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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

giovedì 9 maggio 2019

Esposto delle Associazioni ambientaliste contro la cattiva gestione della vegetazione dei fiumi in Toscana.


Fiume Merse. Il campo viene eroso dal corso d’acqua proprio li’ dove manca la vegetazione riparia che trattiene e protegge il suolo

Dopo varie azioni legali del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus riguardo ai tagli della vegetazione sulle sponde dei corsi d’acqua del Senese, le associazioni ambientaliste Lipu, Wwf, Italia Nostra, GrIG e ISDE hanno presentato un esposto alle Procure toscane, ai Ministeri competenti e ai Carabinieri forestali in merito alla gestione non sostenibile dei corsi d’acqua in Toscana.
Nell’esposto le associazioni diffidano la Regione Toscana dall’autorizzare gli enti delegati come i Consorzi di bonifica e amministrazioni provinciali, a procedere con il taglio o lo sfalcio di alberi e altra vegetazione ripariale nel periodo riproduttivo dell’avifauna selvatica (marzo-luglio) e dall’effettuare qualsiasi attività inibita dalla normativa nazionale e regionale.
I fiumi – ricordano le associazioni – sono elementi fondamentali del territorio e devono assicurare una buona qualità delle acque; essi caratterizzano il paesaggio e sono ricchi di biodiversità. Come è stato ribadito dagli accademici delle Università al convegno “Fiumi e Natura” svolto lo scorso 5 aprile a Firenze, il rischio idraulico può essere gestito contestualizzandolo a ogni tratto fluviale, e deve considerare sia gli aspetti di sicurezza idrogeologica che la tutela degli ecosistemi.

Fiume Elsa, Pian della Bufalaia, lavori taglio vegetazione (18 marzo 2019)
In tutto questo, la vegetazione ripariale, che svolge un ruolo importante limitando l’erosione e rallentando la corrente dei corsi d’acqua, va gestita adeguatamente. Le associazioni rilevano invece come negli ultimi anni gli enti gestori attuino interventi invasivi su ampia scala, con il taglio completo di alberi, anche ad alto fusto, ed altre piante, e che le normative vigenti e le linee guida non vengono rispettate. Peraltro la Regione Toscana è inadempiente anche nel rispetto della tempistica con cui dovevano essere emanate le “direttive per la conservazione e la protezione dell’ecosistema toscano nell’ambito della progettazione ed esecuzione degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza dei corsi d’acqua” previste dall’art. 32 della Legge regionale 70/2018.
Tali interventi sono condotti con macchinari che trinciano tutta la vegetazione e con essa qualsiasi forma di vita animale e vegetale, anche nelle epoche più delicate quali la nidificazione primaverile dell’avifauna. Per questo all’esposto è stato allegato il parere tecnico di Ispra (istituto del ministero Ambiente) che sottolinea il pesante impatto sulla biodiversità di queste pratiche. Una conferma ulteriore viene dai censimenti ornitologici effettuati in questi giorni sull’Arno a Firenze, dove nel tratto tra la passerella dell’Isolotto e l’Indiano non è stata rilevata la presenza della Gallinella d’acqua, dell’Usignolo di fiume ed altre specie che tipicamente dovrebbero nidificare in questo habitat.

Siena, asportazione della vegetazione riparia dalle sponde di un corso d’acqua (2018)

Con il distorto approccio del “fiume pulito” dalla vegetazione, che, lo ricordiamo, non è un rifiuto al contrario di plastica e vetro che vengono lasciati a terra e ulteriormente sminuzzati – dichiarano le associazioni – si rischia di stravolgere il paesaggio toscano, senza apportare miglioramenti concreti alla sicurezza dei cittadini, come hanno dimostrato gli ultimi e tragici eventi alluvionali, che però al momento sembra abbiano insegnato poco o niente su come dovrebbe essere mantenuto il territorio”.
Le associazioni ambientaliste chiedono pertanto l’intervento dell’Autorità giudiziaria, affinché la gestione dei corsi d’acqua segua i dettami scientifici e le buone pratiche tecniche, nel comune interesse dei cittadini e dell’ambiente, escludendo il periodo marzo-giugno in cui è massimo il danno all’avifauna nidificante e, inoltre, con una gestione oculata della vegetazione da effettuarsi, laddove necessario, con tagli selettivi e diradamenti mirati”.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlusLIPU – BirdLife ItaliaWWF Italia – ToscanaItalia Nostra – ToscanaISDE – Centro italia

Siena, lavori di taglio radicale della vegetazione riparia sul Torrente Arbia (2018)

(foto per conto GrIG)
FONTE: https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2019/05/09/esposto-delle-associazioni-ambientaliste-contro-la-cattiva-gestione-della-vegetazione-dei-fiumi-in-toscana/#more-21399
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Il riscontro mediatico è già notevole:
APPENA ANDATO SU TG 3

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