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mercoledì 15 gennaio 2020

In Toscana 100 nuovi treni e 1,4 miliardi di euro di investimenti

Presentato il nuovo contratto 2019-2034 tra la Regione e Trenitalia: in arrivo anche 44 convogli ibridi
di ALESSANDRO DI MARIA

La maggior parte dell'investimento (843,6 milioni di euro da parte di Trenitalia e 69 milioni da parte della Regione Toscana, per un totale di 912,6 milioni) riguarderà l'acquisto e la messa in servizio di 100 treni made in Italy di nuovissima generazione, il 90% dei quali entrerà in servizio entro il 2024. Sulle 14 linee regionali arriveranno 29 Rock, 25 altri nuovi treni elettrici, 44 ibridi (cioè dotati di motore diesel, pantografo per le linee elettrificate e batterie in grado di poter fare l'ultimo miglio su linee non elettrificate evitando di utilizzare il motore diesel), 2 locomotive di soccorso. I primi 7 Rock sono attesi nel 2020, gli altri 22 Rock, 30 dei treni ibridi e i 25 nuovi elettrici (di cui 6 treni a 200 km/h) entreranno invece in servizio tra il 2021 ed il 2023, mentre gli altri 14 ibridi arriveranno nel 2030.
I nuovi treni saranno dotati di telecamere di videosorveglianzawifi a bordo, arredi di maggiore comfort, spazi porta bagagli, prese elettriche, e daranno un importante contributo alla sostenibilità ambientale (-30% di consumi energetici, materiali riciclabili, più facilmente fruibili anche con la bici) e saranno accessibili alle persone con ridotte capacità motorie. Si stima che al 2024 tutta la flotta regionale sarà accessibile per chi ha mobilità ridotta.

Il restante investimento da parte di Trenitalia (445,1 milioni) servirà invece per migliorare la manutenzione sia con interventi sugli impianti (71,9 milioni) che sulla manutenzione ciclica dei treni (198,5 milioni) rinnovare e modernizzare la flotta già esistente (82,5 milioni) migliorare la dotazione informatica (5,2 milioni) e tecnologica (87 milioni).

Ad oggi in Toscana circolano 775 treni regionali al giorno, per un totale di 232 mila viaggiatori al giorno. Sono attivi 4.700 punti vendita di titoli di viaggio e 4 impianti di manutenzione. In questo sistema lavorano 1.703 persone. Il nuovo contratto di servizio, dal valore complessivo di circa 7 miliardi di euro, conferma la scelta della Regione Toscana di procedere all'affidamento diretto del servizio all'attuale gestore per 10 anni più altri 5 dovuti al ricco piano di investimenti che Trenitalia si è impegnata a portare avanti per migliorare la qualità del servizio ferroviario, il comfort dei mezzi e l'efficacia della manutenzione. Le tariffe per gli utenti non subiranno variazioni (a eccezione dell'adeguamento annuale all'inflazione, non collegato a scelte regionali).

"La scelta della Regione Toscana - spiegano dalla Regione - di affidare a Trenitalia il servizio regionale per 15 anni è confermata anche dal miglioramento della qualità del servizio registrata negli ultimi 5 anni, nonostante permangano criticità su alcune linee, che saranno affrontate e risolte anche grazie al nuovo contratto di servizio".

Secondo le indagini di customer realizzate da Trenitalia, dal 2014 al 2019 la soddisfazione dei viaggiatori regionali è aumentata per tutti gli indicatori del viaggio, con punte fino al 25,4% per la pulizia, del 22,1% per la puntualità, del 12,2% per l'informazione a bordo. Sempre nello stesso periodo le cancellazioni si sono ridotte fino al 70% circa.

Nel 2018 la percentuale di cancellazioni della Divisione Regionale Passeggeri di Trenitalia, con l'1,5%, si è confermata un benchmark europeo. È infatti la più bassa rispetto ai principali operatori europei: Sncf 2%, Uk 3,9%. Nel nuovo Contratto di servizio saranno confermati gli attuali 23 milioni di treni/km e circa 500mila bus/km (unità di misura utilizzata per calcolare il volume del servizio ferroviario), ma anche alcune importanti scelte fatte dalla Regione negli anni passati.

Tra queste l'applicazione di penali a carico di Trenitalia con soglie più sfidanti sulla regolarità del servizio e il miglioramento delle informazioni a bordo per innalzare i livelli di qualità del servizio e portarli agli obiettivi richiesti; il "bonus abbonati" come forma di compensazione e tutela dell'utenza in caso di disservizi; la valorizzazione turistica delle linee minori e l'organizzazione di treni speciali per promuovere specifiche iniziative; l'attenzione alla presenza di un numero adeguato di carrozze per il trasporto di biciclette (strettamente legato alle politiche di promozione dell'uso della bici abbinata al treno, nell'ottica di una mobilità sempre più sostenibile).

Le proteste dei pendolari - Ma non sono tutte rose e fiori. I comitati dei pendolari di ArezzoValdarno e Valdichiana sono delusi e insoddisfatti per il nuovo contratto: "Con i nuovi treni previsti ci saranno dei miglioramenti per gli utenti delle altre linee ferroviarie, soprattutto quelle non elettrificate, e siamo contenti per loro, ma resta ben poco per gli oltre diecimila pendolari della linea aretina". Il loro disappunto prosegue: "Nuovi treni non significa risolvere la puntualità per i pendolari e i problemi quotidiani degli inchini dei treni regionali per le precedenze alle Frecce e Italo in ingresso sulla Direttissima Firenze-Roma".


FONTE: https://firenze.repubblica.it/cronaca/2019/11/22/news/treni_accordo_regione_100_investimenti-241652633/

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