Il 6 luglio in discussione la
proposta della Commissione Ue, il voto dopo due giorni.
Ogni cittadino europeo consuma circa quattordici tonnellate di materie prime e genera cinque tonnellate di
rifiuti l’anno. In un mondo in cui le risorse stanno esaurendo, queste cifre appaiono allarmanti. Ma una soluzione c’è. I materiali possono essere riutilizzati, riparati o riciclati, riducendo così la quantità di rifiuti prodotti e soprattutto riducendo l’impiego di materiali vergini. Il 6 luglio sarà il Parlamento europeo a discutere della proposta della Commissione per il passaggio a un’economia circolare.
Secondo la relatrice, la finlandese
Sirpa Pietikäinen del Partito popolare europeo, eletta nelle fila del Partito
di coalizione nazionale di centro-destra, «per invertire la tendenza, abbiamo
bisogno di un cambiamento di paradigma e un approccio sistemico che richiede
delle trasformazioni in ambito normativo, economico, sociale e educativo –
Insomma, una cambiamento della società nel suo complesso».
In un’economia circolare, il ciclo
di vita dei prodotti è esteso grazie a: Un eco-design che permette di riparare
e riutilizzare i prodotti più facilmente; Una maggiore durabilità; Una migliore
gestione dei rifiuti; Un nuovo modello di business basato sul leasing e la
condivisione (per esempio, una compagnia olandese affitta dei jeans per pochi
Euro al mese e quando ci si è annoiati li si può restituire).
Nel rapporto che sarà discusso lunedì 6 e poi
votato mercoledì 8 luglio, il Parlamento europeo chiede degli obiettivi
vincolanti per aumentare l’efficienza delle risorse del 30% entro il 2030
(rispetto alla situazione del 2014): secondo le stime della Commissione questa
misura potrebbe creare due milioni di posti di lavoro e far aumentare il PIL
dell’1%.
3 luglio 2015
FONTE ARTICOLO: http://www.greenreport.it/news/consumi/economia-circolare-il-parlamento-europeo-chiede-un-cambiamento-sistemico/
Ti potrebbero interessare anche:
Nessun commento:
Posta un commento