Al Dott. Giacomo Giannarelli Portavoce Regionale M5S - Firenze
Al Prof. Dott. Nicola Zaccheo Presidente ENAC
A Toscana Aeroporti - Firenze
Ai Media, ai Sindaci, ai Consiglieri Regionali ed a tutti i soggetti in indirizzo
Riportiamo sotto il Comunicato Stampa con documentazione a supporto
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Prato, 27 Aprile 2019
In
riferimento al comunicato stampa del 19 Aprile scorso da parte del Dott.
Giannarelli, Portavoce Regionale del M5S, dobbiamo evidenziare come quanto
asserito dallo stesso Giannarelli in riferimento alla attuale pista, non
rappresenti ASSOLUTAMENTE la realtà dei fatti.
Il Dott. Giannarelli, senza prendere atto delle
comunicazioni nel frattempo ricevute, ha ritrattato
quanto precedentemente dichiarato nella Conferenza Stampa
del Dicembre 2018 sulla base della
lettera ASPI datata Gennaio 2002 di cui si citano
nuovamente gli stralci virgolettati: “sulla
base delle
considerazioni
effettuate, si ritiene pertanto che la proposta di realizzazione di un tunnel
autostradale per l'interramento
del tratto terminale dell' A11 non palesi i necessari requisiti di sicurezza e
funzionalità” omettendo però di aggiungere il
seguito di tale lettera, ovvero ….Purtuttavia,
al fine di non escludere ulteriori valutazioni di approfondimento della tematica,
questa Società è disponibile a circostanziati studi di fattibilità tecnica,
etc.etc. etc,” a dimostrazione che tale lettera “istruttoriamente”
sarebeb tamquam non esset.
Perciò
sulla base della documentazione in possesso del Dott. Giannarelli, di ENAC e di
Toscana Aeroporti, richiediamo:
-
allo stesso Giannarelli di valutare una rettifica di
quanto fino ad oggi dichiarato circa la conformità aeroportuale, essendo il
Dott. Giannarelli portavoce Regionale del M5S, ai fini di una “corretta
informazione sociale”;
-
ad ENAC, in qualità di Ente Regolatore, di applicare
immediatamente il Decreto di VIA 0676/2003 nelle parti fino ad oggi non
ottemperate, preso atto di essere stata “tecnicamente” smentita dalle
dichiarazioni di ASPI ed inoltre essendo soggetto “sottoposto” ai Decreti di
VIA, ai Decreti Decisori Presidenziali con annessi Pareri del Consiglio di
Stato, ed anche ente a cui è fatto obbligo - senza discrezionalità alcuna - di
rispettare i principi precettivi delle disposizioni “che obbligano a garantire
la maggior sicurezza possibile per i terzi sorvolati e trasportati”;
-
a
Toscana Aeroporti, essendo una società quotata in Borsa, a rivedere la propria
posizione
1) sulla
base di quanto sopra, ma soprattutto a rettificare immediatamente quanto
dichiarato nel verbale dell’assemblea degli azionisti del 30 Maggio 2018,
proprio sulla sicurezza volo, preso atto che, riguardo di quanto dichiarato da
ASPI, parte del verbale non risponderebbe interamente a verità, visto che nel
verbale si parla di “specifica domanda istruttoria” ma che ASPI riconduce ad un
mera risposta, fuori dagli ambiti
formali di detta procedura, alla quale si è dato luogo per
cortesia istituzionale (ciò in
aggiunta a quanto contenuto nella
valutazione delle 5 ipotesi di pista datata 2008 ed elaborata da un tavolo
tecnico composto da rappresentanti di ENAC/ENAV/Regione Toscana ed ADF).
In
effetti sulla base dell’accesso atti effettuato dall’Associazione VAS
risulterebbe come ENAC avesse da tempo la disponibilità di tale documento,
visto che continuamente lo qualificava come “fondamentale” (nonostante non
fosse indirizzato neppure ad ENAC…). Tale lettera datata Gennaio 2002 invece
non sarebbe stata mai sottoposta alla valutazione della Commissione di VIA ante
Decreto VIA 0676 emesso a fine 2003, e neppure citata nel Ricorso Straordinario
al Capo dello Stato, a prova indiscutibile della “insignificanza
tecnico-istruttoria” della stessa.
Perciò
quanto dichiarato da ASPI, (e questa volta non solo dai Comitati) con Rif. protocollo
ASPI/RM/2019/0006783/EU 16/04/2019 notificato a Ministeri, ENAC, Procura,
Prefetto, Sindaci ed altri soggetti istituzionali, smentirebbe totalmente quanto fino ad oggi dichiarato da Giannarelli
–ENAC - ADF ed oggi Toscana
Aeroporti, giusta comunicazione e notifica della lettera ASPI avvenuta
in data 17 Aprile ore 12:23 a tutto
il Consiglio Regionale, Giunta inclusa (quindi 2 gg. prima del Comunicato
Stampa dello stesso Dott. Giannarelli, che ha preferito eluderla).
In tale lettera ASPI dichiara fra
l’altro: “Occorre preliminarmente far
presente che ASPI non è stata coinvolta
nelle fasi istruttorie attinenti alla procedura di VIA del progetto dell’Aeroporto
di Firenze Masterplan 2000-2010, evidentemente in quanto gli organi
competenti non avevano rilevato particolari interferenze del
progetto di intervento aeroportuale nei confronti dell’A11. La possibile
interferenza diretta del tracciato della pista aeroportuale riguardo quello
dell’esistente autostrada appare emergere in sede di conclusione della suddetta
procedura, all’interno del quadro prescrittivo del Decreto VIA 0676/2003
relativo al Masterplan; a seguito di tale fase, la scrivente Società non è
stata comunque formalmente interessata in eventuali successive procedure
finalizzate alla verifica della fattibilità tecnica di quanto richiesto dal D
EC VIA nei confronti del tracciato A11, avendo solo avuto nel 2002 un’interlocuzione
tecnica con un ente diverso dal proponente e fuori dagli ambiti
formali di detta procedura, a cui si è dato luogo per cortesia istituzionale,
stante l’assenza del coinvolgimento di cui sopra.”
Sulla
base di tali affermazioni non esisterebbe pertanto documentazione tecnica che
proibirebbe l’interramento della A/11, preso atto che pure il documento ASPI
del 2002 suggeriva ulteriori approfondimenti, nonché il fatto che oggi a pochi
metri esiste anche l’interramento della linea 2 della Tranvia.
Quindi com’è possibile che ENAC (Ente Economico, che non
ha i requisiti tecnici per poter
2) esprimere
valutazioni sull’interramento) abbia potuto utilizzare questa lettera del 2002
come giustificazione tecnica per derogare al Decreto VIA 0676/2003 ancora oggi
valido ed operante? Con quale discrezionalità ancora oggi ENAC omette le
prescrizioni su sicurezza dei terzi sorvolati e trasportati, disconoscendo pure
i sovrastanti Parere del Consiglio di Stato con il Relativo Decreto Decisorio
Presidenziale, facendo quindi operare un aeromobile illegittimamente
abilitato.??
Ciò
detto, ribadiamo sulla base di quanto dichiarato dalla lettera ASPI, ma anche
di altri documenti in nostro possesso, che l’attuale aeroporto di Firenze NON
OPEREREBBE in conformità alle LEGGE VIGENTI.
In assenza di tali pubbliche rettifiche provvederemo ad
adire le competenti sedi.
Paolo Cintolesi
Tesoriere - Vas Associazione Onlus
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