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lunedì 22 febbraio 2016

Fondi e società lussemburghesi: ecco i signori del fotovoltaico


Quando nelle nostre campagne abbandonate dall’agricoltura si vedono questo tipo di  impianti,  non reagiamo come l’italiano medio: guarda che bel lavoro hanno fatto per produrre energia senza inquinare.
Oggettivamente è così, ma in pratica questi "furbetti" dei Fondi Stranieri hanno utilizzato le nostre norme, che prevedevano incentivi del Conto Energia dal 2005/2006, per costruire impianti fotovoltaici con potenza SOLO fino a 1 Mega Watt (per eludere la V.I.A.) e hanno costruito tanti impianti singoli, ma affiancati. In questo modo singolarmente non si superano i limiti di legge, nel frattempo si sono coperte decine di ettari di terreno agricolo  ottenendo così il diritto ai rimborsi. Chi poteva avere le risorse per investire in questo bel trucchetto? Solo Fondi stranieri o nazionali che hanno annusato subito il gran business anche con  l’IVA agevolata al 10% eil  rimborso per 20 anni di circa 40 €urocent per  KWatt prodotto e immesso in rete.
 
E così il GSE nel 2014 ha versato € 6,6 miliardi (inclusi ovviamente anche i singoli cittadini italiani che hanno installato impianti sulla propria casa sino a 20KW).
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La lista è stata pubblicata dalla rivista Staffetta Quotidiana. Al primo posto Rtr, del fondo Usa Terra Firma. Tra i beneficiari maggiori ci sono una società svizzera, una svedese, una lussemburghese legata a un’assicurazione tedesca. Tra gli italiani Enel, F2i, Generali Autostrade per l’Italia
(Ethan Miller/Getty Images)
19 Febbraio 2016 - 16:03
Erano un segreto, alla faccia dell’impiego, massiccio, di soldi pubblici. Ora i nomi dei principali beneficiari del Conto Energia per il fotovoltaico sono stati resi noti. Sono fondi, per lo più stranieri, e a volte società con sede in Lussemburgo. A fare lo scoop è stata la rivista Staffetta Quotidiana, specializzata nel mondo dell’energia e delle utilities. Più volte negli ultimi cinque anni la testata aveva rivolto la domanda al Gestore dei servizi elettrici (Gse), che eroga gli incentivi, sentendosi rispondere che i dati erano protetti da clausole di riservatezza. La svolta è giunta con l’arrivo del nuovo presidente del Gse, Francesco Sperandini.
La lista è provvisoria, perché sono ancora in corso i controlli sulle 150mila società (senza contare i privati) che hanno ricevuto i 6,6 miliardi di euro di incentivi del 2014, in una giungla di partecipazioni, interessi incrociati e passaggi di mano degli impianti. Questa la tabella elaborata:
Tabella Conto Energia
Fonte: cortesia di Staffetta Quotidiana
Al primo posto con 139 milioni di euro ricevuti nel 2014 c’è Rtr, controllata dal fondo Usa Terra Firma: non stupisce, spiega Staffetta, dato che negli anni la società ha comprato il grosso degli impianti realizzati da Terna, da SorgeniaAcea e due mega impianti da Edf EN in Sicilia. Americano è anche First Reserve Corporation (38 milioni), fondo globale specializzato nell’energia. Al secondo posto c’è però il Global Solar Fund, che è stato protagonista nella precedente gestione Suntech di vicende giudiziarie per gli impianti fotovoltaici in Puglia (riassunte da un’inchiesta dell’Espresso). La società, che nel frattempo ha cambiato i vertici e completato una profonda ristrutturazione aziendale, detiene 180 impianti, quasi tutti in Puglia e ha ricevuto nel 2014 67 milioni di euro. Global Solar Fund (Gsf) fa capo a un fondo di investimento industriale con sede in Lussemburgo, attivo fin dal 2008 nel settore dell’energia prodotta da impianti solari, che si riferisce per l’88% del suo capitale a Suntech, colosso cinese della produzione di pannelli fotovoltaici. Suntech risulta attualmente in gestione straordinaria per precedenti vicende legate al mercato azionario delle società produttrici di pannelli solari. Tali vicende non hanno nulla a che vedere con la gestione italiana.
Al secondo posto tra chi riceve incentivi c’è il Global Solar Fund, che è stato protagonista nella precedente sezione Suntech di vicende giudiziarie per gli impianti fotovoltaici in Puglia. La società ha in seguito cambiato i vertici e ha 180 parchi solari, per lo più in Puglia.
Segue Etrion, fondo controllato dalla famiglia svedese Lundin, che opera principalmente in campo petrolifero con Lundin Petroleum. Ci sono poi Enel (49 milioni) e il fondo F2i, partecipato da Cassa Depositi e Prestiti, con 48 milioni. Le due società hanno recentemente creato una joint venture dedicata al settore energetico. Dalla collaborazione tra lo stesso F2i e NovEnergia è nato Hfv, che ha ricevuto incentivi per 36 milioni di euro.
Oltre 31 milioni ha ricevuto anche Antin, recentemente acquisita da Quercus Assets Selection, con sede in Lussemburgo, in joint venture con Swiss Life. Anche la Ikav (11 milioni ricevuti nel 2014), informa Staffetta, è una società lussemburghese del fondo assicurativo tedesco Ikav. Tedesca e legata alle assicurazioni è anche Allianz. Tra gli assicuratori italiani c’è Generali, nell’articolata struttura societaria di Forvei (12 milioni), una finanziaria “green” partecipata anche da Veneto Banca, Popolare di Vicenza, Banco Popolare, Palladio Finanziaria, Intesa Sanpaolo, Foresight, Quercus e Adenium. Tra le altre società figurano anche Autostrade per l’Italia, Coop Estense ed Eni. Mentre tra gli enti locali spicca il Comune di Salerno, amministrato al tempo degli impianti da Vincenzo De Luca. Ogni anno riceve 10 milioni di euro.
Impianti di società come Terna, Sorgenia e Acea sono passati a Rtr, controllata dal fondo Usa Terra Firma. Tra i principali beneficiari ci sono fondi con sede a Lussemburgo: Quercus Assets Selection e Ikav
In Italia il sistema del Conto Energia si è concluso il 6 luglio 2013. Per anni è stato tra i più generosi al mondo, con modifiche che man mano, fino alla quinta versione, hanno ridotto l’entità degli incentivi. Questi continueranno a essere erogati per un periodo fino 20 anni dall’inizio dell’installazione degli impianti, con costi che pesano sulle bollette degli italiani. Nel 2014 sono stati pari a 6,6 miliardi di euro. Dopo la fine del Conto Energia sono rimasti gli sgravi fiscali per installare pannelli fotovoltaici sulle abitazioni.
FONTE:  http://www.linkiesta.it/it/article/2016/02/19/fondi-e-societa-lussemburghesi-ecco-i-signori-del-fotovoltaico/29326/


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