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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

martedì 9 luglio 2013

Le Ferrovie cadono a pezzi e uomini di governo come Erasmo De Angelis si chiedono perché.




COMUNICATO STAMPA

Firenze, 5 luglio 2013
 


 


Le
Ferrovie cadono a pezzi e uomini di governo come Erasmo De Angelis si chiedono
perché.
Neli ultimi 20 anni di fallimentare politica dei trasporti c'è la
risposta.


Le Ferrovie dello Stato cadono letteralmente a pezzi;
l'incidente avvenuto il giorno 4 nella stazione di Santa Maria Novella su un
treno di pendolari ne è la concreta dimostrazione.
Una porta di
intercomunicazione tra le vetture si è staccata ed è caduta addosso ad un ignaro
viaggiatore. Le conseguenze potevano essere gravi, solo per fortuna i danni sono
stati contenuti.
Perché una porta si stacchi dalle guide in cui è alloggiata
bisogna che la manutenzione sia stata completamente assente da tempo. Le
intercomunicazioni non sono sofisticati meccanismi tecnologici, ma semplici
manufatti di carpenteria metallica. Eventuali difetti difetti sono facilmente
riscontrabili; il fatto che nessuno abbia provveduto ad una banale riparazione è
la ennesima dimostrazione del livello di degrado in cui sono piombate le
FS.
Per il Comitato NO TUNNEL TAV suona davvero una presa di giro che il
sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture Erasmo De Angelis si chieda
come queste cose possano accadere. Forse l'esponente politico toscano,
recentemente arruolato dal governo, è stato troppo intento a seguire le
fallimentari sorti della privatizzazione di Pubbliacqua di cui è stato
presidente fino a pochi giorni fa; non ha ancora capito il livello di disastro
cui sono giunte le ferrovie (anche finanziario stando al rating della agenzia
Fitch, un feticcio dei liberisti di casa nostra).
Che Erasmo De Angelis
chieda poi di riprendere velocemente con i lavori del sottoattraversamento TAV
di Firenze è segno di troppa distrazione da parte sua; si è accorto solamente
che la fresa giacente a Campo di Marte è stata dissequestrata; che la relazione
tecnica sulle condizione del macchinario non sia ancora nota pare cosa
irrilevante; che i problemi economici di ditte come Coopsette siano tutti
irrisolti, che la corruzione emersa ai vertici delle ferrovie e tra funzionari
dei ministeri, che le infiltrazioni della Camorra, che l'allegro smaltimento dei
fanghi di lavorazione siano ancora oggetto di indagini paiono cose lontane,
ignorate.
Forse De Angelis non ha ancora compreso che le enormi risorse
economiche destinate alle opere faraoniche sono tolte alla manutenzione e alla
sicurezza; la vicenda di Viareggio del 29 giugno 2009 è ancora lì a
ricordarlo.
È bene che il sottosegretario De Angelis sappia che le/i
cittadine/i invece non dimenticano tutto questo; i pendolari sanno bene le
condizioni miserevoli dei treni regionali, ormai sta diventando patrimonio
comune che tutti i soldi bruciati in progetti inutili e ridicoli come il
sottoattraversamento di Firenze sono tolti alla manutenzione, anche spicciola,
del patrimonio corrente.
I treni che cadono a pezzi sono davvero la perfetta
metafora di questa Italia che si dissolve e della sua classe politica
completamente scollegata dalla realtà.

Comitato NO TUNNEL TAV
338
3092948

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