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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

mercoledì 17 aprile 2013

Mps, la Procura Siena sequestra 1,8 mld a Nomura...

La banca giapponese: «Nessun asset è stato bloccato»


La Procura di Siena ha reso noto che il nucleo valutario della Gdf ha
svolto un sequestro preventivo urgente nei confronti di Banca Nomura
per complessivi 1,8 miliardi di euro. Di questi 88 milioni costituiti
sotto forma di commissioni occulte per il derivato Alexandria; gli altri
1,7 miliardi erano stati depositati da Mps a favore di Nomura a titolo
di garanzia sul finanziamento ricevuto.


Le operazioni sono in corso a Siena, Roma, Milano, Bologna e
Catanzaro. Raggiunti da sequestro preventivo sono anche Giuseppe
Mussari, ex presidente Mps per 2,3 milioni di euro Antonio Vigni ex dg
della banca senese per 9,9 milioni di euro, Gianluca Baldassari ex capo
area finanza Mps per 2,2 milioni.




Indagati anche il numero uno europeo di Nomura Sadeq Sayeed e
Raffaele Ricci, dirigente di Nomura (già a Dresdner), responsabile del
prodotto strutturato Alexandria e della sua ristrutturazione. Per loro
l'accusa è di ostacolo aggravato alla vigilanza, infedeltà patrimoniale
aggravata e false comunicazione sociali aggravate. Il sequestro dei beni
di Nomura congela la validità del prodotto strutturato Alexandria, nel
mirino della procura di Siena. Vengono dunque momentaneamente bloccati i
rendimenti dei btp acquistati da Bmps tramite finanziamento di Nomura.


Stamane su ordine dei magistrati senesi, gli uomini della Guardia di
Finanza erano arrivati mattina nella sede della Banca d'Italia a
Roma.Nessun dirigente della Banca d'Italia risulta indagato. Si
tratterebbe di una acquisizione di documenti utili alle indagini.



La nota della banca giapponese

«Nomura è consapevole delle dichiarazioni rilasciate oggi dai pm di
Siena riguardo al potenziale sequestro di collaterale in relazione
all'operazione con Monte dei Paschi. Nessun asset di Nomura è stato
sequestrato». Lo rende noto in un comunicato la banca giapponese.
«Faremo tutti i passi necessari - aggiunge Nomura - per proteggere la
nostra posizione, e contrasteremo ogni illazione di illeciti in questa
vicenda».


di


FONTE: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-16/procura-siena-sequestra-miliardi-095427.shtml?uuid=AbhJ4hnH


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Linkiesta.it
16 aprile 2013

Tra Mps e la corsa al Quirinale

Luisa Torchia, l'avvocato rosso che inguaia Amato

Camilla Conti
Vicina all'ex premier e Bassanini, è sotto accusa nella privatizzazione dell’Aeroporto di Ampugnano

Luisa Torchia, tra i potenti di Siena



Nell’agosto 2011, mentre i
paparazzi erano impegnati a scattare foto di Federica Pellegrini e del
fidanzato Filippo Magnini sulla terrazza che si affaccia su piazza del
Campo, a guardare la mossa del Palio dell’Assunta - ospite del Comune,
del Monte dei Paschi e della Fondazione Mps - c’era il solito ricco
parterre di politici: dai sottosegretari alla Presidenza del Consiglio
Paolo Bonaiuti e Carlo Giovanardi a Dario Franceschini e Matteo Renzi,
dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso al suo predecessore
Guglielmo Epifani, fino all'Ambasciatore del Giappone in Italia Masaharu
Kohno.

Non facevano quasi notizia – perché di casa al Palio –
Giuliano Amato, eletto alla Camera dei Deputati a Siena nel 1992, e
Franco Bassanini, il presidente di Cassa depositi e prestiti molto
legato all’ex sindaco Franco Ceccuzzi ed eletto al Senato nel collegio
senese nel 1996. Con Luigi Berlinguer, rettore dell’Università senese
fino al 1993 e poi capolista in Toscana alla Camera nel 1994, Amato e
Bassanini sono fra i soci fondatori dell’associazione Astrid,
l’Associazione per gli studi e le ricerche sulla riforma delle
istituzioni democratiche e sull’innovazione nelle amministrazioni
pubbliche.

Segretario generale di Astrid è l’avvocato calabrese
Luisa Torchia, ex consigliere di Cassa Depositi e Prestiti ed ex
consigliere giuridico di Bassanini al ministero della Funzione Pubblica
sotto il governo D’Alema e quello Amato. La Torchia, come Mussari, è
stata rinviata a giudizio con l’accusa di falso ideologico in concorso e
turbativa d’asta nella privatizzazione dell’aeroporto di Ampugnano. La
vicenda risale a sei anni fa quando il Fondo Galaxy - partner privato al
56,4% della compagine societaria formata da Comune e Provincia di
Siena, Comune di Sovicille, Camera di commercio di Siena, Mps e
Aeroporto di Firenze – si aggiudica la gara a evidenza pubblica. A
luglio del 2010 i carabinieri sequestrano le quote del fondo di
proprietà delle Casse Depositi e Prestiti italiana, francese e tedesca.
Secondo gli inquirenti, Galaxy sarebbe stato favorito dalla commissione
di saggi che fu nominata dal Monte dei Paschi per effettuare la
selezione.

Nell’informativa dei Carabinieri e della Guardia
Finanza agli atti dell’inchiesta viene fatto notare che già nel 2002 la
Torchia ha rappresentato e difeso davanti al Tar Lazio gli interessi
della Fondazione Mps (quando presidente dell’istituto era Mussari)
contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che nel 2006 diventa
consigliere della Cassa Depositi e Prestiti (quando Mussari ricopriva la
carica di Presidente del Comitato di Indirizzo), e che nel 2007/2008 fu
lei ad occuparsi della selezione del socio privato di maggioranza
della società aeroportuale di Siena che - guarda caso - individua un
soggetto economico - il Fondo Galaxy - partecipato proprio dalla Cassa
Depositi e Prestiti Spa.

Di certo il processo su Ampugnano
resterà una macchia nel curriculum della Torchia, oggi professoressa di
diritto amministrativo all'Università di Roma Tre, che ha sfiorato
la poltrona di ministro della Giustizia nel governo Monti. Carica negata
all'ultimo minuto, si dice, proprio a causa dell'indagine sullo scalo
senese. E pensare che il 15 dicembre 2009 era stata anche nominata
componente della Commissione per la valutazione, la trasparenza e
l'integrità delle pubbliche amministrazioni. E che l’Associazione
Astrid, di cui la Torchia è segretario generale, si propone da statuto
“di promuovere e proseguire l’opera di modernizzazione del sistema
istituzionale e amministrativo, anche ripensando criticamente
alcune delle scelte compiute in passato”.

Bassanini, Amato,
Berlinguer, Torchia. Nomi che ritornano e che si intrecciano nella
storia di Siena, della sua banca, dell’università e anche
dell’aeroporto. Nelle contrade c’è chi sostiene che la nomina di
Giuseppe Mussari a capo della Fondazione Mps, nel 2001, venne benedetta
dai fondatori di Astrid. “La legge Ciampi del 1998, che toglie al Tesoro
la nomina dei vertici operativi delle fondazioni, consegna tutto il
Monte dei Paschi alle logiche del partito, in cui il fronte dei tre
uomini politici si scontrerà, nelle vicende Bnl e Unipol, con gli
interessi divergenti di altri gruppi interni alla sinistra, ben
rappresentati da Fassino, D’Alema, Vincenzo Visco”, attacca Il
Cittadino. Ricordando che alla Fondazione Astrid è legata anche Tania
Groppi, docente dell’Università di Siena e oggi consigliere di
amministrazione di Mps.

In città non è passata inosservata la
prudenza di Bassanini che ha declinato più volte la richiesta di vestire
i panni del cavaliere bianco entrando con Cdp nel capitale del Monte. I
senesi ricordano che la moglie Linda Lanzillotta, ministro per gli
affari regionali nel governo Prodi e vicepresidente del Senato per
Scelta Civica nonché fra i soci fondatori di Astrid, dal 2001 al 2006 è
stata anche advisor di JP Morgan dal 2001 al 2006, dove era transitato
anche Marco Morelli (poi diventato vicedirettore generale di Mps nel
2006 e oggi finito sotto i riflettori della Procura di Siena). Quella
stessa banca d’affari che avrebbe prestato un miliardo di euro al Monte
di Mussari per completare il finanziamento per l’acquisto di Antonveneta
spacciandolo per aumento di capitale.

Ecco perché in questi
giorni ai tavolini dei bar di piazza del Campo c’è chi scuote la
testa leggendo sul giornale il rinnovo della poltrona di Bassanini a
capo della Cassa che il Tesoro e le Fondazioni bancarie proporranno
all’assemblea dei soci della Cdp il prossimo 17 aprile. Così come fanno
storcere il naso gli ultimi rumors sulla corsa al Quirinale con Amato
fra i papabili. Qui ancora si ricordano di quando il “dottor Sottile”
veniva invitato come oratore a feste dell’Unità e simposi. Come quello
che si tenne nel marzo del 2006 all’Hotel Garden di Siena (l’albergo di
proprietà di Luisa Stasi, moglie di Mussari) dal titolo ambizioso: “Per
il bene dell’Italia”. O come la partecipazione nel maggio 2011
al convegno organizzato durante la campagna elettorale dell’ex sindaco
Ceccuzzi sempre al Garden (nella foto qui sotto) al quale partecipò
anche Mussari.


Di Camilla Conti


FONTE: http://www.linkiesta.it/torchia-amato-bassanini-mps

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