“variante SS 67 sottoposta al VIA, un’altra vittoria dei cittadini dopo sentenza Tar su inceneritore”
In Valdisieve, in pochi giorni, arriva una seconda vittoria dei cittadini per la tutela contro il rischio idrogeologico e la distruzione di uno dei paesaggi storici della Toscana. La prima è stata la sentenza del Tar sull’inceneritore adesso lo stop al progetto di massima della variante alla SS67 della Rufina.
Dopo anni di critiche e contestazioni da parte delle Associazioni ambientaliste, al progetto di massima del nuovo percorso della Strada Stratale 67 “Tosco-Romagnola”, adesso è la stessa Provincia di Firenze a riconoscere la necessità di sottoporre il progetto all’esame della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
E ciò avviene a conclusione dell’iter di presentazione delle ‘osservazioni’ al progetto (sono state 52 e tutte ammesse), con motivazioni che non lasciano dubbi sull’impatto dell’opera.
“Si ritiene che la significatività di alcuni impatti sia tale da richiedere ulteriori approfondimenti in merito ad indagini sul territorio, considerando le importanti opere previste, anche in relazione alla necessità di una valutazione più approfondita degli effetti delle possibili soluzioni alternative dello stesso progetto di variante”. Così si legge nello stesso decreto dirigenziale della Provincia di Firenze che chiede di procedere alla VIA.
“Ci hanno sempre detto che le nostre osservazioni erano sbagliate e che non c’erano rischi per un’opera infrastrutturale di queste dimensioni, da realizzare lungo la Sieve, in un’area esondabile e a ridosso delle abitazioni. La Provincia di Firenze non ha neppure voluto studiare un percorso alternativo per spostare il traffico dalla Rufina. La decisione di sottoporre la variante alla VIA – ha dichiarato Roberta Vigna, rappresentante dell’Associazione "Vivere in Valdisieve"- significa, invece, che i pericoli esistono. E’ un’altra vittoria dei cittadini per una Toscana che se vuole andare avanti tutta deve considerarli di più, tutelando l’ambiente e prevenendo le calamità naturali”.
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