Stiamo vivendo un momento un pò difficile che potrebbe portare qualcosa di buono.
Bisogna approfittare di questo momento di riflessione per aderire a comportamenti più sani e rispettosi per il nostro Pianeta.
Link diretto: https://youtu.be/RJbPsIG-bBw
Invece puoi vedere il video integrale a questo link: https://youtu.be/fQ4XeS3k5Nc
Riportiamo sotto l'invito e l'Appello di rossano Ercolini su Facebook:
Zero Waste Italy, il centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, ed Ambiente e Futuro, celebrano il 50° anniversario della giornata Mondiale della Terra 🌍 il 22 Aprile 2020:
📨lettera-appello al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Segnalateci le vs adesioni (anche con foto) agli obiettivi della campagna ZW o RZ. Le raccoglieremo tutte in un report che verrà pubblicato sui nostri social.
"La crisi del corona virus (che pur da molti è segnalata come derivante dagli equilibri naturali violati dal modello lineare di sviluppo provocati dall'uomo) rischia di far dimenticare i grandi temi della TRANSIZIONE ECOLOGICA che gran parte delle opinioni pubbliche mondiali aveva ormai cominciato a comprendere. Infatti le fabbriche chiuse e il calo drastico della mobilità di massa sta facendo crollare insieme agli inquinamenti e ai consumi (fatti, certo positivi) anche le condizioni sociali di milioni di persone a partire dalle classi sociali più vulnerabili. Il rischio è che a tale disagio si tenti di rispondere da parte di Europa ed Italia rilanciando attraverso una pioggia poco controllabile di stanziamenti, un malinteso senso di sviluppo economico riesumando gli apocalittici errori del passato rivolti ancor più ad aggredire gli equilibri naturali ed a riproporre il prelievo incontrollato di "risorse" finalizzandolo alla "ripresa dei consumi" e cioè all'usa e getta (plastica ed imballaggi a go-go). QUESTO NON DEVE AVVENIRE. Zero Waste Italy CHIEDE CHE I NECESSARI STANZIAMENTI (Europei e nazionali) PER FRONTEGGIARE LA CRISI SOCIALE DEBBANO ESSERE ABBINATI A PROMUOVERE UNA ECONOMIA DI TRANSIZIONE ECOLOGICA E DI RIDUZIONE DRASTICA DEGLI SPRECHI.
In termini concreti ciò significa che nessun stanziamento deve andare a produzioni inquinanti e che gli stanziamenti, certo auspicabili, debbano rispondere a rigidi criteri di riduzione dei rifiuti, a partire da quelli plastici e dei livelli di inquinamento. Infatti, fermo restando la necessità di studi scientifici chiarificatori (ma anche indipendenti) in materia, appare intuitivo dai dati circa la mortalità da corona virus evidenziati in Lombardia e in Valle padana che tali zone già tristemente famose per un inquinamento industriale (ma anche da uso di pesticidi) e per la presenza di particolato fine abbiano risentito quale fattore aggravante dei livelli di stress sanitari a cui nel corso degli anni è stato sottoposto lo stato di salute della popolazione. Mentre dai dati internazionali che, ripetiamo, necessitano di ulteriori approfondimenti, rilevano un livello di mortalità per corona virus pari circa al 3% in suddette aree e segnatamente in Lombardia, la percentuale di mortalità (non stiamo parlando di contagi) supera abbondantemente il 10%!
Ecco perchè dalla crisi corona virus DOBBIAMO ANCOR PIU' USCIRNE BONIFICANDO I TERRITORI, AZZERANDO GLI SPRECHI E LE PRODUZIONI SPORCHE, AVVIANDO UNA TRANSIZIONE ECOLOGICA CHE COMPORTI UN'ACCELERAZIONE Di MODELLI ECONOMICI BASATI SULLA CIRCOLARITA' TIPICA DEI PROCESSI NATURALI.
Al di fuori di questo approccio IL RIMEDIO SAREBBE PEGGIORE DEL MALE! Non si strumentalizzi il disagio sociale per per contrapporlo ancora una volta alla qualità ambientale.
FACCIAMO APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO E AL GOVERNO AFFINCHE' POSSANO ASSUMERE IN MODO COERENTE QUESTI "DRIVERS" CHE PURE ALMENO A PAROLE ERANO GIA' STATI TRACCIATI PRIMA DELLA CRISI.
Nello specifico Italiano si tenga sempre più conto di favorire il graduale azzeramento del ricorso alla plastica a partire dagli imballaggi usa e getta puntando sulla incentivazione di materiali riciclabili e/o meglio ancora su prodotti riparabili-riusabili.
NON CI PUO' ESSERE UN "CURA ITALIA" SENZA PRENDERCI CURA DEL NOSTRO PIANETA. NON CI PUO' ESSERE UN'USCITA DALLA CRISI SENZA NUOVE POLITICHE AMBIENTALI SU SCALA PLANETARIA.
Ecco perchè, quest'anno più che mai abbiamo deciso di aderire alla GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA TERRA CHE CERIMONIA I SUOI 50 ANNI.
👉Come aderire?
Si può aderire sia livello individuale (non acquistando plastica), promuovendo il compostaggio familiare 🌀, riducendo gli sprechi (anche inviandoci immagini e video significativi in merito) oppure brevi storie vissute in famiglia.
Ai bambini ✏️🎨🖍chiediamo di inviarci un loro disegno sulla giornata mondiale della terra;
a livello associativo unendovi con brevi video a questo appello.🎥
➡️infine una raccomandazione: siccome il consumo di mascherine usa e getta (chirurgiche o meno) sta divenendo "virale" vi chiediamo di orientarvi su mascherine riusabili mentre anche attraverso il Centro Ricerca RZ di Capannori, stiamo collaborando a diffondere l'uso di mascherine riciclabili nella carta. Non è questo un problema da poco, visto che nei prossimi mesi, si prevede, che la criisi, dovendo convivere con il virus richiederà miliardi di questi dispositivi"
Rossano Ercolini - Goldman Environmental Prize 2013
📨lettera-appello al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Segnalateci le vs adesioni (anche con foto) agli obiettivi della campagna ZW o RZ. Le raccoglieremo tutte in un report che verrà pubblicato sui nostri social.
"La crisi del corona virus (che pur da molti è segnalata come derivante dagli equilibri naturali violati dal modello lineare di sviluppo provocati dall'uomo) rischia di far dimenticare i grandi temi della TRANSIZIONE ECOLOGICA che gran parte delle opinioni pubbliche mondiali aveva ormai cominciato a comprendere. Infatti le fabbriche chiuse e il calo drastico della mobilità di massa sta facendo crollare insieme agli inquinamenti e ai consumi (fatti, certo positivi) anche le condizioni sociali di milioni di persone a partire dalle classi sociali più vulnerabili. Il rischio è che a tale disagio si tenti di rispondere da parte di Europa ed Italia rilanciando attraverso una pioggia poco controllabile di stanziamenti, un malinteso senso di sviluppo economico riesumando gli apocalittici errori del passato rivolti ancor più ad aggredire gli equilibri naturali ed a riproporre il prelievo incontrollato di "risorse" finalizzandolo alla "ripresa dei consumi" e cioè all'usa e getta (plastica ed imballaggi a go-go). QUESTO NON DEVE AVVENIRE. Zero Waste Italy CHIEDE CHE I NECESSARI STANZIAMENTI (Europei e nazionali) PER FRONTEGGIARE LA CRISI SOCIALE DEBBANO ESSERE ABBINATI A PROMUOVERE UNA ECONOMIA DI TRANSIZIONE ECOLOGICA E DI RIDUZIONE DRASTICA DEGLI SPRECHI.
In termini concreti ciò significa che nessun stanziamento deve andare a produzioni inquinanti e che gli stanziamenti, certo auspicabili, debbano rispondere a rigidi criteri di riduzione dei rifiuti, a partire da quelli plastici e dei livelli di inquinamento. Infatti, fermo restando la necessità di studi scientifici chiarificatori (ma anche indipendenti) in materia, appare intuitivo dai dati circa la mortalità da corona virus evidenziati in Lombardia e in Valle padana che tali zone già tristemente famose per un inquinamento industriale (ma anche da uso di pesticidi) e per la presenza di particolato fine abbiano risentito quale fattore aggravante dei livelli di stress sanitari a cui nel corso degli anni è stato sottoposto lo stato di salute della popolazione. Mentre dai dati internazionali che, ripetiamo, necessitano di ulteriori approfondimenti, rilevano un livello di mortalità per corona virus pari circa al 3% in suddette aree e segnatamente in Lombardia, la percentuale di mortalità (non stiamo parlando di contagi) supera abbondantemente il 10%!
Ecco perchè dalla crisi corona virus DOBBIAMO ANCOR PIU' USCIRNE BONIFICANDO I TERRITORI, AZZERANDO GLI SPRECHI E LE PRODUZIONI SPORCHE, AVVIANDO UNA TRANSIZIONE ECOLOGICA CHE COMPORTI UN'ACCELERAZIONE Di MODELLI ECONOMICI BASATI SULLA CIRCOLARITA' TIPICA DEI PROCESSI NATURALI.
Al di fuori di questo approccio IL RIMEDIO SAREBBE PEGGIORE DEL MALE! Non si strumentalizzi il disagio sociale per per contrapporlo ancora una volta alla qualità ambientale.
FACCIAMO APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO E AL GOVERNO AFFINCHE' POSSANO ASSUMERE IN MODO COERENTE QUESTI "DRIVERS" CHE PURE ALMENO A PAROLE ERANO GIA' STATI TRACCIATI PRIMA DELLA CRISI.
Nello specifico Italiano si tenga sempre più conto di favorire il graduale azzeramento del ricorso alla plastica a partire dagli imballaggi usa e getta puntando sulla incentivazione di materiali riciclabili e/o meglio ancora su prodotti riparabili-riusabili.
NON CI PUO' ESSERE UN "CURA ITALIA" SENZA PRENDERCI CURA DEL NOSTRO PIANETA. NON CI PUO' ESSERE UN'USCITA DALLA CRISI SENZA NUOVE POLITICHE AMBIENTALI SU SCALA PLANETARIA.
Ecco perchè, quest'anno più che mai abbiamo deciso di aderire alla GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA TERRA CHE CERIMONIA I SUOI 50 ANNI.
👉Come aderire?
Si può aderire sia livello individuale (non acquistando plastica), promuovendo il compostaggio familiare 🌀, riducendo gli sprechi (anche inviandoci immagini e video significativi in merito) oppure brevi storie vissute in famiglia.
Ai bambini ✏️🎨🖍chiediamo di inviarci un loro disegno sulla giornata mondiale della terra;
a livello associativo unendovi con brevi video a questo appello.🎥
➡️infine una raccomandazione: siccome il consumo di mascherine usa e getta (chirurgiche o meno) sta divenendo "virale" vi chiediamo di orientarvi su mascherine riusabili mentre anche attraverso il Centro Ricerca RZ di Capannori, stiamo collaborando a diffondere l'uso di mascherine riciclabili nella carta. Non è questo un problema da poco, visto che nei prossimi mesi, si prevede, che la criisi, dovendo convivere con il virus richiederà miliardi di questi dispositivi"
Rossano Ercolini - Goldman Environmental Prize 2013
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