- Comunicato del 21 Febbraio 2013
Il
Consiglio dei Ministri approva l'Autorizzazione unica ambientale (AUA)
che abbatte i controlli per le strutture al di sotto dei 250 dipendenti
per 15 anni. Zanoni: “Decisione irresponsabile. E cementifici, discariche e inceneritori? L'Italia non ha bisogno di incentivi ad inquinare”
“Ormai non ci sono più dubbi, Corrado Clini non è il Ministro dell'Ambiente ma quello dell'Industria stile anni Cinquanta”.
E' l'attacco di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e membro della
commissione ENVI Ambiente al Parlamento europeo, alla nuova
Autorizzazione unica ambientale (AUA) per le Piccole e medie imprese
approvata in Consiglio dei Ministri venerdì 15 febbraio. “Permettere
a strutture dove lavorano fino a 250 dipendenti, (quindi anche
cementifici ed inceneritori?) di ricevere la dovuta autorizzazione per
operare per ben 15 anni praticamente in assenza dei normali controlli,
costituisce a mio avviso quasi un incentivo ad inquinare”.
La nuova AUA, inserita nel Decreto
legislativo 5/2012 (il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”), quando
diverrà legge andrà a sostituire sette distinte autorizzazioni, ovvero
con un unico passaggio burocratico, le aziende con un massimo di 250
dipendenti si potranno mettere in regola su scarichi, smaltimento e
recupero dei rifiuti, fanghi di depurazione, acque reflue, emissioni in
atmosfera ed emissioni acustiche.
“Più che una semplificazione si
tratta di un bel regalo, forse elettorale, ai gestori di strutture che
hanno già un forte impatto sull'ambiente in Italia e quindi sulla nostra
salute – incalza l'eurodeputato – E i controlli? Com'è
possibile che simili strutture non siano sottoposte a un rigido sistema
di controlli e pesanti sanzioni come invece avviene in circostanze
normali?”.
“Clini sta dando il peggio di se fino all'ultimo – continua l'eurodeputato – Soltanto un paio di settimane fa si è distinto per aver sponsorizzato l'utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS) nei cementifici
soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale, un'idea
assurda che, oltre a contribuire a sprigionare in atmosfera sostanze
inquinanti a norma di legge, farebbe si che le pericolose scorie
derivanti dal processo di combustione siano mischiate al cemento con cui
vengono costruite le nostre case, scuole e luoghi di lavoro, con buona
pace per la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti voluti
dall'Europa che così se ne andrebbero in fumo”.
“Insomma meno male che il mandato di
Clini al Ministero dell'Ambiente è giunto al termine, se no chissà
cos'altro si sarebbe inventato. Inoltre considerato che quest'ultima
norma aumenterà pure le emissioni in atmosfera credo che tutto ciò vada a
peggiorare la garve situazione italiana di inquinamento dell'aria dato
che appena lo scorso 19 dicembre 2012 siamo stati condannati dalla Corte
di Giustizia per la violazione della Direttiva sulla Qualità dell'aria,
la numero 2008/50/CE”, conclude Zanoni.
Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
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