulla mobilità in difesa dei gravi effetti climatici causati anche dalle emissioni di gas di scarico dovuti agli idrocarburi, quindi in difesa del clima, del suolo, del paesaggio e per uno sviluppo economico sostenibile.
Certamente ora sulla SS67 passano, sporadicamente, camion anche di grandi dimensioni; assistiamo anche a casi di guida con velocità eccessiva, specialmente nel tratto rettilineo di Rufina, dove, molti sorpassano a grande velocità anche in prossimità dei vari passaggi pedonali e di fronte alle scuole. Oltre a ciò, il traffico viene rallentato per gli autoveicoli in sosta vietata su entrambi i lati della strada, nonostante la zona sia ricca di parcheggi a pagamento, liberi o con 15 minuti di sosta gratis. Basterebbe fare qualche passo in più.
Facciamo notare che nel centro di Rufina non esiste neanche un solo semaforo a chiamata (sicuro per i pedoni). Le visuali tal volta sono compromesse sia dai veicoli in sosta vietata (anche vicino alle strisce pedonali), sia da piante a ridosso di incroci (si veda quelle ricresciute nello svincolo davanti al mobilificio Bigozzi), sia dalla poca illuminazione (come per esempio davanti alla Farmacia sulla SS67). La pericolosità deriva anche dal poco senso civico dei guidatori. Questi comportamenti scorretti si verificano anche nell’altra strada principale di Rufina di Via XXV Aprile, dove avvengono pericolosi sorpassi, dove vi sono veicoli parcheggiati in divieto di sosta, contribuendo così ad ostacolare la visuale a chi fa manovra, soprattutto in prossimità dei passaggi pedonali. Con il rischio, prima o poi, di investire qualcuno che si reca o esce dai vari esercizi commerciali e di servizio che vi sono in quella zona.
Per risolvere tutti questi problemi basterebbe più attenzione, meno velocità (istituire zone 30-40 km/h?), o piccole modifiche alla mobilità come per esempio indurre il traffico proveniente da Montebonello in Via Bonanni, in modo da non farlo andare in Via Roma, quest’ultima con un senso unico verso Montebonello. Qualche anno fa ci fu una sperimentazione che non ha prodotto modifiche perché si è tenuto conto solo delle lamentele della popolazione contraria al cambiamento. Non è stato considerato che, piano piano, i cittadini si sarebbero abituati a fare qualche metro in più per risolvere alcuni problemi. Come è avvenuto nella vicina Montebonello dove le strade principali sono diventate a senso unico e gli abitanti, velocemente, si sono abituati. Anche a Rufina nella zona sud, vi sono tutte strade a senso unico (sarebbe da replicare anche nella zona Nord). Basta abituarci e spiegare alle persone che ne va del loro benessere e sicurezza.
Abbiamo richiesto con una petizione che venisse prolungata la Pista ciclabile da Contea a Londa. Stiamo collaborando con Pontassieve, Fiesole e Bagno a Ripoli, al progetto "AD ARNUM ADvanced Accessibility to the River and New Urban Mobility” per la realizzazione di una ciclovia da Rignano alle porte di Firenze, con diverse passerelle per unire le due sponde. Una specifica proposta dell’Associazione è stata quella di predisporre la futura ciclovia (che passerà in zona di Viale Diaz a Pontassieve) al proseguimento sul fiume Sieve verso la Valdisieve (Rufina) per dare la possibilità di diminuire ulteriormente il traffico su gomma. Queste buone regole avvengono in tutti paesi in cui i km. di strade ciclopedonali sono alla lunga superiori ai nostri. Il progetto è infatti un bando Europeo per reperire parte del finanziamento dell’opera (come è avvenuto per il finanziamento della pista ciclopedonale di Dicomano).
Non vogliamo uno sviluppo basato su camion che transitano per portare chissà quali prodotti, o di passaggio per evitare le autostrade che collegano il Mugello con Firenze e col Valdarno. La Val di Sieve ha pregi naturali, culturali, storici, archeologici, aziende agricole, agriturismi.
Vogliamo restituire importanza a chi ha investito in attività locali. Siamo sicuri che queste attività non soffrano con il “Bypass”? La Val di Sieve è bella così com’è.  Non servono gallerie, ponti e viadotti che in questa Val di Sieve non creano bellezza. Una spesa enorme. Un chilometro di strada del Bypass costerebbe circa 21 milioni di euro. Il finanziamento di oltre 75 milioni di euro (solo per il Bypass, ma di oltre 240, sulla carta, fino a Dicomano), dovrebbe essere usato su interventi semplici e sostenibili, con tempi di realizzazione più veloci, quali: piste ciclabili, ammodernamento del servizio ferroviario con corse più frequenti, adeguamento della carreggiata della strada esistente (dove ci sono campi limitrofi), interrompere i lunghi rettilinei con rotatorie anche piccole (ce ne sono da tutte le parti oramai, anche a Rufina), una rotatoria in zona Bigozzi (che poteva e doveva esser fatta già 15 anni fa).
Questo anche in funzione turistica visto che Firenze sta soffocando di visitatori che potrebbero essere dirottati nella zona metropolitana e promuovere così uno sviluppo economico sano e duraturo. A questo proposito ribadiamo una delle soluzioni emerse nel convegno "CON IL TRENO SI PUÒ" di utilizzare l'infrastruttura già esistente "Anello ferroviario FI-Valdisieve- Borgo S:Lorenzo -Mugello-FI”  come una vera e propria metro di superficie. Altro ancora potrebbe essere fatto senza distruggere il territorio, né di Rufina né di Pontassieve.

La foto è una delle tante che è possibile scattare ore di punta  su Viale Duca della Vittoria (notare auto in sosta vietata).



Altro materiale sul blog dell’Associazione “Vivere in Valdisieve”
Lettere mandate anche al Prefetto nel 2011 e 2014.
Le Osservazioni al Progetto terminate con la richiesta di VIA e le altre tante attività.

Associazione "Vivere in Valdisieve"
tel. 055/240338 - cell: 3392986542 - e-mail: vivereinvaldisieve@libero.it - robertavigna@alice.it 
Sede legale c/c Avv. Duccio Sebastiani, Viale E.Torricelli,15 – 50125 Firenze – CF: 94178730840
Tel.055/221072 - FAX: 0552280605 - e-mail: d.sebastiani@acrux.eu 

giovedì 6 luglio 2017

EVENTI E SPETTACOLI 2017 IN VAL DI SIEVE


Mancano nella lista le proiezioni del Cinema sotto le stelle dell’Unione dei Comuni Valdarno e Val di Sieve, che sarà presto disponibile: http://www.cm-montagnafiorentina.fi.it/
Maggiori dettagli sugli eventi
Eventi Consuma: http://www.proconsuma.it/locandine-eventi-2017/

Scarica QUI il PDF 








VENERDI 14 LUGLIO 2017

Il Centro Visita del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, sede di Londa (Fi) è lieta di invitarvi a partecipare all'iniziativa dal titolo:

"LE STELLE DA PASSO CROCE AI MORI"
Osservazione astronomica guidata


Ritrovo ore 21,00 al Passo di Croce ai Mori, Londa (Fi) /Stia (Ar)

PARTECIPAZIONE GRATUITA (in caso di cielo con nubi accertarsi che l'evento venga svolto contattando il numero 328 71 839 72).

Come arrivare: percorrere la strada provinciale 556 fra Londa e Stia. Parcheggiare al valico di Croce ai Mori, al Km 18 + 300. Sul posto sarà presente una guida per raggiungere con una facile escursione (1 Km, circa 10 minuti) il luogo di osservazione sul crinale. E’ raccomandato abbigliamento da montagna e torcia.

Relatore e ideatore degli interventi astronomici è l’astrofilo e divulgatore astronomico Daniele Migliorini.

Le argomentazioni sono trattate in maniera semplice e senza che si debbano avere già conoscenze astronomiche acquisite. Vengono forniti elementi per il riconoscimento degli astri con l’ausilio del telescopio e di un laser che sembra toccare il cielo per indicare chiaramente stelle e costellazioni.

Breve descrizione dei temi affrontati nella serata.
Conoscere il cielo e i suoi movimenti, i miti, i nomi dei pianeti, delle stelle e costellazioni fa parte di un patrimonio naturale, storico e culturale risalente almeno al Paleolitico quando erano già state coniate alcune costellazioni e rappresentate come incisioni sulla pietra. La conoscenza del cielo nasce evidentemente da un sentimento di curiosità innato nel genere umano. Nella serata saranno ben illustrati i movimenti giornalieri e stagionali degli astri sulla volta celeste. Verranno descritte le stelle e le costellazione d’estate, chiaramente indicate con un raggio laser. Si osserveranno poi al telescopio gli oggetti celesti più significativi, la luna in particolare.

Centro Visita Parco Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, sede di Londa (Fi)
cv.londa@parcoforestecasentinesi.it


Adatto anche per ragazzi

sabato 24 giugno 2017

ASSEMBLEA DELLA RETE DEI COMITATI

Il 1° luglio 2017 alle ore 10, nel Teatro dell’Affratellamento via Gian Paolo Orsini 74, si svolgerà l’Assemblea annuale della Rete dei comitati per la difesa del territorio.

L’Assemblea, come di consueto, darà voce alle vertenze dei vari comitati dal punto di vista difensivo e propositivo e diventerà un momento di confronto e dibattito generale. L’obiettivo è delineare una strategia che coordini le iniziative di tutti i comitati e conferisca alle loro rivendicazioni e proposte un “peso politico”, importante soprattutto in una situazione di confusione e debolezza istituzionale e politica che favorisce l’assalto a territorio, ambiente e paesaggio da parte del Partito delle grandi opere (inutili, dannose, costose). Il decreto legislativo 401 – scritto da Confindustria e ora approvato con riserve nelle commissioni parlamentari – che abolisce di fatto la Valutazione di impatto ambientale ne è una prova evidente. Proprio per queste ragioni è importante che l’Assemblea sia ampiamente partecipata, non solo dai comitati aderenti alla Rete, ma anche da altri comitati o simpatizzanti individuali. L’Assemblea della Rete è, infatti, aperta a tutti gli interventi, con precedenza a quelli programmati, vale a dire di cui il titolo e argomento verranno inviati con un  certo anticipo agli indirizzi in calce.
Appena possibile sarà pubblicato il programma dell’Assemblea, in una prima bozza che potrà essere integrata a seconda delle proposte via via pervenute. Un cordiale e fraterno saluto a tutti coloro che sono impegnati nella difesa di territorio, ambiente e paesaggio,
Paolo Baldeschi
Presidente della Rete dei comitati per la difesa del territorio
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All'assemblea parteciperanno rappresentanti di Associazione Valdisieve e Associazione "Vivere in Valdisieve" nonchè il nostro rappresentante in giunta, Fernando Romussi (presidente assovaldisieve).

mercoledì 19 aprile 2017

PETIZIONE: Doppio ponte di Vallina: per un progetto sostenibile e compatibile con la Valle dell'Arno

Diretta a Regione Toscana Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e ai Sindaci di Bagno a Ripoli e di Fiesole
>> CLICCA QUI SOPRA PER ANDARE ALLA PETIZIONE 
Petizione promossa da: • Italia Nostra Toscana  •  WWF Italia – Delegazione toscana  •  Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio (Toscana) • Associazione Valdisieve • Associazione Vivere in Valdisieve • Comitato Padulevillamagnasentilellecedri • Comitato il Mulinaccio  •  Per una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli •   Movimento Cinque Stelle – Bagno a Ripoli.
Le associazioni e i comitati proponenti, e i cittadini firmatari, esprimono contrarietà assoluta al Progetto “S.S. 67 “Tosco-Romagnola”. Variante dell’abitato di Vallina con realizzazione di due ponti sull’Arno e riclassificazione della S.P. 34” - Proponente ANAS Spa (progetto sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale presso la Regione), a causa della presenza di innumerevoli leggi e normative di tutela nell’area interessata, che con la realizzazione della pesante infrastruttura di comunicazione verrebbero brutalmente calpestate.
L’area fluviale – “a pericolosità idraulica molto elevata ed a pericolosità elevata” – è protetta, infatti, sulla carta, da così innumerevoli forme di tutela derivanti da leggi statali e da prescrizioni urbanistiche regionali, provinciali e comunali, da fare apparire aberrante – alle associazioni, ai comitati e ai cittadini ricorrenti – il fatto che sia possibile, da parte delle Pubbliche Istituzioni, non osservarle. E ciò, nonostante le motivate preoccupazioni circa “la significatività dell’impatto” espresse da Soprintendenza, Direzione Ambiente della Provincia e Comune di Bagno a Ripoli.
I medesimi ricorrenti fanno appello alle Amministrazioni competenti perché l’intervento infrastrutturale in progetto sia annullato. Questo comporta un tracciato stradale di circa 1250 m, si sviluppa in viadotto e in rilevato, con il lungo ponte obliquo sul fiume e le tre grandi rotatorie – di collegamento con la SS 67 (Grignano di Quintole) e di innesto con la SP 34 (ad ovest Mulinaccio e ad est Poggimoro-Zona Industriale di Vallina) – e investe il fiume Arno tra le due anse di Quintole a nord e di Vallina a sud: aree di pregio paesaggistico e di delicato equilibrio idrogeologico, occupate da argini, vegetazione ripariale e campi ad uso agrario, punteggiate di architetture storiche e di beni archeologici, e con previsione di costituzione del Parco fluviale dell’Arno.
Le associazioni, i comitati e i cittadini sottolineano la logica sbagliata, non condivisibile, che sottende alla realizzazione dell’infrastruttura: quella di evitare il traffico di attraversamento al piccolo borgo di Vallina (come se si dovessero costruire tanti altri bypass alle borgate allineate su strade trafficate quali la stessa SS 67 che, tra Pontassieve e Firenze, incrocia gli abitati di Le Sieci, Compiobbi e Quintole, Anchetta e Girone) e di deviare il traffico che abitualmente percorre tale strada nella SP 34. Ciò significherebbe convogliare migliaia di auto in più, in orario mattiniero e pomeridiano-serale dei pendolari, in Viale Europa-Viale Giannotti, unico asse di scorrimento a doppio senso per l’area Firenze Sud, già di per sé ingorgato e non in grado di ricevere ulteriori flussi. Evidentemente, non si è tenuto presente che la direttrice Viale Europa-Viale Giannotti è oggetto di progettazione della tramvia che dovrà collegare il centro cittadino a Bagno a Ripoli.
I ricorrenti ribadiscono l’assoluta contrarietà alla nuova infrastruttura che incoraggerebbe gli utenti a rafforzare l’uso dei mezzi privati, con impatti negativi sul traffico e sulla qualità dell’aria e con spreco di tempo e danaro, mentre si continua a calpestare la logica virtuosa dell’adeguamento dei servizi pubblici su ferro – prospettiva enunciata nel Piano Strutturale del Comune di Fiesole – con modalità di trasporto metropolitano: “utilizzando la linea ferroviaria Firenze-Pontassieve e realizzando nuove fermate a Girone ed Ellera con annessi parcheggi scambiatori”.

Questa petizione sarà consegnata a:
  • Regione Toscana
    Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e ai Sindaci di Bagno a Ripoli e di Fiesole