di Roberto Lentini - 10 luglio 2017
I treni ad idrogeno potrebbero essere una realtà anche in Italia. Lo si è appreso dal convegno “Muoversi in Toscana“, che si è svolto il 6 e 7 luglio all’auditorium di Sant’Apollonia, a Firenze, organizzato dalla Regione Toscana per fare il punto sui temi delle infrastrutture e della mobilità. (vedi articolo)
Tra i prossimi traguardi del Gruppo FS Italiane delineati da Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), e Orazio Iacono, Direttore Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, c’è infatti la prima sperimentazione dei treni a idrogeno che inizierà proprio in Toscana per un eventuale impiego sulle linee secondarie non elettrificate.
Sarà comunque la Germania il primo Paese al mondo ad inaugurare un treno passeggeri a idrogeno e a emissioni zero. Si chiamerà Coradia iLint ed è stato progettato, in soli due anni, dalla società francese Alstom. Entrerà in servizio sui binari della linea Buxtehude-Bremervörde-Bremerhaven-Cuxhaven, in Bassa Sassonia, già a partire da dicembre 2017.
Nel cuore di Coradia iLint c’è la tecnologia ‘hydrail’, una combinazione di fuel cell a idrogeno, batterie e sistemi di stoccaggio in sostituzione al diesel power pack che permette una resa equivalente a quella dell’unità elettrica multipla.
Sul tetto saranno posizionate delle celle a combustibile a idrogeno, ed inoltre saranno collocati dei punti di rifornimento lungo le linee ferroviarie, senza alcun bisogno di ulteriori interventi infrastrutturali o adeguamenti delle linee. Le sue uniche emissioni saranno vapore e acqua di condensa.
Con un pieno, afferma la società, la nuova locomotiva potrà percorrere tra i 600 e gli 800 chilometri, raggiungendo una velocità massima di 140 km / h.
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