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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
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mercoledì 17 gennaio 2018

La misura è colma​ - di ​Fabio Zita​

"Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta su La Città invisibile, rivista del laboratorio politico perUnaltracittà – Firenze, a questo indirizzo [QUI il link originale] con licenza BY-NC-SA 3.0."
Voglio  spiegare sinteticamente i motivi che mi inducono a dire oggi “la misura è colma”, e lo voglio fare senza tanti orpelli, andando all’essenza delle cose. Lascio ai lettori la facoltà poi di giudicare se anche per loro ciò che leggeranno è inaccettabile e da condannare senza se e senza ma.
Vengo alla questione: quando nel 2015 mi fu consegnata copia del  progetto del nuovo aeroporto di Firenze feci ciò che dovrebbe fare ogni funzionario pubblico (e che in quel caso altri non fecero): controllai se la documentazione consegnata corrispondeva a quanto la legge richiedeva per quelle opere.
La documentazione (in un modo che non lasciava spazio all’interpretazione) non corrispondeva al dettato della legge. Le questioni in gioco erano due:
  • laddove la legge imponeva per gli Aeroporti la VIA su un progetto definitivo, l’ENAC decise di presentarci solo un Masterplan
  • laddove la legge imponeva che il Piano di utilizzo del materiale di scavo per le opere sottoposte a VIA fosse presentato “prima dell’espressione del parere di valutazione ambientale”, sempre l’ENAC decise di non presentare un bel niente!
Mi domandai perché il proponente aveva assunto questo atteggiamento, e per essere certo che la questione amministrativa non finisse nel dimenticatoio feci mettere a verbale che – per il sottoscritto – il procedimento era da considerare illegittimo. 
Quando ENAC, su queste due “scivolose” questioni , affermò che non c’era niente di cui meravigliarsi perché per gli aeroporti così si faceva comunemente da anni “per prassi consolidata” e quindi in barba alle leggi dello Stato, cominciai ad avere le idee più chiare su chi avesse in mano il coltello dalla parte del manico riguardo a tale progetto.
Mai intuizione fu ahimè più azzeccata, visti gli avvenimenti successivi:
  • il 13 giugno del 2017 entra in vigore una nuova normativa in materia di terre e rocce da scavo (proprio come quelle dell’aeroporto di Firenze) che in nome del riordino e semplificazione della materia, introduce, tra le altre cose, anche la seguente inspiegabile condizione “… latrasmissione del Piano di Utilizzo del materiale da scavo avviene prima della conclusione del procedimento”, che modifica la precedente  “… la trasmissione del Piano di Utilizzo del materiale da scavo avviene prima dell’espressione del parere di valutazione ambientale”.
  • Il 16 giugno del 2017 entra in vigore una nuova normativa che consente, per gli aeroporti (proprio come quello di Firenze) di presentare Masterplan al posto di progetti definitivi (con applicabilità retroattiva ai procedimenti in corso, proprio come quello dell’aeroporto di Firenze), normativa contenente anche uno splendido codicillo che da facoltà al proponente di presentare eventuale documentazione integrativa senza più l’obbligo di pubblicare le carte e perdere inutile tempo con le eventuali osservazioni.
Calendario alla mano, trascorre un intero anno dal primo parere della Commissione VIA (dicembre 2016) senza che succedesse – apparentemente – niente di significativo.
Non era vero, molte cose apparentemente inspiegabili, dopo anni di silenzio su questi argomenti, si  sono materializzate come per incanto nel 2017:
  • a giugno sono entrate in vigore  due norme che, per quegli strani casi della vita, per quelle fortuite coincidenze, per quelle inspiegabili condizioni,  somigliano più ad una “marchetta” per accontentare qualcuno che a regole da far rispettare da tutti;
  • il 9 ottobre 2017 l’ENAC ha presentato documentazione integrativa, proprio come quella prevista dalla norma entrata in vigore a giugno dello stesso anno, e ha chiesto al Ministro di valutare il Masterplan (e non un progetto definitivo), proprio come prevede oramai la stessa norma;
  • il 1 dicembre 2017 l’ENAC ha trasmesso anche il Piano di utilizzo delle terre, proprio come consente la nuova normativa sempre del giugno del 2017 su tale tema;
  • il 5 dicembre del 2017, la Commissione VIA, si è nuovamente pronunciata applicando  le nuove regole dopo la prima pronuncia del 2016, proprio sulle integrazioni volontarie di ENAC . Ovviamente senza dire alcunché sul Piano di utilizzo delle terre;
  • il 28 dicembre del 2017, è entrato in vigore il Decreto di Compatibilità Ambientale sull’aeroporto di Firenze firmato dai Ministri Galletti e Franceschini, che dà proprio conto di tutte queste novità e mette il sigillo alla costituzione dell’Osservatorio ambientale, escludendo però dall’Osservatorio stesso, proprio i  rappresentanti dei Comuni che si sono dichiarati  contrari all’opera.
Per qualcuno il 2017 è stato un anno particolarmente favorevole.
Per me, e forse per molti altri, visti questi deplorevoli comportamenti, e vista la sempre crescente distanza che si frappone tra le Istituzioni ed il paese reale, il 2017 non può che essere definito Annus horribilis, dal quale siamo usciti con la speranza, per il futuro, di  cambiare radicalmente verso.
*Fabio Zita

Fabio Zita

Fabio Zita

Fabio Zita, architetto,  fino al 2014 dirigente del Settore VIA della Regione Toscana, membro della Commissione VIA nazionale, ha diretto in seguito il Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del Paesaggio, coordinando fra l'altro la formazione del Piano Paesaggistico regionale.

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