Il progetto dell'inceneritore di Case Passerini |
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Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi sull’inceneritore e confermato la sentenza già emessa dal TAR. La sentenza è stata pubblicata nella tarda mattinata di oggi, giovedì 24 maggio. L'Avvocatura regionale ha elaborato, su richiesta del presidente Enrico Rossi, una nota in merito alla sentenza del Consiglio di Stato sull'impianto di termovalorizzazione della piana fiorentina. Di seguito il testo. "La sentenza del Consiglio di Stato , sez. V, n. 3109 del 2018 ha respinto il ricorso proposto dall'ATO Toscana Centro ed anche il ricorso incidentale proposto dal WWF, da Italia Nostra e dall'Associazione Forum Ambientalista. In questo modo è confermato l'annullamento dell'autorizzazione unica ambientale rilasciata dalla Città Metropolitana di Firenze in data 23 novembre 2015 per la realizzazione e la gestione dell'impianto inceneritore di Case Passerini. Questa decisione è motivata con il fatto che gli interventi di rinaturalizzazione denominati " boschetti della piana" (che la Città Metropolitana aveva previsto come misura di compensazione) avrebbero dovuto essere eseguiti prima della realizzazione e messa in esercizio dell'impianto perché altrimenti viene frustata la finalità delle misure di rinaturalizzazione, che servono per mitigare l'impatto ambientale del realizzando termovalorizzatore, ciò, tra l'altro, in un'area già fortemente antropizzata. Il Consiglio di Stato inoltre afferma che " la nuova evenienza determinata dal progetto aeroportuale avrebbe imposto una complessiva rivalutazione della situazione ambientale e sanitaria della Piana (anche in considerazione degli esiti della VIS, fase III, tant'è che la stessa Conferenza di servizi nella riunione del 17 novembre 2014 non aveva mancato di rilevare come "l'eventuale futuro insediamento nell'area di nuove strutture e infrastrutture sarà oggetto di valutazioni che terranno conto della sovrapposizione degli effetti cumulati ai sensi delle norme vigenti")". LE REAZIONI “Una splendida notizia per i cittadini della Piana, una vittoria per chi, come noi, ha creduto fin dall’inizio che si potesse scrivere una storia diversa - commenta il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi - La sentenza del Consiglio di Stato conferma la bontà delle nostre posizioni, basate sul buon senso prima ancora che sul diritto. Da cittadino impegnato in politica sono felice per questo esito, ma da amministratore non posso nascondere il rammarico per essere arrivati a questo risultato per via giudiziaria, quando sarebbe toccato alla politica dare risposte. Ora è necessario che tutte le Istituzioni avviino un lavoro comune di riflessione da estendere a tutte le opere previste per la Piana e che, nel caso della gestione dei rifiuti, non può che sfociare nella definizione di un nuovo piano regionale. Accogliamo positivamente, in questo senso, le aperture arrivate dal Presidente della Regione Enrico Rossi. Abbiamo dato prova che non esistono storie già scritte, ma solo scelte che dobbiamo assumere con responsabilità, lucidità, lungimiranza”. "La sentenza del Consiglio di Stato mette la parola fine al termovalorizzazione di Case Passerini. Com'è noto io ero contrario e l'ho dichiarato a ottobre dell'anno scorso, quando le competenze su questa materia sono passate definitivamente alla Regione". Sono queste le prime parole del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla notizia che il Consiglio di Stato ha confermato l'annullamento dell'autorizzazione alla costruzione dell'impianto di Case Passerini, annullamento che era stato disposto dal TAR nel novembre 2016. "Come abbiamo detto ieri in Consiglio regionale, ci prepariamo – continua Rossi – a predisporre un nuovo piano dei rifiuti che accrescerà la raccolta differenziata e il riuso, riducendo ulteriormente gli impianti di incenerimento e le discariche" "Le linee di indirizzo che ho dato nella comunicazione al Consiglio – sottolinea il presidente – escono interamente confermate come l'unica strada innovativa e percorribile per la Regione Toscana". “Questa è la più importante vittoria dell'amministrazione comunale in questi 5 anni di Governo che pone la pietra tombale su un'opera ormai superata e obsoleta. La sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato l'annullamento della autorizzazione per la realizzazione dell'inceneritore, significa che quanto abbiamo sempre sostenuto si basava su posizioni coerenti e corrette. Adesso si apre una fase nuova, quella in cui tutti gli attori e le istituzioni coinvolte sono chiamate a prevedere un piano ambientale totalmente nuovo, sostenibile, basato su azioni come il riciclo, riuso, differenziata, tariffa puntuale. Una fase che ci vedrà protagonisti, come lo siamo stati fino ad oggi. Convinti prima di tutti che qualcosa si doveva fare per mettere la parola Game Over sull'inceneritore di Case Passerini.” E' quanto dichiarato da Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, che commenta così a notizia della sentenza del Consiglio di Stato che conferma l'annullamento dell'autorizzazione per la realizzazione dell'inceneritore di Case Passerini. "Annullata l'autorizzazione per costruire l'inceneritore di Firenze. #UNVISIÈFATTOFARE! Per noi è la conferma che la lotta paga e senza la gente non si decide niente. E ora avanti con le alternative!", commentano le Mamme No Inceneritore. “Accogliamo con favore - affermano all’unisono Jacopo Alberti e Filippo La Grassa, rispettivamente consigliere regionale e segretario Firenze-Piana della Lega - la sentenza del Consiglio di Stato che stoppa la costruzione del controverso impianto di Case Passerini. Fin da subito, a differenza di qualche amministratore 'pentito' in corso d’opera abbiamo osteggiato questa soluzione e quindi la decisione odierna non può che farci piacere. Ovviamente la delicata tematica non può essere risolta con un colpo di spugna, ma va affrontata con la massima determinazione e chiarezza da parte delle Istituzioni. La questione è ad ampio respiro e non coinvolge solamente il territorio di Sesto Fiorentino e le zone limitrofe, ma moltissime altre aree della nostra regione che aspettano tempestive e chiare risposte in merito.” "La sentenza del Consiglio di Stato ha confermato quello che il nostro gruppo sosteneva da anni: l’impianto di incenerimento di Case Passerini non verrà realizzato - commenta Agliana in Comune - Questa sentenza è la chiara dimostrazione del fallimento del programma “ambientale” del Partito Democratico completamente incentrato su un’unica soluzione per lo smaltimento dei rifiuti: l’incenerimento. Questa ostinazione, unita all’incapacità di saper ascoltare le istanze dei cittadini, ha portato all’intervento della magistratura che ha impedito la realizzazione di un impianto che avrebbe vincolato la politica dei rifiuti, obbligando ad incenerire rifiuti per i prossimi 30 anni. Per questo chiediamo alla nostra amministrazione di dichiarare immediatamente che la loro intenzione di chiudere l’impianto di Montale nel 2023 è completamente slegata dalla realizzazione dell’impianto di Case Passerini, smentendo così le dichiarazioni fatte in Consiglio Comunale che vedevano i due impianti legati da un destino comune. Ma non ci aspettiamo solo questo. E’ chiaro che la politica ambientale regionale, come quella comunale, si sia rilevata un fallimento; per questo, chiediamo che venga chiesto a tutte le autorità competenti, tra cui la Regione Toscana, di prevedere l'attuazione della strategia “rifiuti zero” e la chiusura immediata del nostro impianto di incenerimento. Ancora una volta non possiamo che ribadire la nostra contrapposizione al Pd locale che in questi anni ha condiviso e difeso strenuamente una politica ambientale inceneritorista così come ha avuto il "merito" di aver fatto crollare le percentuali di raccolta differenziata nell'inerzia più assoluta". “Ma bisogna sempre aspettare che siano i Tribunali, che sostituendosi agli Amministratori locali, individuano quali sono le soluzioni più sensate? È necessario che la politica inizi a guardare oltre il proprio naso. Deve pensare – continua la Capogruppo del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos – soprattutto alle esigenze del futuro e per farlo si deve cambiare direzione, nel rispetto dell’ambiente e della salute pubblica. Queste devono essere tutelate prima di qualsiasi esigenza economica, come sanciscono tantissime convenzioni internazionali. Non dimentichiamoci che la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione anche per il livello di inquinamento, Pm10, di Firenze. Con l’inceneritore saremmo andati solo a peggiorare questa situazione, per non parlare degli ulteriori rischi che sarebbero nati per la salute dei cittadini. Forse – conclude la Capogruppo M5S Arianna Xekalos – sarebbe il caso che Nardella si confrontasse maggiormente con gli altri paesi del mondo e che studiasse di più, magari così si arriverebbe ad avere soluzioni adeguate per la cittadinanza prima di spendere soldi nella giustizia”
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