Associazione Ambientalista a carattere volontario ed apartitica, che si configura quale associazione di fatto. Essa non ha alcuna finalità di lucro. L’area di svolgimento delle attività dell’Associazione è delimitata ai comuni della Valdisieve.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

venerdì 3 maggio 2013

"NEMO PROPHETA IN PATRIA"

Il premio "Nobel" per l'ambiente ERCOLINI che in America parla anche con Obama e che in Valdisieve, invece, hanno ignorato e preso in giro (perchè solo maestro elementare). Almeno questo è quello che di solito commentavano con noi gli amministratori/politici.
FOTO CON OBAMA QUI (attenzione leggere attentamente per NON-utilizzo foto in fondo)






REPUBBLICA FIRENZE 1/5/2013


L’intervista



“Parola d’ordine: spreco zero”
Ercolini da
Capannori a Obama: parla il “Nobel” per l’ambiente


ILARIA CIUTI

DALLA
scuola di Capannori, dove Rossano Ercolini fa il maestro elementare, alla lotta
per impedire la costruzione dell’ l’inceneritore nel suo paese e la creazione
del movimento Ambiente e Futuro per Rifiuti Zero che ha portato Capannori
all’80% di raccolta differenziata e 117 Comuni italiani a preferire il
riciclaggio agli inceneritori, e di Zero Waste in Europa. Fino alla Casa Bianca
e al Congresso. Nella prima a prendersi le congratulazioni di Obama per avere
ricevuto il 15 aprila scorso a San Francisco il prestigioso Goldman
Environmental Prize 2013, considerato il Nobel dell’ambiente. Nel secondo, a
incontrare per le stesse ragioni Nancy Pelosi. Il primo italiano da 15 anni a
questa parte a conquistare il Goldman. Passando nel frattempo anche dal
movimento contro l’inceneritore di Case Passerini.

Ercolini, in Toscana si buttano via 90 chili di cibo a testa all’anno: lei si
batte contro ogni tipo di spreco, cosa gliene pare?
«Non è solo un problema
ecologico, ma anche etico, di disinformazione, mancanza di consapevolezza e
organizzazione. Se solo si pensasse che metà del mondo ha fame ci si
organizzerebbe diversamente. Zero Waste, spreco zero, è un atto di
responsabilità che coinvolge il modo di cibarsi come quello di ridurre i rifiuti
alla fonte che spesso coincidono. Non sciupare, non buttare, responsabilizzarsi.
Fa bene alla salute. In un mondo che spreca per abitudine all’usa e getta, per
spinta al consumo, dove perfino le monoporzioni del supermercato sono esagerate
e spingono a buttare quel che resta dell’imballaggio preconfezionato piuttosto
che riutilizzarlo la sera come si fa con la pastasciutta messa in forno.
Comunque, se qualcosa in ogni caso resta va riutilizzato a scopo benefico. Noi a
Capannori abbiamo il progetto Pani e Pesci nato sul modello dei Last Minute
Market che riutilizza per la Caritas le porzioni non intaccate delle mense
scolastiche. Adesso, molti mercati hanno gli angoli dei prodotti prossimi alla
scadenza, ma non andrebbe lasciato al caso, ci vorrebbe una norma che li
obbligasse a venderli a buon prezzo o a darli in beneficenza: mai
buttarli».
Spreco zero è la sua parola d’ordine?
«Guardi che il successo
di Capannori non mi sembra tanto l’80% di differenziata quanto l’avere ridotto
la produzione di rifiuti a monte del 35% dal 2005 a oggi».
Ma non sarà la
crisi?
«La crisi aiuta ma a Firenze la diminuzione è 10% non del 35%. La
raccolta porta a porta ha prodotto la responsabilizzazione, l’abitudine a
pensare cosa è necessario e cosa no, anche nel cibarsi. E’ un’abitudine a
evitare l’usa e getta che nasce da quella partecipazione della comunità che è la
salvezza della democrazia».
Più facile nelle città piccole però che nelle
grandi.
«Anche San Francisco è all’80% di differenziata. D’altra parte ormai
il riciclaggio non è solo una necessità ecologica e etica ma anche economica. Il
vecchio sistema economico fondato sull’usa e getta è ormai in estinzione.
L’agonia è lenta ma è un’agonia. Le materie prime scarseggiano, sono carissime e
preda della concorrenza. In Usa l’industria del riciclaggio impiega ormai 400
mila addetti in più di quelli dell’automobile e le Unions, i sindacati
americani, ci puntano. In Italia si parla solo di auto».
Il no agli
inceneritori avrebbe anche ragioni economiche?
«Lasciamo stare il rischio
ecologico e sanitario che comunque in misura maggiore o minore esiste. Ma
lasciamolo in disparte. Il fatto è che è impossibile evitare gli sprechi se per
giustificare la spesa e guadagnare bisogna avere grossi impianti e far loro
bruciare sempre più rifiuti. Gli inceneritori sono soprattutto un ostacolo a
qualsiasi buona pratica, un sistema vecchio e anti
economico».

Articolo QUI.



Condizioni foto:


Ho avuto l'onore di incontrare il Presidente Barack Obama durante il mio soggiorno a Washington, DC.
Obama saluta i vincitori del prestigioso Goldman Environmental Prize
2013 nella sala ovale, 17 aprile 2013. (Foto ufficiali della Casa
Bianca di Pete Souza)

Queste fotografie sono state fornite
dalla Casa Bianca a titolo di cortesia e possono essere stampate dal
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personale. Le fotografie non possono essere modificate in alcun modo e
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Queste fotografie non possono essere utilizzate in qualsiasi materiale
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qualche modo lasci intendere una possibile approvazione del Presidente,
lsua famiglia o la Casa Bianca.

— a Washington.

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