di ALESSANDRO ROMITI
Secondo il parere di uno studente universitario, l’indagine epidemiologica della quale tutti i candidati politici parlano sarebbe solo un’ingegnosa, costosa e inutile messa in scena per rassicurare la cittadinanza, poter continuare a incenerire e aiutare a pagare il mutuo di 2o milioni del Cis.
AGLIANA-PIANA. È necessario sottolineare che prima di redigere questo articolo, abbiamo dovuto svolgere più accurate ricerche e fatto delle verifiche con dei tecnici fidati del coordinamento della Piana e, purtroppo, abbiamo avuto conferma dell’effettiva sussistenza di gravi criticità nell’indagine epidemiologica lanciata dall’Usl 3 che è sprovvista – sembra – del primo dei requisiti fondamentali per la corretta organizzazione metodologica dell’indagine stessa: la definizione di unostudio di coorte.
La “coorte”, funziona così: i pazienti dovrebbero essere una comunità molto numerosa (almeno un centinaio di migliaia, ma nella piana esposta alle ricadute non saranno più di 30.000) per essere un campione oggetto di studio con sufficiente rilevanza statistica.
Essi dovrebbero essere direttamente contattati e la loro anàmnesi riversata nei data base secondo dei rigorosi criteri sistematizzati.
L’indagine promossa dalla Usl 3, ben diversamente, non solo non sembra avere una sufficiente rilevanza statisticamente significativa, ma i cittadini componenti la “coorte”, sono affidati al loro spontaneo senso civico di denuncia di malattie nella propria famiglia: insomma, sono i cittadini che hanno il compito di segnalare l’evento di tumori presenti o passati riferibili all’inquinamento.
La conclusione è comprensibile: tra reticenze, pigrizie e pudori, una parte considerevole di cittadini si asterrà dallo svolgere la segnalazione di utilità alla corretta acquisizione dei dati. Insomma una sorta di gigantesca bufala che sarebbe stata posta in essere per rassicurare la cittadinanza e continuare indefessamente a incenerire su Montale-Agliana, pagando così il mutuo milionario acceso e che scadrà tra dieci anni?
La tanto declamata indagine epidemiologica sarà solo una forma di pubblicità demagogica (che però ci costerà qualche centinaio di migliaia di euro), ma dall’esito prevedibile e previsto ai piani alti di certi palazzi?
Noi ricordiamo bene quante belle parole sono state spese sui quotidiani locali, il volantinaggio assicurato dai volontari della Confraternita Misericordia di Agliana, per avvisare la cittadinanza, anche se molti cittadini non hanno nessuna consapevolezza delle necessità connesse all’espletamento dell’indagine.
Sulla vicenda, anche la recente intervista all’epidemiologa Chellini era stata incentrata all’esigenza di aumentare la trasparenza allargando la partecipazione tra i cittadini. E ora che questa davvero imbarazzante notizia ci è pervenuta nella sua più cruda evidenza, che cosa diranno il dott. Egisto Bagnoni, Presidente dell’ordine dei Medici di Pistoia, e il dott. Roberto Biagini dirigente responsabile dell’Usl 3? Forse, sarà il caso di riconvocare la studiosa Chellini per avere un parere autentico, aggiornato e autorevole su questa ambigua vicenda o forse è il caso di continuare a mantenere un basso profilo?
Nessun commento:
Posta un commento