In questi giorni il presidente della regione Toscana ROSSI è impegnato in alcuni eventi pubblici con Rossano Ercolini ecc (vedi qui calendario). E QUESTA è UNA COSA MOLTO, MOLTO POSITIVA!
Leggiamo in alcuni articoli (QUI) che il Piano Regionale dei rifiuti, che dovrebbe essere pronto per Luglio 2013, vorrebbe prevedere il raggiungimento del 65% di RD entro il 2020.
A parte il fatto che si doveva raggiungere questo obiettivo entro lo scorso dicembre 2012 (infatti chi non lo ha raggiunto pagherà il 20% in più di "penale" che ricadrà sulle bollette dei cittadini, forse anche per questo chi amministra non si fa tanti problemi perchè non ci rimette direttamente di tasca sua);
a parte il fatto che il PIR (di cui abbiamo perso le tracce e non sappiamo se è sempre in regione - la regione aveva 30 gg. di tempo, dopo il 17 dicembre 2012, per verificarne i contenuti e pubblicarlo sul BURT- o se è in provincia per un'ulteriore modifica), prevederebbe addirittura il 70% entro il 2017 e quindi non entro il 2020 (pag. 98 Vol 1);
a parte il fatto che questi numeri sembrano uscire dal sacchetto della tombola tanto non coincidono (eppure non si sta parlando di piani che riguardano 2 regioni diverse, per esempio della Sicilia e del Veneto, ma della regione Toscana e di alcune sue province);
Ci chiediamo come mai, visto che siamo a redigere piani nuovi di zecca, non si vada dietro alle linee chiaramente indicate dall'Unione Europea che indica proprio nei rifiuti quelle RISORSE ESSENZIALI di cui non possiamo più fare a meno e per le quali occorre intraprendere strategie che mirano al massimo recupero di tutti i rifiuti.
Queste alcune delle azioni da intraprendere, in estrema sintesi (dalla Risoluzione del Parlamento Europeo (2011/2068(INI)) :
Trasformare i rifiuti in una risorsa
priorità alle attività ai livelli più alti della gerarchia dei
rifiuti definiti nella direttiva quadro sui rifiuti (per esempio, ad impianti di
riciclaggio rispetto allo
smaltimento di rifiuti)- eliminare gli ostacoli a un mercato del riciclo e del riutilizzo
promuovere la ricerca e l'innovazione tecnologica
applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile
efficienza energetica (per capirsi, il nuovo inceneritore non appartiene alla categoria del RECUPERO energetico ma è solo un impianto di Smalt- ridurre in modo significativo i rifiuti alimentari
necessità di ridurre i rifiuti residui fino a
raggiungere livelli prossimi
allo zero; chiedendo pertanto alla Commissione di presentare
proposte entro il 2014, allo scopo di introdurre
gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello
europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio,
l'incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili- Tappa: entro il 2020 i rifiuti saranno
gestiti come una risorsa. I rifiuti pro capite saranno in fase di netto declino. Il riciclaggio e
il riuso dei rifiuti saranno opzioni economicamente interessanti per gli operatori pubblici e
privati, grazie alla diffusione della raccolta differenziata e allo sviluppo di mercati
funzionali per le materie prime secondarie. Sarà riciclata una quantità maggiore di
materiali, inclusi quelli che hanno un impatto ambientale considerevole e le materie prime
essenziali. La legislazione in materia di rifiuti sarà pienamente applicata. Le spedizioni
illecite di rifiuti saranno state completamente eliminate. Il recupero di energia sarà limitato ai materiali non
riciclabili, lo smaltimento in discarica
praticamente eliminato e sarà garantito un riciclaggio di alta qualità.
DETTO QUESTO, OCCORRE DA SUBITO INVESTIRE NON NEGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO (che stando al PIR coprono l'81% del totale stimato per tutte le tipologie di impianti - vedi schema QUI), MA IN IMPIANTI DI RECUPERO E DI EFFETTIVO RICICLO E TRASFORMAZIONE.
I SOLDI RISPARMIATI POSSONO ANDARE AI COMUNI PER ATTIVARE RACCOLTE PORTA A PORTA PERCHE' LA' DOVE SI SONO ATTIVATE IN POCHI MESI SI SONO RAGGIUNTI RISULTATI ANCHE DELL'80% (ricordiamo che gli impianti di incenerimento sono quelli più costosi in assoluto perchè devono rispettare le normative sulle emissioni e perchè le ceneri e le scorie prodotte devono essere collocate in discariche per rifiuti speciali e pericolosi e sono altrettanto costose sia durante l'attività che in fase di bonifica e/o post chiusura).
IN QUESTO MODO INOLTRE SI METTONO A DISPOSIZIONE NUMEROSI POSTI DI LAVORO!
E ALTERPIANO NON E' CHE IL PIANO ALTERNATIVO
CHE TIENE CONTO DI TUTTO QUESTO!
E C'E' GIA'
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