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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
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giovedì 20 giugno 2013

Il Tar Toscana dà ragione ai movimenti. Partita la Campagna di Obbedienza civile sulle bollette dell’acqua


ScreenHunter_03 Jun. 20 15.53IL TAR TOSCANA DA’ RAGIONE AI MOVIMENTI: LE BOLLETTE POST
REFERENDUM SONO ILLEGITTIME!


Sentenza storica
destinata a provocare un terremoto nelle bollette idriche arrivata proprio in
occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua; violata la volontà popolare da
parte dei 57 sindaci dell’ex Ato2. Il Tar della Toscana accoglie il ricorso
presentato dal Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua: le tariffe praticate dai
gestori dopo il referendum sono illegittime, in quanto comprendono ancora la
“remunerazione del capitale investito” abolita dal referendum del 12 e 13 giugno
2011.


Il Tar Toscano dà ragione alle tesi del Forum, che ha sempre sostenuto
l’illegittimità delle bollette post referendarie. Scrive il Tribunale
Amministrativo in un passaggio della sentenza n° 436 emessa ieri: “il criterio
della remunerazione del capitale [...] essendo strettamente connesso all’oggetto
del quesito referendario, viene inevitabilmente TRAVOLTO dalla volontà popolare
abrogatrice”. In particolare, il TAR Toscana ha statuito che la ex Autorità di
Ambito (ATO2) composta dai 57 Sindaci del Basso Valdarno ha approvato, nel 2011,
due delibere (la n° 12 e la n° 13) in violazione della volontà popolare
scaturita dall’esito referendario del giugno 2011, quando la maggioranza del
popolo italiano ha dichiarato di volere “escludere la logica del profitto dal
governo dell’acqua”.


Una sentenza quindi destinata a travolgere chi sull’acqua intende continuare
a fare profitti, ignorando o tentando di aggirare la volontà popolare, anche
attraverso atti amministrativi come la “truffa di capodanno” dell’AEEG, che sta
tentando di reinserire nel nuovo metodo tariffario la remunerazione celata sotto
altro nome. Una sentenza destinata a provocare un vero e proprio terremoto nelle
tariffe idriche non solo in Toscana ma in tutta Italia e che arriva proprio
nella Giornata Mondiale dell’Acqua, che non poteva essere festeggiata in modo
migliore dai movimenti dell’acqua di tutta Italia. Proprio in questo fine
settimana sono moltissime le iniziative promosse dal Forum Nazionale dei
Movimenti per l’acqua allo scopo di raccogliere firme a sostegno dell’Iniziativa
dei Cittadini Europei per l’acqua pubblica.


Ora chiediamo la restituzione dei soldi percepiti illegalmente da Acque Spa
nelle bollette emesse dopo il 21 luglio 2011.
Chiediamo anche l’immediato
ritiro e cessazione da parte di Acque Spa delle lettere di sollecito e messa in
mora, con annessa minaccia di distacco, inviate a tutti i cittadini toscani che
nel corso di questi mesi hanno aderito alla Campagna di Obbedienza
Civile con la quale i cittadini si sono autoridotti le bollette “obbedendo” agli
esiti referendari.
Questo ulteriore pronunciamento giuridico da
parte del TAR Toscano, che si aggiunge al parere della Consulta di Stato dello
scorso 25 gennaio, dimostra chiaramente che questi cittadini stanno
semplicemente difendendo la democrazia e la legalità, e che sono i gestori a
calpestare la legge continuando ad ignorare la volontà popolare. Il rispetto del
voto referendario è più vicino. Buona Giornata Mondiale dell’Acqua a
tutti!
Clicca
e leggi la sentenza del Tar Toscana – sent. n.  436 21-3-2013  – rmun.ne cap.
inv.to


Perchè una campagna di “obbedienza
civile”

La “remunerazione del capitale investito”, che
ricordiamo, è pari al 7% della sommatoria degli investimenti effettuati nel
periodo di affidamento al netto degli ammortamenti, nella generalità dei casi,
incide sulle nostre bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del
gestore, fra il 10% e il 20% (il 18,18 nel caso di Acque SpA).
Il referendum
era stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’acqua
non si devono fare profitti! E la risposta dei cittadini (95,8% a favore della
cancellazione del profitto) non lascia alcun dubbio sull’opinione, praticamente
unanime, del popolo italiano. Oggi, a distanza di alcuni mesi, risulta che, in
tutto il territorio nazionale, nessun gestore abbia applicato la normativa, in
vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico.
In
altre parole tutti i gestori del servizio idrico italiano hanno ignorato
con pretestuose argomentazioni l’esito referendario.
Questo non può essere
accettato! Perciò chiediamo a tutti i cittadini italiani utenti del servizio
idrico di aderire alla campagna di “obbedienza civile”


In cosa consiste la campagna di
“obbedienza civile”

La campagna di “obbedienza civile” consiste
nel pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011,
applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale
investito”. E’ stata chiamata di “obbedienza civile” perché non si tratta di
“disubbidire” ad una legge ingiusta, ma di “obbedire” alle leggi in vigore, così
come modificate dagli esiti referendari. Lo scopo principale della campagna di
“obbedienza civile” è ovvio: ottenere l’applicazione del risultato che è
inequivocabilmente scaturito dai referendum. Con la mobilitazione attiva di
centinaia di migliaia di cittadini ci proponiamo di attivare una forma diretta
di democrazia dal basso, auto-organizzata, consapevole e indisponibile a piegare
la testa ai diktat dei poteri forti di turno. Ci proponiamo anche di dare una
risposta all’evidente crisi della democrazia rappresentativa dei partiti, ormai
diventata impermeabile non solo alle istanze della società, ma persino ai
formali esiti delle consultazioni codificate nella nostra Carta Costituzionale,
come appunto i referendum abrogativi. Fuori l’acqua dal mercato fuori i profitti
dall’acqua.


 Contro Acque SpA. Il
comitato, nel quale confluiscono moltissime associazioni del territorio tra cui
Arci, Civico zero, Forum delle donne e Comunità in resistenza, punta il dito in
particolar modo contro l’Acque spa e l’Ato 2.. «La situazione nella nostra zona
è tra le più eclatanti – afferma Du Liege del comitato – basti pensare che pochi
giorni dopo il decreto presidenziale l’assemblea dei sindaci ha votato per
mantenere la quota del 7 per cento, mentre nel dicembre scorso con un nuovo voto
ha esteso la concessione per altri cinque anni, fino al 2026, ad Acque spa la
gestione del servizio idrico. In questo modo è stata tradita la volontà di
120mila cittadini, il 71% del circondario. Senza contare che in dieci anni
l’aumento delle bollette è stato del 112% e Acque spa ha fatto circa 67 milioni
di utili, che sono stati divisi tra gli azionisti e non reivestiti sulla
rete».


Come ridursi la bolletta. Anche a Capannori stiamo
lanciando la campgna infomativa e diffonderemo moduli e materiale informativo.
Per prima cosa è necessario inviare una scheda di reclamo all’ente gestore e
all’Ato in cui si chiede l’eliminazione della parte relativa alla remunerazione
del capitale e il rimborso di quanto pagato dal luglio scorso ad ora. Nel
modello prestampato (Clicca
qui per scaricarlo
), inoltre, si dichiara che si procederà
alla decurtazione della quota in oggetto.


Meno 18,18%. È necessario, per chi ha la
domiciliazione bancaria della bolletta dell’acqua, disdirla. L’apertura di una
procedura di reclamo dovrebbe, infatti, impedire al gestore di tagliare la
fornitura per il pagamento parziale dell’importo fintanto che non è intervenuta
una sentenza del giudice di pace o di un tribunale. Quindi, quando arriva la
bolletta si procede al taglio, togliendo dal totale la quota che nel 2012 è
stata fissata nel 18,18 per cento e pagare solo l’importo restante. La
decurtazione ammonta, appunto, a quasi un quinto dell’importo. La percentuale,
necessaria a remunerare del 7% il capitale investito, viene calcolata ogni anno
direttamente dall’Ato  in base agli investimenti effettuati, al numero di utenze
e al consumo medio. Clicca qui
per scaricare il modulo per riscivere la bolletta.


Assistenza legale garantita. Il rischio che venga
tagliata la fornitura c’è, ma è veramente minimo sia grazie al reclamo, sia
grazie al fatto che le aziende sanno che una volta coinvolti in una causa
perderebbero. In ogni caso garantiamo l’assistenza legale ad ogni cittadino che
si rivolgerà ai nostri sportelli. La procedura è aperta a tutti. Possono farla
anche le famiglie in condominio magari dopo aver votato in assemblea. Il nostro
intento è quello di legare le battaglie nazionali sui beni pubblici a quelli
locali, per far valere le ragioni della sostenibilità, della legalità e della
partecipazione.


Nei prossimi giorni forniremo dettagli
sulle prossime assemblee per illustrare al meglio l’iniziativa a tutti gli
interessati. Per info alessiociacci@gmail.com


FONTE ARTICOLO e immagine: http://www.ciaccimagazine.org/?p=12706&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-tar-toscana-da-ragione-ai-movimenti-partita-la-campagna-di-obbedienza-civile-sulle-bollette

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