Il Consiglio
Regionale mercoledì 26 Luglio 2017 ha definitivamente CANCELLATO dal Piano
Regionale dei Rifiuti (PRB) la realizzazione del nuovo inceneritore di
Selvapiana.
I
passaggi che hanno portato ad ufficializzare la cosa, prendono vita pochi anni
fa, dal 2015, con un protocollo di Intesa firmato da tutti i soggetti coinvolti
nella realizzazione dell’impianto.
Ma di
acqua sotto ai ponti ne è passata tanta dal lontano 2005 quando il Comitato
Valdisieve, l’Associazione Valdisieve e l’Associazione Vivere in Valdisieve
(che dalla manifestazione del 2013 si sono chiamati anche Rete Valdisieve/Verso
Rifiuti Zero) e Italia Nostra si sono mossi contro questo progetto facendo informazione,
organizzando banchini, assemblee e dibattiti pubblici, manifestazioni,
spettacoli e portando in loco medici, ambientalisti, tecnici, avvocati,
ingegneri, esperti di gestione rifiuti e testimoni di altre amministrazioni
dove era stato possibile attivare la Strategia RZ ed eliminare l’uso degli
inceneritori. Ovviamente li ringraziamo tutti quanti per essere riusciti, insieme,
a BLOCCARE il progetto.
Se dal
2005 non ci fossero state le associazioni a contrastare l’opera, con molta
probabilità già dal 2007 molte pietre sarebbero già poste e non avremmo potuto
porre rimedio a quello che, oggi, viene definito un impianto NON
economicamente sostenibile. Ed è questa l’UNICA ragione per cui gli
enti (i soli che potevano siglarne la cancellazione) hanno fatto un passo
indietro.
In tutti questi anni si
sono spesi soldi preziosi per un progetto che interessava Privati (UCH Holding
Srl –Unieco – Castelnuovese - Sta Spa – Monte dei Paschi di Siena - Banca Etruria
- Coop Lat - Valdisieve Scrl – Quadrifoglio – Unieco - TM.E spa - Hera)
assicurando loro un profitto per trent’anni dalla Concessione.
Fare
business escludendo il rischio d’impresa per i privati e ricaricare tutto sulle
bollette, rende queste “opere pubbliche” molto allettanti.
Il Piano
Economico Finanziario (PEF),
criticato da noi e da professionisti del settore, era talmente improponibile
che alla fine hanno dovuto arrendersi. Ma i soldi pubblici gettati al vento e
spesi per il progetto, le autorizzazioni e la gestione di una SRL apposita,
peseranno ulteriormente sulle bollette dei 68 comuni di ATO per 2 milioni e 430 mila euro.
A parte tutto, è bene
sottolineare che questo è un precedente interessante: anche se pianificato e
autorizzato, un inceneritore, si può sempre scegliere di non farlo (e il
pensiero va a “Case Passerini”).
Ora auspichiamo che si
possa intraprendere finalmente un percorso condiviso fra i vari soggetti partecipi
al ciclo dei rifiuti, in primis gli utenti, che segua i principi virtuosi
propri della strategia “Rifiuti Zero” ovvero “Zero Waste” (zero
sprechi). Anche se quasi nessuno ci ringrazia
per aver bloccato per molti anni la realizzazione del MOSTRO, ed aver permesso
così una maturazione degli eventi fino a quello di mercoledì in consiglio
regionale, noi invece ribadiamo il ringraziamento agli amministratori e
all’avvocatura della regione che in questi due anni hanno trovato l’escamotage
giusto per uscire da questo impiccio.
Rufina, 1 Agosto 2017
RETE VALDISIEVE/Ass.
Valdisieve, Comitato Valdisieve, Ass. “Vivere in Valdisieve”
insieme a Italia
Nostra Onlus (Fi)
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Alcune testate on line che hanno riportato il comunicato:
- http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana-cronaca/inceneritore-a-selvapiana-cancellazione-definitiva-dal-piano-regionale-dei-rifiuti
- http://www.radiomugello.it/
cronaca/le-associazioni- intervengono-sulla-definitiva- cancellazione- dlelinceneritore-di- selvapiana/ - http://www.okmugello.it/
valdisieve/inceneritore- selvapiana-nota
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