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giovedì 23 maggio 2013

L'inceneritore non serve più: Fusina chiude entro il 2013



ScreenHunter_02 May. 23 16.26La differenziata continua a crescere, Venezia sarà provincia a «discarica
zero»




VENEZIA - Basta inceneritore, entro il
2013 l'impianto di Veritas a Fusina chiude i battenti.
E non per manutenzioni o
ristrutturazioni per trasformare l'impianto in altro, semplicemente Venezia non
ha più la necessità di bruciare le proprie immondizie. La raccolta differenziata
continua a crescere, il combustibile da rifiuti (Cdr) non arriva alle 240 mila
tonnellate permesse ogni anno e dunque l'inceneritore non serve più. Il
beneficio per l'ambiente è notevole, solo in emissioni spariscono 50 mila
tonnellate di CO2 ogni anno.


«L'articolato sistema messo in campo
per la gestione dei rifiuti ci consente di fare a meno di un impianto che la
città in realtà non voleva», spiega l'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin.
Nel 1992 la Regione Veneto ha deciso di aprire l'inceneritore di Fusina e
all'epoca il consiglio comunale votò un documento contro la scelta di bruciare i
rifiuti invece di recuperarli con la raccolta differenziata. Il braccio di ferro
tra istituzioni non portò ad alcun risultato e nel 1998 l'impianto è entrato in
funzione.


Da allora ha bruciato una media di 40
mila tonnellate di rifiuti l'anno che da fine anno verranno smaltiti in parte
con la differenziata e in parte con la produzione di combustibile per la vicina
centrale dell'Enel. Niente andrà quindi in discarica, Venezia può infatti
fregiarsi del titolo - rarissimo in Italia dove il 54 per cento delle immondizie
va proprio in discarica - di provincia a «discarica zero». «Questo risultato è
frutto di una seria pianificazione che sta dando i suoi frutti - dice Andrea
Razzini, ad di Veritas -, merito delle politiche avviate dall'amministrazione e
dei cittadini che collaborano». Se i veneziani avessero smesso di differenziare,
nel 2012 i costi dei rifiuti sarebbero saliti di 5 milioni di euro e, forse,
Fusina rimarrebbe acceso come gli altri due inceneritori del Veneto a Padova e a
Schio. Oggi invece di 500 mila tonnellate di immondizie prodotte nel 2012 nel
veneziano, circa 250 mila sono prodotti destinati al riciclo e il resto al Cdr.
Nel 2013 però le percentuali cambieranno con quasi 300 mila tonnellate di
differenziata.


G.B.
21 maggio
2013






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