Comunicato agosto
2018
Il nostro ultimo
comunicato era un appello al coordinamento dei sindaci e dei segretari
PD, del Valdarno, e comunque a tutte le
forze politiche del territorio
affinché affrontino le questioni
sulla gestione dei servizi essenziali come acqua e rifiuti nell’interesse della
collettività tenendo conto delle istanze dalla società civile formulando
proposte innovative in tal senso.
Ma soprattutto ci
appellavamo affinché fossero ancora tutti concordi e intenzionati a che
Podere Rota chiuda nel 2021 e che si comportassero di conseguenza.
Alla luce delle
ultime dichiarazioni del PD, dove si
richiede il rispetto della data di chiusura al 2021, il nostro comitato
apprezza la posizione, ma ribadisce che queste dichiarazioni devono trasformarsi
al più presto in atti concreti in Regione Toscana e in tutte le sedi
decisionali come in ATO SUD e la conferenza dei sindaci del Valdarno. Ben vengano pertanto i vari appelli come
quello del sindaco di Montevarchi Chiassai ad un confronto sul tema proprio
nella massima assise del nostro territorio quale la conferenza dei sindaci o
quelli delle varie liste del territorio alternative al PD che sollecitano, chi
ne ha la responsabilità, ad atti concreti.
E mentre alcuni
sindaci del Valdarno prendono posizione sulla chiusura, noi ci dobbiamo confrontare con un
sindaco quello di Terranuova, maggior
azionista della discarica e dell'impianto di compostaggio, che non solo non
prende posizione sulla chiusura ma mette perfino in dubbio il disagio a cui
siamo sottoposti quotidianamente per i cattivi odori. Infatti
sollecitato più volte a constatare la situazione, non ultimo anche dal nostro
presidente, pare sia caduto dalle nuvole, come se fosse a conoscenza e il
problema odorigeno non esistesse.
Ribadiamo che questa
grossa discarica e l'impianto di compostaggio che raccolgono da decenni
anche i rifiuti da fuori ambito,
creano disagi gravissimi per la nostra
salute e qualità di vita, viviamo in un
ambiente devastato e degradato senza che sia mai stato speso niente delle migliaia
di euro che vengono incassate dal comune di Terranuova per
compensare i disagi. La cosa più assurda è che
noi cittadini che subiamo i gravi
disagi dagli impianti di conferimento e trattamento rifiuti, siamo costretti a pagare una ulteriore quota nelle
tasse sui rifiuti: la quota per il “disagio provocato” a noi stessi che va al
comune sede di impianto Al danno anche
la beffa!
Ed ora apprendiamo
che arriveranno ulteriori fanghi di
depurazione in regime di emergenza come pacco regalo. Gli stessi fanghi
ritenuti da Arpat fra i maggiori responsabili delle gravi maleodoranze. Che fine hanno fatto le indicazioni dell'ARPAT sui fanghi e le
prescrizioni fatte già ai tempi del servizio Ecologia della Provincia? Gli impianti di depurazione
avrebbero dovuto provvedere a investire per produrre fanghi più secchi in modo
da creare meno disagi nel conferimento in discarica , invece sembra che si sia
preferito mandarli altrove e poi in emergenza ce li dobbiamo riprendere noi senza che sia stato fatto nulla per migliorarne le specifiche? E’ questo il
sistema con cui ci dobbiamo confrontare: rimandano i problemi per poi gestire sempre con ordinanze le emergenze!
Siamo
noi cittadini in emergenza non possiamo più tollerare questa situazione!
CHIEDIAMO che, se qualcuno ci vuole bene, almeno in
emergenza, non vengano conferite in
discarica le quote private fuori ambito, non possiamo permettere di lucrare sulla
nostra pelle per l’emergenza!
CHIEDIAMO che
sia bonificato il territorio e che siano
investiti qui i soldi del disagio , non per comprare il silenzio dei cittadini,
ma per permetter loro una VITA DIGNITOSA IN UN AMBIENTE CURATO E
SALVAGUARDATO.
Dobbiamo purtroppo constatare
ancora una volta che siamo sempre al solito punto di dover dimostrare a chi ci dovrebbe tutelare
(il sindaco in primis) che questa discarica provoca enormi disagi alla
popolazione e batterci affinché questa enorme discarica non venga ampliata per l’ennesima volta
Alla luce di quanto
sta emergendo, (gli investimenti sulla circolazione stradale, la mancata
pianificazione della gestione rifiuti regionale, la mancata realizzazione di
impianti in ATO centro...) abbiamo il fondato sospetto che la chiusura al 2021 non ci sarà e si arriverà
ad un ulteriore ampliamento per far contenti tutti i vari attori pubblici e
privati che a vario titolo vivono attorno al business dei rifiuti.
Se così fosse sappiate che noi faremo di tutto per
evitare questa ulteriore ingiustizia nei confronti del nostro territorio ci
opporremo con tutte le nostre forze e siamo sempre più determinati e pronti
anche ad azioni legali collettive.
Invitiamo
la popolazione a sostenere la nostra causa, a mobilitarsi e partecipare alle
varie forme di contrasto che il comitato promuoverà.
il Presidente A. Lisciandro
comitato.podererota@gmail.com
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