Rossano ad un'assemblea nella Chiesa ai Villini di Pontassieve il 14-5-2011 |
Si fa presto a dire… vai in vacanza… riposati… ecc. E’ un “classico”: le decisioni più contrastate ed impopolari si cerca sempre di prenderle in estate quando la gente dopo un anno di lavoro (per chi ce l’ha) vorrebbe godersi un po’ di meritato riposo.
Cosi’ come accade a Firenze dove infuria lo scontro sulla realizzazione di un inceneritore inutile e dannoso e dove i “decisori politici” con il corollario di tecnici e cortigiani il 6 agosto
si sono dati appuntamento per sigillare l’autorizzazione definitiva all’inceneritore attraverso una conferenza dei servizi. Certo, la democrazia è sempre più un fastidio e i confronti o avvengono in modo truccato “si parla di tutto ma le decisioni sono prese”… E allora di cosa parliamo? Oppure come avvenuto per anni non ci sono.
Le “Mamme No Inceneritore” hanno invocato un tavolo pubblico di confronto effettivamente svoltosi in Palazzo Vecchio il 24 luglio, al quale è intervenuto anche il sottoscritto, ma le condizioni minime ed ovvie poste sono state quelle di “sospendere almeno la conferenza dei servizi” perchè non può esserci un confronto a 360 gradi e poi continuare il “businnesss as usual”.
Ad oggi segnali concreti in questo senso non ce ne sono stati ed anzi tutto lascia intendere che Nardella voglia propendere per una “parodia del confronto” derubricato ad un inaccettabile ed autoritario “si discute solo di ciò che non mette in discussione decisioni già prese”. Beh se questo è il tenore della disponibilità delle Istituzioni nonostante il caldo viene il gelo alle ossa!
Ma la partita in gioco è troppo importante per salute, ambiente, democrazia e per la stessa possibilità economica di avviare sane iniziative di promozione di posti di lavoro attraverso distretti industriali che mirino a recuperare preziosi materiali di scarto sempre più remunerati sul mercato. Per questo il 6 agosto NON ANDREMO AL MARE per affermare con forza che la battaglia non si chiuderà con l’eventuale “via libera” all’inceneritore “promesso” ad Hera .
Altre “trincee” molto scomode per il “Partito trasversale dell’industria sporca” verranno tracciate chiedendo conto di un sistema di gestione dei rifiuti inquinante, costoso, dissipativo di risorse e dei soldi dei cittadini.
Continua ad essere clamoroso che a fronte di progetti alternativi posti alla attenzione da almeno 10 anni dai comitati e basati sull’approccio Zero Waste (che sta sempre più trovando riscontro con successo in Italia e nel mondo) le Istituzioni non solo non abbiano aperto un minimo confronto ma abbiano assunto in modo dogmatico il “pensiero unico” dell’incenerimento. Poco importa se Firenze e la Toscana brillano per “inibire” le buone pratiche con raccolte differenziate ormai nettamente inferiori a Campania e Sardegna. Poco importa se i cittadini fiorentini e toscani sono costretti a pagare onerose “addizionali” per il mancato raggiungimento dei minimi percentuali normativi previsti relegando i cittadini di questa regione in una sorta di “serie B” dove regnano ancora le “centralità” del megacassonetto stradale e degli smaltimenti sia in discarica che negli inceneritori (non dimentichiamo che mentre avviene questo nell’area fiorentina anche a Scarlino si vuole incredibilmente riavviare un inceneritore chiuso per legge!).
Ecco
perchè Zero Waste Italy (con il pieno sostegno di Zero Waste Europe) ed il
sottoscritto ci saranno a “marcare il territorio” il 6 agosto a fianco delle
comunità che non vogliono “essere asfaltate”. Ecco perchè il sottoscritto, con
una delegazione di Zero Waste Italy parteciperòà anche il 30 luglio
all’assemblea pubblica in Piazza Vittorio che si terrà a Sesto Fiorentino per
contribuire a mettere a punto le mosse successive. Non a caso a Sesto
Fiorentino la neosindaca Biagiotti ha già dovuto fare le valige ed ora è
arrivato il commissario… Eppure dovrebbero saperlo…
Con “un
pensiero unico” non si va da molte parti invece con i “dieci passi Rifiuti
Zero” si va lontano… Verso il futuro!
Rossano
Ercolini
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