Stermino degli
ungulati: CINGHIALI CAPRIOLI CERVI MUFLONI DAINI....
LETTERA APERTA
LETTERA APERTA
Al Ministero
dell'Ambiente
Al Ministero
delle Politiche Agricole
Alla Regione
Toscana
p.c.
Mass Media
Gentile
Ministro Martina,
Leggiamo che
il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo, e l'assessore all'Agricoltura
caccia e pesca Marco Remaschi della Regione Toscana intendono proporre il
controllo demografico degli ungulati attraverso la loro soppressione.
In questi
ultimi giorni siamo stati travolti da un'enorme quantità di notizie relative
alla caccia, ai cacciatori, ai loro benemeriti interventi di
gestione del territorio attraverso la mattanza degli animali e dell'enorme
disturbo arrecato da questi abietti esseri alle attività umane e agli umani
stessi. Perciò la parola d'ordine che scorre come un fiume impetuoso fra le
tante è quella che noi italiani, almeno alcuni, sappiamo pronunciare
e sperimentare al meglio: UCCIDERE.
Siano
cinghiali, caprioli, daini cervi o mufloni, sono gli ungulati nel mirino
dei fucili dei cacciatori.
Potenza tra
le potenze, potere forte tra i poteri forti anche se con numeri deboli (circa
700.000 in Italia, 80.000 in Toscana) il plotone dei cacciatori, sostenuto da
politici, armieri, ristoratori e industrie varie, detta legge in Italia
tant'è che, grazie all'art. 842 del C.C. non li fa essere uguali davanti alla
legge ma "più uguali degli altri" (La Fattoria degli animali - Orwell).
In Italia è facile.
Paese dove la
corruzione alligna fin negli interstizi, dove la legalità è parola
insignificante perchè le leggi o non si rispettano o si raggirano con deroghe
ma anche senza, oppure si emettono ad hoc. Paese che l'Europa
condanna con innumerevoli procedure di infrazione.
Non basta
avere lo stigma di paese nel quale la legge non è uguale per tutti; non
basta corteggiare quel minuscolo plotone di cittadini che fanno il bello e il
brutto del territorio comune, dei boschi, della fauna e della flora, che
inquinano e avvelenano; non basta concedere a loro pagine di giornali,
autorizzazioni, deroghe, anticipazioni di ogni genere, occorre anche promuovere
una legge che permetta di mandarli a massacrare 3 cinghiali su 4 pur sapendo
che anche molti cani della squadra, animali d'affezione, verranno feriti,
mutilati, ricuciti dagli stessi cinghialai oppure soppressi sul campo di
battaglia.
Ben sapendo
che, insieme agli animali, anche decine e decine di persone verranno mutilate e
uccise come di consuetudine http://www.vittimedellacaccia.org/
Non basta.
Noi cittadini
vogliamo che sia fatta verità. Non vogliamo cinghiali nelle strade, non
vogliamo caprioli nei giardini, non vogliamo campi devasatti, non vogliamo
animali? Allora perseguiamo la soluzione vera, quella di cui nessuno parla,
quella che viene tenuta nascosta per mantenere l'ipocrisia di cui la categoria
dell'ars venandi si ammanta.
Quale?
BASTA RIPOPOLAMENTI, BASTA ALLEVAMENTI, BASTA FORAGGIAMENTI.
I cacciatori
che hanno portato all'estinzione il cinghiale autoctono maremmano, piccolo,
poco prolifico, diffidente, per alimentare la loro sanguinaria passione
(diversamente non si può chiamare nel terzo millennio) quella di uccidere vite
di esseri senzienti, hanno pensato bene di attingere al supermercato del
cinghiale alloctono del centro est Europa, grande, confidente, prolifico.
Esiste
come sapete anche il controllo demografico attraverso la sterilizzazione,una
seria sterilizzazione con sostanze adatte porta alla sterilità di una fattrice
fino a circa 6 anni !
Eppure
questa soluzione non viene accettata in Italia mentre ha dato buoni risultati
all'estero.
Chiediamo
serietà. Chiediamo, giustizia, onestà e rispetto per la maggioranza dei
cittadini esclusi dalla gestione del territorio e contrari ai massacri.
Chiediamo attenzione per i valori che rendono
l'umanità degna di tale nome ma, se per caso, tale nome non significasse
niente, perchè il vitello d'oro sull'altare pretende di essere adorato,
abbiate la compiacenza di comunicarlo apertamente in modo che, nelle prossime
elezioni, chi sa possa scegliervi o rifiutarvi.
Gabriella
Costa-Portavoce CAART
Pag.FB : Caart
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Notizia arrivata tramite news letters
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