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  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

mercoledì 19 giugno 2013

COSE DaLL' "ALTRO MONDO"!


ScreenHunter_05 Jun. 19 15.33Così in America dopo San Francisco e un'altra decina di città degli Stati Uniti, anche NEW YORK con i suoi 8.175.133 abitanti (dati al 2010), si vuole distinguere eccome!


A quanto pare il sindaco uscente Michael Bloomberg (prima del partito repubblicano -conservatore/destra-  che poi ha lasciato per rimanere indipendente), prima di cedere il posto ad altri vuole lasciare il segno, o meglio vuol tracciare la strada da seguire ai suoi successori. Non avendo ancora la possibilità di dividere i rifiuti organici (umido), vuole intraprendere con i suoi concittadini questa battaglia.


Sotto alcuni articoli e relativi link agli originali:


1- L’ultima eco-sfida di Bloomberg – Il sindaco vuole che i newyorkesi
separino l’umido



L’obbligo di separare i rifiuti organici è già in vigore in decine di
città più piccole degli Stati Uniti, ma nella grande mela si è sempre pensato
che difficilmente tale politica avrebbe avuto successo a causa dell’elevata
densità della popolazione


Prima di abbandonare la poltrona di sindaco di New York, Michael Bloomberg ha
intenzione di portare avanti una nuova battaglia: dopo la sfida al fumo, alle
bibite extra large e la costruzione del programma di bike sharing più vasto
d’America, vuole convincere i newyorkesi a separare i rifiuti organici – il
cosiddetto umido – dal resto della spazzatura. L’obiettivo è costruire un
impianto per trasformare i rifiuti in biogas e utilizzarlo per la produzione di
energia elettrica.

L’obbligo di separare i rifiuti organici è già in vigore
in decine di città più piccole degli Stati Uniti, come Seattle e San Francisco,
ma a New York si è sempre pensato che difficilmente tale politica avrebbe avuto
successo a causa della sua elevata densità.

Inaspettatamente, invece, un
progetto pilota sulla raccolta dell’umido ha visto un elevato livello di
partecipazione, tanto che ora il sindaco vuole lanciare un ambizioso piano di
raccolta in tutta la città.

L’amministrazione prevede di annunciare a breve
l’accordo con un impianto di riciclo per la gestione di centomila tonnellate di
scarti di cibo all’anno, una cifra pari a circa il 10% del totale dei rifiuti
alimentari prodotti. Il programma per i cittadini sarà inizialmente volontario,
ma i funzionari prevedono di renderlo obbligatorio nel giro di pochi anni.  http://www.e-gazette.it/sezione/imballaggi/ultima-eco-sfida-bloomberg-sindaco-vuole-newyorkesi-separino-umido



2- New York: il sindaco Bloomberg mette al bando i bicchieri in polistirolo



Nel mirino anche i contenitori per il cibo. Il motivo?
Sono impossibili da riciclare. La politica dell’amministrazione
newyorchese si è data l’obiettivo di riciclare qualsiasi tipo di rifiuto


Michael Bloomberg entra di nuovo in azione e questa volta prende di
mira i bicchieri di polistirolo. È solo questione di giorni, poi da
marzo entrerà in vigore il divieto di vendita delle bibite gassate
formato extralarge. Ma intanto il sindaco di New York ha trovato il
tempo di iniziare un’altra delle sue crociate contro i bicchieri che
contengono le bibite, o almeno contro un certo tipo: quelli bianchi da
asporto che si trovano a ogni banco all’angolo della strada o nelle
migliaia di punti di ristorazione in città.


Nel mirino dell’amministrazione non ci sono solo i bicchieri ma anche i
contenitori per il cibo. Il motivo? Sono impossibili da riciclare. Un
fatto che va contro la politica dell’amministrazione comunale che si è
data l’obiettivo di riciclare qualsiasi tipo di rifiuto.


L’annuncio è stato fatto dalla stessa City Hall, la quale ha anticipato
che nelle prossime settimane è pronta a svelare un nuovo piano per i
rifiuti in città. “Stiamo studiando diverse novità nel nostro flusso di
rifiuti, vogliamo essere sicuri che tutto sia riciclabile”, ha detto Ron
Gonen, vice assessore per i Servizi sanitari.


Secondo quanto scrive il “New York Post”, lo scorso anno Bloomberg si è
posto l’obiettivo di riciclare il 30% dell’immondizia domestica entro
il 2017: attualmente il dato è oltre il 15% e il bando dei contenitori
di polistirolo darebbe una grossa spinta a raggiungere il risultato.


New York non è la prima città ad andare in questa direzione. Infatti,
lo hanno già fatto Seattle e Brookline nel Massachusetts. Tuttavia molti
ristoratori e gestori di fast food non sembrano apprezzare l’idea, dopo
il divieto delle bibite extralarge.
  http://www.e-gazette.it/sezione



ScreenHunter_06 Jun. 19 15.35


/imballaggi/new-york-sindaco-bloomberg-mette-bando-bicchieri-polistirolo





3-Lo stato di New York sceglie materiale proveniente da plastica riciclata
per riparare uno dei suoi ponti



La quantità di tecnologia “verde” proposta da Axion
International Holdings per l’opera consentirà di evitare l’uso di 30mila
libbre (circa 13,6 tonnellate) di plastica  proveniente dalle
discariche


Il dipartimento autostrade della Saint Lawrence County si affida a un
materiale da costruzione realizzato con il 100% di plastica riciclata
per completare le riparazioni al Dean road bridge, un ponte molto
trafficato nello stato di New York. La quantità di tecnologia verde
proposta da
Axion international
per quest’opera consentirà di evitare l’uso di 30mila libbre – circa
13,6 tonnellate – di plastica proveniente dalle discariche.


“È un buon investimento per noi, perché Struxure è impermeabile
all’acqua e al sale, e non rallenta l’usura tipica dei materiali
tradizionali”, osserva Toby Bogart, sovrintendente della società
autostrade della contea. “Esperienze precedenti con questo materiale
hanno dimostrato che è molto resistente, nonostante le avverse
condizioni climatiche dello stato di New York”.


“C’è un forte ricorso negli Stati Uniti al ripristino e alla
sostituzione di parti in ponti e altre infrastrutture con la plastica
riciclata”, osserva il presidente di Axion e ceo Steve Silverman. Questi
materiali sono particolarmente performanti “perché non si
arrugginiscono, né si scheggiano o si sbriciolano, e non rilasciano
neppure pericolose sostanze chimiche tossiche nell’ambiente”,
assicura
Silverman.


Sviluppato in collaborazione con un team di scienziati della Rutgers
university del New Jersey, l’uso di questo materiale da costruzione di
nuova generazione consente – secondo quanto sostiene l’impresa – una
protezione più efficace anche da parassiti marini, graffiti e al degrado
dettato dai raggi ultravioletti.  http://www.e-gazette.it/sezione/imballaggi/stato-new-york-sceglie-materiale-proveniente-plastica-riciclata-riparare-suoi-pon 






 



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Fonte immagini:


Michael Bloomberg http://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Bloomberg


Panorama  http://economia.panorama.it/mondo/new-york-ristorante-italiano-cinque-mosse


 

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