ATTO DI DIFFIDA
per la Sig.ra Roberta Vigna, in proprio e quale legale rappresentante
dell’Associazione Vivere in Val di Sieve, domiciliata presso lo studio
dell’Avv. Enrico Amante (studio legale Giallongo a Associati), in Firenze,
via Alfieri 19,
dell’Associazione Vivere in Val di Sieve, domiciliata presso lo studio
dell’Avv. Enrico Amante (studio legale Giallongo a Associati), in Firenze,
via Alfieri 19,
premesso che
- la scrivente è presidente dell’Associazione “Vivere in Val di Sieve” e titolare di beni in loc. Il Casellino, nel
Comune di Pontassieve; - è in attesa della definizione del procedimento ex art. 20 d. lgs 152/06 per la verifica di soggezione a VIA
del progetto di variante S.S. 67, tratto Stentatoio – Dicomano; - l’Associazione “Vivere in Val di Sieve” ha già proposto, nel presente procedimento, documentata relazione
attestante le criticità che impongono la sottoposizione del progetto a valutazione di impatto ambientale; - assume concreta rilevanza, a sostegno della prospettazione offerta, la constatazione che l’opera ha ad
oggetto la realizzazione di un tracciato viario di 13 chilometri comprendente, tra l’altro, quattro ponti
sulla Sieve, un viadotto, una galleria di oltre un chilometro di lunghezza, otto svincoli; - il progetto ricade:
- in aree soggette a tutela paesaggistica ai sensi del D.Lgs 42/04 sia per la presenza di boschi che per il corso d’acqua del fiume Sieve;
- in aree a interessate da vincolo idrogeologico (quale la zona interessata dalla previsione della galleria di Montebonello - SIT Prov. di FI).
- in ogni caso, all’interno degli ambiti fluviali A1/A2 e B del Fiume Sieve (di assoluta protezione del corso d’acqua)
- in “aree di emergenza vegetazionale e faunistica” (tav.1.11. P.S. Comune Pontassieve);
- in adiacenza al “Parco Provinciale della Resistenza” del Monte Giovi, che il PTC qualifica “Ambito di reperimento per l’istituzione di Parchi, Riserve, Aree Naturali protette di interesse locale” (Appendice F del PTC).
Non solo: il progetto incide, pregiudicando, le seguenti invarianti strutturali” del PTC e dei Piani strutturali
comunali:
- ”aree sensibili già vulnerate da fenomeni di esondazione e soggette a rischio idraulico” (art. 3 delle N.T.A. del PTC);
- “aree per il contenimento del rischio idraulico” ( art. 4 delle N.T.A. del PTC);
- “aree fragili” da sottoporre a programma di paesaggio; (art. 11 N.T.A. del PTC);
- ”aree di protezione paesistica e/o storicoambientale”; (di cui all’art. 12 delle N.A. del PTC);
- “Tutela Paesaggistica e Ambientale del territorio aperto, abitati minori e edifici sparsi” (art. 7 N.T.A. del PTC);
- zone ad “emergenza vegetazionale, floristica, faunistica e di areale" (Tav. 4 e 11.1 del Piano strutturale del Comune di Pontassieve);
- aree coperte da “ Boschi “ (Piano strutturale di Pontassieve, TAV. 1.1. “Vincoli in attuazione del testo unico” ).
- “Nuclei Storici” e “strade storiche” (TAV. 6.1. del P.S. Comune di Pontassieve).
Premesso altresì che
• è stata omessa la valutazione in ordine all’ipotesi di mancata realizzazione dell’intervento (c.d. opzione zero)
nonchè in ordine alla sussistenza di alternative progettuali rispetto a quella presentata.
Premesso infine che: • con istanza 19 febbraio 2010 la scrivente ha richiesto copia dei pareri pervenuti dalle competenti
Amministrazioni nel procedimento; • con nota 25 febbraio 2010 il Dipartimento territorio e programmazione, Ufficio VIA – VAS della Provincia
di Firenze ha denegato l’accesso per asserite - non meglio specificate - “esigenze dell’Amministrazione”
(il provvedimento richiama l’art. 24 della legge sul procedimento; l’art. 6 del DPR 186 e la legge regionale 40/09); • avverso la suddetta determinazione l’interessata si riserva ogni più ampia tutela; • risultano in ogni caso agli atti: • il parere espresso dall’Autorità di Bacino del Fiume Arno, del gennaio 2007, negativo “riguardo al
progetto presentato“; • la determinazione della Soprintendenza 19 febbraio 2009, che si allega, “favorevole in merito alla
opportunità di sottoporre a VIA l’intervento in ragione “delle rilevanti implicazioni paesaggistiche”.
Constatato che:
ai fini della soggezione a valutazione assumono rilevanza, tra gli altri, i seguenti criteri (allegato V d. lgs. 152/06): - le dimensioni del progetto; - l’entità di utilizzazione di risorse naturali; - la sensibilità ambientale delle aree geografiche su cui insiste il progetto; - la capacità di carico dell’ambiente naturale nonchè l’attuale utilizzazione del territorio. Sussistono dunque concorrenti presupposti per l’esperimento della valutazione, atteso che il progetto
insiste su aree sensibili edaltre risorse indiponibili con scarsa capicità di carico, come peraltro
comprovato dai pareri assunti da taluni degli Enti intervenuti nel procedimento. Ciò premessodiffida e mette in mora
La Regione Toscana, in persona del Presidente pro tempore;
La Provincia di Firenze, in persona del Presidente pro tempore; Il Comune di Pontassieve in Persona del Sindaco pro tempore Il Comune di Rufina in persona del Sindaco pro tempore; Il Comune di Dicomano, in persona del Sindaco pro tempore; La Comunità montana Montagna Fiorentina, in persona del Presidente pro tempore; La Soprintendenza per i beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato in persona del
Soprintendente pro tempore; L’ARPAT - Dipartimento Provinciale di Firenze, in persona del legale rappresentante pro tempore; L’Autorità di Bacino del Fiume Arno, in persona legale rappresentante pro tempore,
affinché
in esito al procedimento dispongano la sottoposizione del “Progetto Statale 67, tratto Stentatoio – Dicomano”
a procedura di V.I.A.
Con riserva di ogni ulteriore tutela a conclusione dell’iter di verifica.
Firenze, 6 marzo 2010 Roberta Vigna
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