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EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

mercoledì 3 dicembre 2014

Lettera di Ercolini e Favoino al Beijing JunZhengtai Investment Co. Ltd di Pechino

Pregevole Beijing JunZhengtai Investment Co. Ltd.
Abbiamo appreso di una Vs delegazione guidata dal Direttore Generale Mr. Yang Sen e dalla Presidente Mrs. Wu Wenjuan in visita a Firenze (Italia), nell’ambito di un progetto di studio a livello internazionale inerente i migliori Know-how per la gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di realizzarli ed introdurli nell’area metropolitana di Pechino.
Crediamo che la Vs Società possa trovare in Italia, rispetto a quanto da Voi visionato, esempi di ben più elevato standard qualitativo che evitando l’uso di sistemi di incenerimento, permettono soluzioni gestionali di area vasta che massimizzano le caratteristiche di sostenibilità ambientale legandole alla estrema economicità ed alla piena efficacia.
Esse infatti interpretano a pieno titolo le recenti indicazioni del Pacchetto sulla “Economia Circolare” dell’Unione Europea che massimizza gli obiettivi di riciclo e compostaggio, vieta il ricorso a discariche ed inceneritori per ogni tipologia di rifiuto che sia riciclabile o compostabile ed indicano nel “massimo recupero possibile di materiale” l’orizzonte verso cui ci dobbiamo muovere.
In modo chiaro ed evidente l’UE considera ormai superato ogni sistema gestionale che faccia uso di discariche e/o inceneritori (a loro volta necessitanti di proprie discariche per materiali tossico nocivi) perché obsoleti e controproducenti.
L’esempio da voi visionato a Firenze, crediamo, non abbia quindi alcuna caratteristica per rappresentare né un’eccellenza né una realizzazione in linea con le nuove indicazioni comunitarie.
Altre sono invece le considerazioni che una moderna pianificazione di area vasta considera strategiche:
  • I rifiuti come vere e proprie “miniere urbane” in grado di fornire a basso costo enormi quantità di materie prime-seconde da riutilizzare
  • La non aggiunta di nuove fonti di inquinamento sul territorio mediante l’utilizzo delle “migliori pratiche esistenti” e delle alternative impiantistiche all’incenerimento
  • La flessibilità d’impiego delle alternative impiantistiche come il Trattamento meccanico-biologico orientato al massimo recupero di materiale che, contrariamente agli inceneritori, si adattano facilmente alle variazioni di carico e concorrono ad una drastica limitazione dei costi e di conseguenza delle tariffe.
  • La fondamentale questione della non accettazione sociale di grandi infrastrutture inquinanti come i sistemi di incenerimento che determina, a causa della inevitabile conflittualità, un elevato rischio di non riuscire a portare a termine un progetto prefissato.
  • l’orizzonte di una graduale “Strategia per Rifiuti Zero”
Alla luce di queste evidenze, altre diventano allora le vere eccellenze italiane, a partire dalle esperienze del Nord-Est d’Italia con la realizzazione delle “Fabbriche dei Materiali” a seguito dell’abbandono di ogni progetto di inceneritore, i risultati dai migliori Consorzi del Nord Italia e del Veneto, l’introduzione di sistemi intensivi di raccolta differenziata anche in ambito densamente urbanizzato, l’esperienza del Centro di Ricerca per Rifiuti Zero del Comune di Capannori ed altri esempi che crediamo sarebbe opportuno poteste conoscere e visionare.
Esperienze che si distinguono anche in campo internazionale, per gli altissimi livelli di raccolta differenziata con abbattimento dei costi per abitante, per l’uso di impiantistica flessibile e modulabile totalmente non inquinante e per una generale e riconosciuta soddisfazione dell’utenza e del gestore.
Comprendendo come la materia Rifiuti (o meglio le “Risorse Urbane”) sia un capitolo strategico per la vita di tutti i centri urbani e ancor più per le grandi metropoli, per i complessi aspetti di sostenibilità, economicità, efficacia, accettazione e durevolezza nel tempo delle soluzioni, siamo disponibili a stabilire uno scambio di informazioni e collaborazione con la Vs città per il Vs massimo risultato.
In attesa di un Vs riscontro
Rossano Ercolini
Presidente di Zero Waste Europe
Enzo Favoino
Scuola del Parco Agrario di Monza
Chair, Scientific Committee
Zero Waste Europe

 
Dear Beijing JunZhengtai Investment Co. Ltd.
We have been informed that Sole Director Mr. Yang Sen and President Mrs. Wu Wenjuan, together with a delegation of technicians, have been visiting Florence area (Italy) for a project investigating the best waste treatment technologies around the world, with the aim of a possible implementation in Pechino Beijing metropolitan area.
We believe, with respect to what you have been visiting, that your Society might find in Italy examples, which without the use of incineration plants, are able to get much better enviromental and cost-effectiveness results in large urban area waste management.
These examples are fully compliant with the most recent European Commission guidelines for moving towards a “Circular Economy”, boosting recycling and composting, while phasing out the use of landfills and incineration plants for recyclable waste and indicating the prevention of valuable materials loss as a priority.
With these guidelines the European Commission has clearly stated out that waste management systems based on landfills and incineration plants (which also need require special landfills for harmful toxic materials for the disposal of the resulting ash) are harmful, obsolete, counterproductive and not cost-effective.
We strongly believe that the example you visited in Florence has in reality none of the characteristics to represent an excellence, neither is compliant with European guidelines.
In our opinion a modern waste management system should be based upon other principles:
  • urban solid waste treated like “urban mines” from which extract huge quantities of secondary raw materials to be re-introduced cost-effectively in the market;
  • avoiding to introduce new sources of pollution trough the application of the “best behaviours” and without the use of incineration plants.
  • use treatment plants easily adaptable to waste load variations, the MBTs (Mechanical Biological Treatments) dedicated to the maximum recycle of materials, in opposition to incineration plants which are dedicated to their destruction, have demostrated to be very effective and affordable and capable of reducing end-users fares quickly.
  • big incineration plants are considered harmful and highly pollutantings and hence opposed by local population around the world, which in turn increase the risk of not being able for the commitments to finalizy or delay the projects.
  • the “Zero Waste Strategy”.
As a consequences of these simple points others are the real italian excellences, which we suggest you to visit: first of all the north-eastern part of Italy where the phasing out of the incineration plants has lead to the creation of the “Factory of Materials”, or the results obtained by joining into Consortia in Veneto for the diversified collection of waste, or the introduction of very efficient waste diversified collection in large urban realities, as well as the experiences of the Research Centre for Zero Waste of Capannori municipality.
These experiences top the world rank for what concerns the high levels of diversification of waste collection, the use of flexible and not polluting treatment plants, the very high cost-effectiveness (which in turn permits a reduction of end-users fares) and the end-users satisfaction.
Understanding how waste (or as we call “urban resources”) is a strategic field for the life of every urban center, and moreover for big cities, and knowing how the delicate balance of sustainability, cost-effectiveness, approval and durability is a key aspect, we are ready for an advantageous exchange of information and cooperation with you and your city.
Looking forward to your response, we wish you all the best and a zero waste future.
Rossano Ercolini Enzo Favoino
President of Zero Waste Europe Scuola del Parco Agrario di Monza
Chair, Scientific Committee Zero Waste Europe

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