L’impianto eolico di Carpinaccio (Firenzuola) |
Ed Italia Nostra ritorna sull’argomento, parlando di beni culturali sott’attacco.
La Soprintendenza di Firenze mette i puntini sulle i del progetto dell’impianto eolico sull’Appennino Mugellano con un circostanziato contributo tecnico. E rileva, tra diversi punti, anche ciò che finora è passato sotto silenzio e cioè la superficialità con cui viene affrontata la viabilità di avvicinamento. Si fa presente che manca nel progetto l’ identificazione di ciò che viene intercettato sotto il profilo dei beni culturali e paesaggistici con i numerosi e pesanti interventi tesi ad allargare la strada provinciale che dal casello di Barberino giunge a Dicomano.
L’esempio più eclatante è proprio quello della Villa di Cafaggiolo – patrimonio mondiale dell’Unesco – dove sono previsti ben due interventi di allargamento delle curve semplicemente descritti dalla AGSM proponente il progetto senza uno stato di fatto, uno stato di progetto, uno stato sovrapposto, una foto della situazione attuale, un fotoinserimento ecc. Documenti che vengono normalmente prodotti da noi cittadini quando dobbiamo cimentarci anche solo in una semplice ristrutturazione.
Per la “Manica Corta” di Cafaggiolo la Soprintendenza esprime anche grande preoccupazione per il trasporto eccezionale delle pale eoliche che passerebbe a pochi centimetri dall’edificio.
Immaginiamo il trasporto dei conci della torre eolica nelle curve di fronte a Cafaggiolo
Allego a tal proposito per vostra conoscenza il significativo contributo della Soprintendenza (scarica qui).
Allego a tal proposito per vostra conoscenza il significativo contributo della Soprintendenza (scarica qui).
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 maggio 2020
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