Associazione Ambientalista a carattere volontario ed apartitica, che si configura quale associazione di fatto. Essa non ha alcuna finalità di lucro. L’area di svolgimento delle attività dell’Associazione è delimitata ai comuni della Valdisieve.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

lunedì 16 marzo 2015

AREA FIORENTINA: DALLE GRANDI OPERE INUTILI ALLA PIANIFICAZIONE DI UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE

PUBBLICHIAMO L'INTERVENTO DI "VIVERE IN VALDISIEVE" INCENTRATO SUL PROBLEMA DELLA SS67 E DEL BYPASS DI RUFINA, LETTO DURANTE IL CONVEGNO DEL 7 MARZO SCORSO A FIRENZE: "AREA FIORENTINA: DALLE GRANDI OPERE INUTILI ALLA PIANIFICAZIONE DI UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE".
DA LEGGERE COME UN BYPASS CHE SOMIGLIA MOLTO AD UNA GRANDE OPERA INUTILE MENTRE INVECE SI DOVREBBE PUNTARE AL MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITà INTERNA E  AD UN RIPENSAMENTO DELLA MOBILITà IN SENSO SOSTENIBILE SFRUTTANDO AL MEGLIO E DI PIU' LA LINEA FERROVIARIA, NODI E PARCHEGGI INTERSCAMBIO E PISTE CICLABILI.
 

Associazione “Vivere in Valdisieve”
portiamo all’attenzione la VARIANTE DI RUFINA sulla SS67, in tema del convegno SULLE GRANDI OPERE INUTILI per una mobilità sostenibile.
Il progetto della SS67 “Tosco-romagnola”, prevede un tracciato di circa 13 km. suddiviso in 5 lotti maggiori, nel tratto da San Francesco (Pelago) a Dicomano. Nel 2010, il progetto preliminare, è stato sottoposto alla “verifica di assoggettabilità alla VIA” (secondo l’art. 20 del d. lgs 152/2006), come da noi richiesto nelle Osservazioni presentate durante l’iter.  L’Iter  è terminato con la richiesta di SOTTOPORRE A VIA TUTTO IL TRACCIATO  nel quale sono previste molte opere di grave impatto per il territorio:    4 Ponti sul Fiume Sieve  → 1 Viadotto di circa 300 m. e alto più di 10 →  1 Galleria artificiale di quasi 1 km. →  1 o 2 Gallerie naturali  → 2  Sovrappassi Ferroviari → 8 tra Rotonde e raccordi a “T” o di altro tipo.  
Tutto il progetto è inserito nel Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) (di cui alla legge n. 443 del 2001 (cosiddetta "legge obiettivo"), sotto la voce “VALICHI STRADALI APPENNINICI Toscana – Ammodernamento SS67 Tosco-Romagnola – Lotto 3: Variante fra le località S. Francesco in Comune di Pelago e l’abitato di Dicomano[1] ) perché la SS67 collega la Romagna e la Toscana. Constatiamo ad oggi che l’interesse che prevale è quello di fare un bypass per l’abitato di Rufina appesantita da circa 17.000 passaggi di veicoli. Senza considerare:
1) uno studio su una diversa mobilità interna. La maggior parte del traffico è dovuto a spostamenti locali di persone che vanno o tornano in genere da Firenze in cui si spostano per lavoro o studio e quindi concentrato in alcune fasce orarie;
2) la possibilità di sfruttare i servizi pubblici locali bici/Pullman/treno, incrementando le corse con particolare attenzione alla linea ferroviaria Faentina (Firenze, Borgo San Lorenzo Pontassieve), naturale anello di raccordo del Mugello-Valdisieve con la città di Firenze. Della quale auspichiamo l’elettrificazione[2] per  un minor impatto ambientale e di inquinamento;
3) Non sono stati presi i  considerazione i Parcheggi scambiatori;
4) E' grave il fatto che non siano state valutate ALTERNATIVE di tracciato meno costose e meno impattanti, compreso il solo adeguamento del tracciato esistente.
Nel recente consiglio comunale di Rufina del 24 Marzo l’Ing. Mazzeo di ANAS ha indicato queste cifre:  dai 180 Milioni di euro del 2010, per le numerose opere previste, siamo arrivati  alla cifra di 240 MILIONI DI €[3].
Solo il BYPASS di Rufina, sul comune di Pontassieve (frazione di Montebonello), di circa 3 km. è ipotizzato intorno ai 70 milioni di euro.
Questo Bypass è composto dalle più pesanti  GRANDI opere con: 2 ponti sul fiume Sieve, 1 Viadotto di circa 300 m. e alto più di 10  sul Torrente Argomenna che si immette direttamente nella galleria artificiale di circa 1 km. (tipo a trincea coperta, cioè una volta finita riporteranno sopra uno strato di terra), scavata a monte dell’abitato della frazione di Montebonello (comune di Pontassieve) , sotto al promontorio dove insiste la torre medievale, tra il cimitero, le abitazioni, il metanodotto, la rete acquedottistica, ecc. Oltre a rotatorie e altri incroci.
Vogliamo anche sottolineare che la galleria che dividerà Montebonello è situata in vincolo idrogeologico, uno dei ponti è situato all’interno della cassa di espansione di Scopeti prevista dal PAI, il tracciato sarà in rilevato a causa della vicinanza del fiume Sieve e della vicinanza alle aree perimetrate dall’Autorità di Bacino a pericolosità idrogeologica molto elevata, elevata e media , in aree interessate da inondazioni eccezionali e in parte in aree di pertinenza fluviale.
Considerare la fattibilità della SS 67 a stralci, iniziando dal bypass di Rufina, significa, a nostro avviso, sottovalutare le difficoltà che potrebbero emergere in corso d'opera.
Potrebbe insorgere il rischio di fare un pezzo di tracciato che non possa essere collegato al lotto successivo.
La SS 67, stando al fatto che è stata inserita appositamente nelle opere strategiche, essendo il collegamento con la Romagna, non deve essere considerata solo come un bypass.
Per concludere, questa progettazione a stralci ci sembra che vada contro anche agli obiettivi che ci arrivano dalla NUOVA direttiva sulla VIA[4] (da recepire entro il 2017), per cui l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale fa notare che si dovrà: “porre maggior attenzione all’effetto cumulativo dell’impatto ambientale di più progetti nella stessa zona e azioni volte a contrastare il cosiddetto “salami slicing” ovvero lo spacchettamento di un singolo progetto in sotto progetti per evitare l’obbligo di valutazione ambientale complessiva[5]. 
  

[1] intervento compreso nel 9° allegato infrastrutture. Pag. 82 qui: http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/infrastrutture/lo2011opere.pdf o punto 9.37, di pag. 209 dell’ aggiornamento al DEF 2014.
[4] DIRETTIVA 2014/52/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014
che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati  http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32014L0052
[5] http://www.isprambiente.gov.it/files/via-vas/Direttiva_VIA_2014_considerazioni_conclusive.pdf  (pag. 19)
  • FONTE IMMAGINE PROFILO FB DI MAURO CHESSA - PRESIDENTE RETE COMITATI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO.
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GLI ALTRI VIDEO DEL CONVEGNO:

Presentazione   https://youtu.be/AmzkA8QjyxQ

Relatore Giorgio Pizziolo  https://youtu.be/JJFlA6fdVjs
urbanista UNIFI; Paesaggio metropolitano e vertenze territoriali.

Relatore Ivan Cicconi  https://youtu.be/qgG8UOtg2yY  presidente I.T.A.C.A.; Privatizzazioni, governance e monopoli; effetti nel sistema dei trasporti.

Relatrice Maria Rosa Vittadini  https://youtu.be/S_JxDyAhfqs  urbanista IUAV; L'anomalia italiana delle grandi opere inutili e imposte.

Relatore Roberto Budini Gattai   https://youtu.be/gceyAFMGN5U  urbanista, UNIFI: Elementi portanti del rapporto territorio/mobilità. 

Relatore Raniero Casini  https://youtu.be/ZcaiqTZIh-M
Coordinamento 20 Gennaio: Privatizzazioni e nuove linee tranviarie, il caso Firenze.

Relatore Manlio Marchetta  https://youtu.be/AaIVY1hSv98  urbanista, UNIFI: Una ipotesi di rete di trasporti in sede propria nell'area fiorentina

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ALTRI VIDEO:  Un bilancio del convegno sulla mobilità dell’Area Fiorentina – VIDEO

http://www.perunaltracitta.org/2015/03/10/un-bilancio-del-convegno-area-fiorentina-dalle-grandi-opere-inutili-alla-pianificazione-di-una-mobilita-sostenibile/
 

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