Coordinamento dei Comitati per la Salute della Piana di Prato e
Pistoia
Via
G. Rodari, 14/16 Loc. Paperino – 59100 Prato (Po)
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Ccsp Po-Pt
Prato,
3 Ottobre 2015
Al Dott. Ferdinando Becalli Falco
Presidente ENAV
protocollogenerale@pec.enav.it
Al Prof. Vito Riggio
Presidente ENAC
protocollo@pec.enac.gov.it
e p.c. Al Dott. Renato Grimaldi
Direzione Generale per le Valutazione ed
Autorizzazioni Ambientali
Ministero dell’Ambiente - Roma
DGSalvaguardia.Ambientale@PEC.minambiente.it
Al Presidente della Commissione Tecnica VIA/VAS
Ministero dell’Ambiente - Roma
ctva@pec.minambiente.it
Alla Commissione Europea
Direzione Generale Ambiente
Direzione D - Applicazione governance
ENV.D.2
Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Roma
prot.procura.roma@giustiziacert.it
Corte dei Conti
Sede di Roma
Atto di Diffida Preventiva
Oggetto: Masterpan Aeroporto Firenze 2014-2029
Integrazioni Procedura VIA
Ministeriale Codice procedura (ID_VIP) 2980. Richiesta Atti ex
legge 241/90,
Convenzione Aarhus.
Nella
seduta del 23 giugno 2015 - Parere n.106, convocata per l'espressione del
parere della Giunta Regionale al Ministero dell'Ambiente e della tutela del
territorio e del mare ai sensi dell'art. 25 del D.Lgs.1 52/06 e dell'art. 63
della L.R. 10/2010, l’Ing. Tenerani, consulente tecnico del proponete,
attestava “non è mai previsto che per problemi di vento l'aereo possa
atterrare da Firenze; la soluzione è il dirottamento ad altro aeroporto.
L'incidenza
è pari a 0,9%”.
L’ing. Tenerani omette di menzionare il numero totale dei dirottamenti previsti con la nuova pista; egli
si riferisce, infatti, ai dirottamenti dopo riattaccata.
La tavola
Fleet Mix adottata da Arpat nel rapporto ambientale integrato a pagina 237, sulla
base delle valutazioni ENAC Tav. 13, conferma l’ipotesi che circa il 18% dei
voli possa sorvolare Firenze, però in base alle attestazioni dell’Ing. Tenerani
questo non avverrà mai. Per tale motivo in via deduttiva presumiamo che tali
voli non potendo sorvolare Firenze verranno dirottati su altro aeroporto e
quindi il C.U. del 97,5% non potrà essere raggiunto.
A seguito
di tali attestazioni e contro deduzioni alle osservazioni del procedimento VIA
in corso, il 14 settembre u.s., lo scrivente ha fatto richiesta di accesso agli
atti di cui alla posta certificata indirizzata ad ENAV richiedendo il tabulato
e/o il link delle rilevazioni con i riferimenti decennali di cui alle attestazioni
del proponente Toscana Aeroporti/ENAC, i quali confermano che i rilevamenti effettuati
da ENAV ogni 5 minuti sono più precisi rispetto a quelli dell’Aereonautica
Militare (30 minuti).
Le
attestazioni dell’ Ing. Tenerani sono state puntualmente riconfermate dal
Governatore Rossi, nel corso della seduta del Consiglio Regionale della Toscana
del 24 settembre u.s., senza fornire ulteriori spiegazioni. E’ pertanto
manifesto che la tesi sostenuta è priva di ogni fondamento scientifico, preso
atto che non sussistono dati sostanziali, pubblicati, ma vi sono allo stato
solo dichiarazioni.
Con Posta
Certificata dell‘8 settembre 2015 abbiamo richiesto ad ENAC il testo del
Protocollo Integrale BR12 (bird strike) con le prescrizioni per il 2015
soprattutto per aeroporti in costruzione. Anche tale richiesta è rimasta senza
risposta.
Con la
presente reiteriamo, pertanto, la richiesta di chiarimenti tecnici
relativamente allo 0,9% dirottamenti annui dichiarati dall’ Ing. Tenerani ovvero
se per pista 12 l’asserito 0,9% è da considerarsi la percentuale in toto dei
dirottamenti generali oppure, come presumiamo, sia riferibile al solo “corto
finale/mancato avvicinamento”.
Inoltre,
richiediamo nuovamente quanto segue:
· il
numero dei dirottamenti previsti nella loro totalità per la pista 12 ovvero con
uso esclusivamente monodirezionale;
· il
dettaglio dello storico delle rilevazioni (ogni 5 minuti) decennali effettuato
da ENAV sulle attuali testate pista 05/23; le modalità di raccolta dati; la
metodologia ed il sistema di conversione di venti simulata sulla 12/30 per
confermare il C.U. del 97,5% in base allo storico attuale rilevato su pista con
orientamento differente;
· copia
del Protocollo Integrale BR12 con le prescrizioni per il 2015 soprattutto per aeroporti
in costruzione.
Preme
precisare che i succitati elementi sono a noi necessari per valutare, e se del
caso contro dedurre, quanto dichiarato dal proponente nelle integrazioni
richieste dal Ministero Ambiente in sede di procedimento VIA.
Ricordiamo,
inoltre, che tali documentazioni ci devono essere consegnate nei modi e nei tempi
previsti dalla vigente normativa nazionale, europea ed internazionale (Aarhus),
come chiarito anche dalla recente giurisprudenza della Suprema Corte (Cass.
Pen. Sez III. sent. n.12019 del 10/2/2015) la quale ha riconosciuto “la
garanzia della possibilità di avviare azioni legali da parte del
cittadino al quale non siano state fornite adeguate informazioni, in
applicazione della Convenzione di Aarhus del 1998”.
Tutto
quanto premesso, è palese che, sebbene le numerose richieste inoltrate agli
enti competenti, ad oggi non siamo mai stati messi nella condizione di
esercitare pienamente
i nostri
diritti e le nostre facoltà.
Per tale
motivo, con l’odierna diffida preventiva, si comunica ai soggetti in indirizzo quanto
sopra esposto affinché siano nella condizione di prendere pienamente atto che
le loro condotte, sia attive sia omissive, non potranno che essere considerate
come intenzionali nonché deliberata acquiescenza di tutte le eventuali
conseguenze in sede civile e penale, degli eventuali profili di incompatibilità
con il diritto UE e conseguentemente delle conseguenze di carattere economico,
stante i ruoli ricoperti, con responsabilità anche personale in sede
civile/penale ed erariale.
Ciò posto,
in via preventiva e cautelativa, in assenza della disponibilità dei documenti
da noi richiesti al fine di poter esercitare pienamente il diritto a
partecipare al procedimento di VIA, si richiede al Ministero dell’Ambiente e
della tutela del territorio e del mare e alla Commissione Tecnica VIA/VAS, che
leggono per conoscenza, di non esprimere parere positivo alla VIA di cui
all’oggetto a causa dell’inibizione all’esercizio dei nostri diritti.
Su quanto
con la presente narrato si richiama, infine, l’attenzione dei competenti
Servizi della Commissione europea, alla quale la presente è indirizzata per
opportuna conoscenza, affinché vogliano verificare eventuali violazioni del
diritto UE in materia di VIA e di accesso all’informazione ambientale, e, se del
caso, avviare un procedimento d’infrazione nei confronti della Repubblica
Italiana.
Tanto era
nostro dovere notificare,
Gianfranco Ciulli
Portavoce
Coordinamento
Comitati/Associazioni contro il Nuovo Aeroporto di Firenze
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