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lunedì 6 luglio 2015

VERSILIA: Sono contaminati dal tallio due abitanti su tre di Valdicastello

 


Impressionanti i dati che emergono dalla ricerca del Cnr su un campione di trecento persone in alcuni casi riscontrati valori anche cinquecento volte superiori alle media considerata normale 
03 luglio 2015
PIETRASANTA. Il 61 per cento dei residenti di Valdicastello, ma la problematica sia pure con incidenza minore riguarda anche chi vive nel centro storico, è stato contaminato dal tallio con valori che, in alcun i casi, sono quasi cinquecento volte maggiori di quelli dei soggetti non esposti. Sono numeri e percentuali da brivido quelli che emergono da una ricerca del Cnr di Pisa – coordinata dalla dottoressa Emilia Bramanti residente proprio a Valdicstello - che il direttore dello stesso Consiglio nazionale delle ricerche, Maurizio Peruzzini, ha inviato per conoscenza alla Procura della Repubblica, ai Carabinieri di Firenze, al Nucleo antisofisticazioni di Livorno e a tutti i referenti di enti e istituzioni, sindaco incluso.
Il messaggio di fondo è chiaro: visti i valori, elevatissimi ed estesi, di contaminazione riscontrati, di gran lunga superiori ai parametri riportati nella letteratura scientifica per i soggetti non esposti (0,001 – 0,002 microgrammi per grammo) impossibile non informare chi di dovere per i provvedimenti conseguenti.
Ma il capitolo dell’inchiesta che dovrà appurare eventuali responsabilità sull’acqua avvelenata e su uno scandalo deflagrato nell’ottobre del 2014, è aspetto che in questo momento sembra passare in secondo piano di fronte alle risultanze, allarmanti, di una ricerca che ha visto esaminati i campioni dei capelli di trecento persone - ottantatré del centro storico - e che ha preso in considerazione anche altri test su urine e saliva.
«Dalle misure effettuate risulta che il sessantuno per cento della popolazione (183 cittadini su trecento) è contaminata con livelli di tallio nei capelli che vanno da cinque-dieci volte a 240-480 volte il valore di tallio nei capelli di soggetti non esposti. I livelli di contaminazione maggiori – si legge nella ricerca - sono a carico della popolazione di Valdicastello».
Ma molto allarmanti sono anche i dati che riflettono lo stato di contaminazione di bambini e minorenni. «I valori trovati nei soggetti minori di 18 anni (126 su 300 campioni) presentano un’esposizione al tallio nel quarantaquattro per cento dei casi (cinquantacinque su 126 campioni di capelli). La contaminazione va da da cinque-dieci a 75-150 volte il valori dei soggetti non esposti» spiega la ricerca.
Ma l’acqua con il tallio ha soprattutto colpito una parte della popolazione di Valdicastello, per intendersi quella che abita nella zona più alta della frazione: man mano che si scende verso valle, infatti, le percentuali diminuiscono, anche se la problematica resta.
I sintomi dell’eccesso di tallio, sempre secondo la ricerca anche se la materia resta, per certi versi, ancora sconosciuta includono: disturbi del sonno, depressione,
disfunzioni cardiache, patologie del nervo ottico e della visione, polineuropatie periferiche, problemi dermatologici, epatici,gastrointestinali e renali. La tossicità da tallio può avere un lungo periodo di latenza prima della comparsa dei sintomi clinici.

FONTE ARTICOLO:  http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2015/07/03/news/sono-contaminati-dal-tallio-due-abitanti-su-tre-di-valdicastello-1.11719065

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