- 16 Dicembre 2020 -
Sergio Staino nel 2010 sul palco con i Têtes de Bois per la Festa dei lavoratori a Trento -fonte wikipedia. |
sono al servizio di questi capitali stranieri”
Queste
dure affermazioni sono state fatte da Tomaso Montanari durante un servizio di
Report su Rai3 nel giugno scorso. In questi giorni è scattata una querela del
sindaco e dell’intera giunta di Firenze contro il noto professore e agitatore
politico con richiesta di 165 000 euro di danni. La cosa mi ha turbato molto ed
ho subito manifestato il mio dissenso al nostro sindaco Nardella. Nella lettera
aperta che indirizzo a lui e che riporto qui sotto cerco di spiegare più
ampiamente il mio pensiero.
Caro Dario,
scusami se
ritorno sulla querela che tu e la tua Giunta avete fatto a Montanari ma lo faccio
perché credo che in questo nostro confronto ci siano componenti di metodologia
politica su cui riflettere.
Innanzitutto
vorrei chiarire subito qual è il mio pensiero su Tomaso Montanari in modo che
non ci sia ombra di partigianeria politica nella mia difesa di fatto sulla
correttezza del suo operato. Per definire ciò userò una frase che Giuliano
Ferrara usò per me all’epoca di Tango: “Tomaso Montanari, che
culturalmente rasenta il genio, in politica è un vero idiota”. Con Tomaso siamo
amici da molto tempo, lui sa come la penso e sono tranquillo perché mai mi
querelerà. Quello che invece non mi fa star tranquillo è questa querela facile
a cui hanno aderito tutti i componenti della Giunta: neanche nella Bulgaria dei
bei tempi avremmo raggiunto un risultato simile. Mi meraviglio perché sono
amico di molti di voi, vi conosco bene e so che, a parte te che ogni tanto,
come si dice a Firenze, “ti prende il grullo”, sono presenti nella Giunta
persone molto più calme e serene nell’affrontare i tantissimi problemi politici
in cui siete ovviamente impelagati.
La
sofferenza deriva dal fatto che questa sia la prova, l’ennesima prova, di come
non ci riesca ancora, dopo tanti anni, di sottrarci al tentativo di risolvere
per via giudiziaria problemi che sono soltanto problemi politici. Quanto danno
abbiamo fatto noi della sinistra a lasciare il passo alla magistratura perché
ci liberasse dall’egoismo e l’ideologia del profitto di un Berlusconi o
dall’altezzosistà offensiva di un Craxi? Eppure non abbiamo imparato la lezione
e ancora tentiamo anche qui, nella piccola città di Firenze, in uno dei centri
più importanti della cultura mondiale, di disturbare la procura per denunciare
un violento ma legittimo attacco politico. Dario, tu vieni dal Partito
Comunista, spero che ti ricorderai tutte le manifestazioni fatte in piazza dove
ogni governo a noi alternativo diventava immediatamente “servo dei padroni”,
“al servizio degli americani”, “complice degli assassini” etc. Ci hanno mai
querelati? Al massimo Scelba o qualche altro Ministro degli Interni ci ha fatto
sparare addosso ma querelarci mai.
E Montanari
cosa ha fatto? Ha fatto oggi quello che noi facevamo tanti anni fa perché è
rimasto indietro con i tempi, perché ha una visione antica della politica, una
visione che non potremo mai battere in pretura ma solo nei fatti, nella stessa
politica. Se non usciamo da questa logica finiremo per trasformarci in un
partito e in una coalizione di avvocaticchi d’altri tempi, di persone senza un
vero ideale, un sogno e soprattutto un progetto per lo sviluppo di questa
nostra città e questo territorio. Montanari fa il suo lavoro, fa delle lezioni
splendide sulla storia dell’arte e quando parla della Firenze storica ci apre
il cervello e ci fa capire tante cose che noi, non lui, possiamo e dobbiamo
usare per il futuro.
Quindi ti
prego e vi prego, non fate come D’Alema capo del Governo fece con Forattini,
non copritevi di ridicolo con questa querela per poi arrivare massimo tra due
mesi a doverla vergognosamente ritirare. Ritiratela subito. E’ un errore che vi
perdono, a patto che vi mettiate a studiare con più attenzione come si fa
politica. Doveste andare a sentenza Tomaso verrebbe assolto con le
congratulazioni del giudice perché il reato non sussiste e ve lo vedreste in
piazza della Signoria a festeggiare, magari con me al suo fianco. In pratica
quel che stiamo facendo con la denuncia votata al Senato con Salvini. Tornate
quindi alla politica e finiamola con queste scemenze.
Con molto affetto e spero stima
Sergio Staino
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