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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

giovedì 13 agosto 2020

MINISTRO COSTA, PERCHÉ NON VUOLE AIUTARE LIVORNO?

 Coordinamento provinciale Rifiuti Zero Livorno

Prima della grande manifestazione del mese scorso di fronte alla raffineria ENI, abbiamo fatto appello al ministro dell'ambiente Sergio Costa, perché si pronunciasse sul mostruoso mega-inceneritore di rifiuti che ENI e Regione Toscana vogliono costruire a Stagno, tra Livorno e Collesalvetti.

Un "gassificatore" (classificato dalla legge come inceneritore) che dovrebbe distruggere fino a 400mila tonnellate l'anno di rifiuti provenienti da tutta la Toscana e da altre regioni, bruciandoli a 1.600 gradi, con emissioni inquinanti in atmosfera, acqua e terreno, in un'area severamente colpita da malattie e decessi per inquinamento (secondo gli studi del Ministero della salute) e interessata agli obblighi di bonifica SIN.

La Regione ha scritto un anno fa al Ministero dell'ambiente per avere il via libera, ma il ministro Costa non ha ancora detto una parola su questa vicenda, neanche in occasione della sua visita istituzionale nella nostra provincia. Cosa sta aspettando e perché?

Non siamo abituati a questo tipo di atteggiamento da parte di un ministro che si è sempre dimostrato molto determinato nel voler tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini:

1) nel 2018, per esempio, si oppose efficacemente al tentativo di rilancio degli inceneritori all'interno della stessa compagine di governo, ricordando che "realizzare nuovi inceneritori significa rinunciare all'economia circolare" e che "gli inceneritori non sono nel contratto di governo";

2) nel 2019, si oppose alle trivellazioni: "vogliamo puntare sulle fonti fossili, che impoveriscono il territorio e creano pochi posti di lavoro, o sulle energie rinnovabili, aiutando il clima e creando tanti posti di lavoro?" (un inceneritore come quello progettato da ENI è il trionfo delle fonti fossili: la plastica fatta col petrolio viene distrutta per ricavarne additivi ai carburanti, fatti col petrolio, favorendo l'estrazione di petrolio per produrre sempre nuova plastica da bruciare), poi aggiunse "non firmerò autorizzazioni a trivellare il paese, neanche se dovesse esserci il parere tecnico favorevole della commissione del mio Ministero. Mi farò dei nemici? Mi sfiduciano come ministro? Torno a fare il generale dei carabinieri, lo dico con franchezza";

3) nel giugno scorso, poche settimane fa, ha bloccato la Regione Sicilia che vorrebbe costruire nuovi inceneritori: in una lettera al governatore regionale, afferma che "occorre sviluppare soluzioni alternative", "il ministero dell'ambiente è contro gli inceneritori, non per motivi ideologici ma per ragioni tecniche", "una corretta applicazione dell'economia circolare comporta una drastica riduzione dei rifiuti smaltiti in discarica e con l'incenerimento".

Ministro Costa, le chiediamo di mostrare la stessa determinazione e la stessa coerenza anche per difendere la nostra comunità ed il territorio livornese, non ci abbandoni al nostro destino di pattumiera d'Italia, prenda una posizione netta adesso, come ha fatto per molte altre questioni ambientali, senza attendere scadenze elettorali, senza nascondersi dietro equilibrismi politici o procedimenti burocratici.


Fermi subito questa follia.


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