Il progetto della Statale 67 riferito al tratto Stentatoio- Dicomano è sotto i riflettori almeno dal 1998 quando fu sottoscritta con Anas, una convenzione perché la Provincia elaborasse il progetto preliminare.
Da allora sono passati ben 12 anni!!!
E dopo innumerevoli “presentazioni” ufficiali della versione comunemente chiamata "definitiva", tra cui quella del 2007 all’Hotel Moderno a Pontassieve organizzata dal Lions Club, la Provincia di Firenze aveva avviato nel dicembre 2006 la “procedura di verifica di impatto ambientale” ( art. 11 - L.R. 79/98 ).
In questa fase erano state richieste delle integrazioni da parte degli Enti interessati, tra cui ricordiamo il “Parere Negativo ” dell’Autorità di Bacino sul tracciato (e non solo per l’interferenza delle casse di espansione a Scopeti) , che ne avevano interrotto i tempi .
Dopo 3 anni, a dicembre 2009, la “vecchia” verifica è stata “archiviata” per aprire immediatamente quella nuova di: “assoggettabilità alla VIA” (art. 20 – D. Lgs. 152/2006).
Questo nuovo iter prevede 45 giorni per le Osservazioni e Pareri, più altri 45 giorni per il provvedimento finale. Decisione che è stata presa in anticipo e il 3 marzo è uscito l’atto dirigenziale (n. 629 del 01/03/2010) che “dispone di sottoporre a procedura di VIA il progetto in oggetto”.
Che vi fosse stata una certa “ pressione” per evitare in tutti i modi la VIA, è abbastanza palese.
Basta pensare al fatto che la nostra Associazione ha da sempre denunciato (Dossier/2006) molte delle problematiche che oggi hanno portato a questa decisione, delle quali la Provincia sembra darci ragione. Un lavoro scrupoloso che è culminato nel fascicolo delle Osservazioni di gennaio 2010 in collaborazione con Italia Nostra, Legambiente, Rete dei Comitati e WWF.
A questo punto il progetto preliminare passa in mano ad ANAS perché elabori il definitivo per sottoporlo a VIA con le prescrizioni dell’Istruttoria parte integrante dell’Atto dirigenziale di cui sopra.
Alla fine di tutto questo percorso ( che abbraccia almeno 4 anni “ufficiali” di lavoro e di spese), la Provincia rilascia un comunicato molto preoccupante.
L’Assessore provinciale alle infrastrututture e Vicepresidente Laura Cantini, dichiara che aver sottoposto a VIA il progetto è “una garanzia in più” per risolvere alcuni problemi, ma ci dovrebbe spiegare cosa vuol dire dicendo di “limitare” la VIA solo ad alcune “zone circostanziate e limitate”.
Nello stesso tempo dichiara anche di non “strumentalizzare” la VIA “ al fine di bloccare la realizzazione dell’intera opera” (!!!).
Questa frase è molto grave e preoccupante non solo per il progetto in questione ma anche per tutti gli altri approvati o in fase di approvazione, perché lascia presumere che le procedure di VIA possano essere strumentalizzate da qualcuno.
E chi ha il potere e i mezzi per strumentalizzarle??
Non certo i cittadini attraverso le semplici “osservazioni” ( pur puntuali che siano!).
Quindi le dichiarazioni della Vicepresidente Cantini, oltre che preoccupanti, a nostro avviso, sono veramente imbarazzanti per tutti quegli enti che sono preposti a formulare pareri tecnici e decisioni finali.
Non è possibile ammettere che per taluni progetti si possa eludere la legge.
Noi riteniamo che opere di queste dimensioni e con impatti ambientali significativi anche a singoli lotti, debbano essere sottoposte a VIA indipendentemente dalle promesse politiche fatte in campagna elettorale.
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