ASSOCIAZIONE
“VIVERE IN VALDISIEVE”
L’Associazione Vivere in Valdisieve, si è sempre schierata
in tutti questi anni per trovare una soluzione alternativa alla realizzazione
della Variante alla SS 67 tra Stentatoio e Dicomano, di circa 13 km., che alla
fine pare essersi ridotta al solo Bypass di Rufina di circa 3 km. (nonostante
fosse stata inserita negli allegati delle Opere di Preminente Interesse
Nazionale – della Legge Quadro).
Nel novembre del 2015
abbiamo promosso un convegno a Pontassieve dal titolo “CON IL TRENO SI PUÒ”, per ribadire che parte del traffico circolante
sulla SS67, prevalentemente pendolare, potrebbe
essere dirottato sui treni se questi fossero più efficienti e meno costosi. Abbiamo
constatato che eventuali picchi di traffico su Rufina esistono esclusivamente
nelle ore di punta di entrata e uscita da scuola e dal lavoro, sia all’interno
del comune stesso che verso Pontassieve o Firenze, che nel senso opposto verso
Borgo San Lorenzo.
Nelle altre ore del giorno la circolazione è ridotta, e
quasi si annulla nelle ore dopo le 19.00 e per tutta la notte fino alle 6/7 di
mattina.
Nel Convegno, al quale hanno partecipato Architetti
dell'Università di FI, Ingegneri Ferroviari, Geologi, Legambiente, Sindaci
della Val Di Sieve e del Mugello, sono emerse le ineludibili ragioni per una inversione di strategia sulla mobilità in difesa dei gravi
effetti climatici causati anche dalle emissioni di gas di scarico dovuti agli
idrocarburi, quindi in difesa del clima, del suolo, del paesaggio e per uno
sviluppo economico sostenibile.
Certamente ora sulla SS67 passano, sporadicamente, camion anche
di grandi dimensioni; assistiamo anche a casi di guida con velocità eccessiva,
specialmente nel tratto rettilineo di Rufina, dove, molti sorpassano a grande
velocità anche in prossimità dei vari passaggi pedonali e di fronte alle scuole.
Oltre a ciò, il traffico viene rallentato per gli autoveicoli in sosta vietata
su entrambi i lati della strada, nonostante la zona sia ricca di parcheggi a
pagamento, liberi o con 15 minuti di sosta gratis. Basterebbe fare qualche
passo in più.
Facciamo notare che nel centro di Rufina non esiste neanche un
solo semaforo a chiamata (sicuro per i pedoni). Le visuali tal volta sono
compromesse sia dai veicoli in sosta vietata (anche vicino alle strisce
pedonali), sia da piante a ridosso di incroci (si veda quelle ricresciute nello
svincolo davanti al mobilificio Bigozzi), sia dalla poca illuminazione (come
per esempio davanti alla Farmacia sulla SS67). La pericolosità deriva anche dal
poco senso civico dei guidatori. Questi comportamenti scorretti si verificano anche
nell’altra strada principale di Rufina di Via XXV Aprile, dove avvengono
pericolosi sorpassi, dove vi sono veicoli parcheggiati in divieto di sosta, contribuendo
così ad ostacolare la visuale a chi fa manovra, soprattutto in prossimità dei passaggi
pedonali. Con il rischio, prima o poi, di investire qualcuno che si reca o esce
dai vari esercizi commerciali e di servizio che vi sono in quella zona.
Per risolvere tutti questi problemi basterebbe più attenzione,
meno velocità (istituire zone 30-40 km/h?), o piccole modifiche alla mobilità
come per esempio indurre il traffico proveniente da Montebonello in Via Bonanni,
in modo da non farlo andare in Via Roma, quest’ultima con un senso unico verso
Montebonello. Qualche anno fa ci fu una sperimentazione che non ha prodotto
modifiche perché si è tenuto conto solo delle lamentele della popolazione contraria
al cambiamento. Non è stato considerato che, piano piano, i cittadini si
sarebbero abituati a fare qualche metro in più per risolvere alcuni problemi. Come
è avvenuto nella vicina Montebonello dove le strade principali sono diventate a
senso unico e gli abitanti, velocemente, si sono abituati. Anche a Rufina nella
zona sud, vi sono tutte strade a senso unico (sarebbe da replicare anche nella
zona Nord). Basta abituarci e spiegare alle persone che ne va del loro
benessere e sicurezza.
Abbiamo richiesto con una petizione che venisse prolungata
la Pista ciclabile da Contea a Londa. Stiamo collaborando con Pontassieve,
Fiesole e Bagno a Ripoli, al progetto "AD ARNUM ADvanced Accessibility to
the River and New Urban Mobility” per la realizzazione di una ciclovia da
Rignano alle porte di Firenze, con diverse passerelle per unire le due sponde. Una
specifica proposta dell’Associazione è stata quella di predisporre la futura ciclovia
(che passerà in zona di Viale Diaz a Pontassieve) al proseguimento sul fiume
Sieve verso la Valdisieve (Rufina) per dare la possibilità di diminuire ulteriormente
il traffico su gomma. Queste buone regole avvengono in tutti paesi in cui i km.
di strade ciclopedonali sono alla lunga superiori ai nostri. Il progetto è
infatti un bando Europeo per reperire parte del finanziamento dell’opera (come
è avvenuto per il finanziamento della pista ciclopedonale di Dicomano).
Non vogliamo uno sviluppo basato su camion che transitano
per portare chissà quali prodotti, o di passaggio per evitare le autostrade che
collegano il Mugello con Firenze e col Valdarno. La Val di Sieve ha pregi
naturali, culturali, storici, archeologici, aziende agricole, agriturismi.
Vogliamo restituire importanza a chi ha investito in
attività locali. Siamo sicuri che queste attività non soffrano con il “Bypass”?
La Val di Sieve è bella così com’è. Non
servono gallerie, ponti e viadotti che in questa Val di Sieve non creano
bellezza. Una spesa enorme. Un chilometro di strada del Bypass costerebbe circa
21 milioni di euro. Il finanziamento
di oltre 75 milioni di euro (solo per il Bypass, ma di oltre 240, sulla carta,
fino a Dicomano), dovrebbe essere usato su interventi semplici e sostenibili, con
tempi di realizzazione più veloci, quali: piste ciclabili, ammodernamento del
servizio ferroviario con corse più frequenti, adeguamento della carreggiata della
strada esistente (dove ci sono campi limitrofi), interrompere i lunghi
rettilinei con rotatorie anche piccole (ce ne sono da tutte le parti oramai,
anche a Rufina), una rotatoria in zona Bigozzi (che poteva e doveva esser fatta
già 15 anni fa).
Questo anche in funzione turistica visto che Firenze sta
soffocando di visitatori che potrebbero essere dirottati nella zona
metropolitana e promuovere così uno sviluppo economico sano e duraturo. A
questo proposito ribadiamo una delle soluzioni emerse nel convegno "CON IL
TRENO SI PUÒ" di utilizzare l'infrastruttura già esistente "Anello ferroviario FI-Valdisieve- Borgo
S:Lorenzo -Mugello-FI” come una vera
e propria metro di superficie. Altro ancora potrebbe essere fatto senza
distruggere il territorio, né di Rufina né di Pontassieve.
La foto è una delle tante che è possibile scattare ore di punta su Viale Duca della Vittoria (notare auto in sosta vietata).
Altro materiale sul blog dell’Associazione “Vivere in
Valdisieve”
Lettere mandate anche al Prefetto nel 2011 e 2014.
Le Osservazioni al Progetto terminate con la richiesta di VIA
e le altre tante attività.
Associazione
"Vivere in Valdisieve"
tel.
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