“Il sistema pubblico/privato adottato nella gestione dei servizi della nostra regione – ha spiegato il comitato – , ha fallito gli obiettivi per cui era nato". La richiesta è quella di affrontare la questione nell’interesse della collettività.
- 19 Giugno 2018
l Comitato Vittime di Podere Rota |
Arezzo, 19 giugno 2018 - “Affrontate la questione nell’interesse della collettività e tenendo conto delle istanze della società civile”. La richiesta, rivolta ai sindaci e ai segretari del Pd del Valdarno, è arrivata dal comitato “Vittime di Podere Rota” ed è legato al tema dell’acqua e dei rifiuti. E’ stato ricordato come il primo impegno di chi vuole rappresentare i propri concittadini sia quello di garantire i beni essenziali per la comunità e per far questo , la politica di gestione dei beni comuni e dei servizi essenziali, deve farlo con la massima serietà e correttezza. “Il sistema pubblico/privato adottato nella gestione dei servizi della nostra regione – ha spiegato il comitato – , ha fallito gli obiettivi per cui era nato – più servizi, minor costo -. In Toscana, alle tariffe sui rifiuti fra le più care d’Italia, non corrispondono servizi di pari livello e non si raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata , che è scarsa e fatta male, ben lontana dagli obiettivi Europei e del piano regionale. Di tutte le tonnellate di rifiuti urbani prodotti ogni anno In Toscana – ha aggiunto l’associazione – , solo il 50% circa viene intercettato dalla raccolta differenziata, e di questa, più del 20 % è da buttare e conferita in discarica".
" Siamo molto lontani dagli obiettivi di conferimento in discarica (max 10%) e dal traguardo del riciclo effettivo, per raggiungere il quale è necessario effettuare una corretta raccolta differenziata fornendo ai cittadini un sistema, un servizio e informazioni adeguati”. Secondo le “Vittime di Podere Rota” siamo lontani quindi dalla realizzazione dell’economia circolare che ad oggi rimane solo un bel concetto europeo. “In questo periodo all’interno del partito, che governa da anni il nostro territorio, e che è l’artefice di questo sistema, si comincia a notare dei disaccordi sia sul sistema gestione che sulle tariffe – ha aggiunto il comitato -. Invitiamo quindi il coordinamento dei sindaci e dei segretari Pd, complici di questo sistema fallimentare, ad affrontare le questioni nell’interesse della collettività e tenendo conto delle proposte dalla società civile e soprattutto invitiamo tutte le altre forze politiche a formulare proposte innovative in tal senso. Ma soprattutto – ha concluso – ci auguriamo che siano ancora tutti concordi e intenzionati a che Podere Rota chiuda nel 2021 e che si comportino di conseguenza”
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