Associazione Ambientalista a carattere volontario ed apartitica, che si configura quale associazione di fatto. Essa non ha alcuna finalità di lucro. L’area di svolgimento delle attività dell’Associazione è delimitata ai comuni della Valdisieve.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

martedì 30 giugno 2015

11 GIUGNO A PARMA NO INCENERITORE - Nessun Dorma, Parma chiama italia

La manifestazione Nessun Dorma è stata fissata per sabato 11 luglio 2015
Raduno alle ore 18 presso piazzale Santa Croce | Parma
Percorso corteo: via D'Azeglio, via Mazzini, via Garibaldi, raduno finale in piazzale della Pace (Palazzo della Pilotta)

           Il progetto dell'inceneritore di Parma, a lungo contestato da associazioni ambientaliste e cittadini, è stato portato avanti sulla base della pianificazione provinciale e con il principio dell'autosufficienza territoriale.
           L’autorizzazione concessa dalla Provincia di Parma nel 2008 limita l’incenerimento di rifiuti urbani e speciali a quelli prodotti nell’ambito provinciale, con una capacità massima di 130.000 tonnellate/anno (70.000 rifiuti urbani e 60.000 rifiuti speciali).
          Queste prescrizioni, oltre che scritte nero su bianco nei documenti ufficiali, sono  state più volte ribadite nel dibattito mediatico locale sia dagli enti competenti che dai massimi organi dirigenti di Iren (allora Enia).
           Il Comune di Parma ha  avviato da maggio 2012 un percorso virtuoso per la trasformazione del modello di raccolta dei rifiuti, da prettamente stradale ad un sistema porta a porta con tariffazione puntuale, che ha coinvolto tutti i 190.000 cittadini di Parma.
           Dal 48% di raccolta differenziata si è arrivati al 70% ma ancora più importanti sono stati i risultati di riduzione del rifiuto urbano totale (-9%) e del rifiuto residuo a smaltimento pro capite (143 kg/ab/anno contro una media dei capoluoghi in regione di 300-350 kg).
            Questi  hanno portato di fatto ad affamare l’inceneritore, che nel 2014 ha bruciato “solo” 44.000 tonnellate di rifiuti urbani a fronte delle 70.000 autorizzate, con future previsioni di progressive e significative riduzioni di materia da bruciare.
            Il decreto Sblocca Italia viene di fatto in aiuto al gestore dell’impianto che ha avanzato richiesta di adeguamento dell’autorizzazione per l’incremento della capacità totale a 195.000 tonnellate e la possibilità di ricevere rifiuti da tutta Italia, deprimendo lo sforzo e la responsabilità con cui il territorio si sta avviando verso una gestione più sostenibile dei rifiuti e delle risorse.
           Sabato 11 luglio a partire dalle 18 si svolgerà il corteo che chiama a raccolta tutte le parti politiche, associazioni, semplici cittadini che vogliono manifestare il proprio dissenso a questo disegno scellerato.
           E’ una battaglia che ora riguarda Parma ma che purtroppo accomunerà a breve tutti quei comuni che ospitano impianti di incenerimento ed è importante che vi sia un segnale forte ed unitario contro questa visione malsana di trattare uno dei temi centrali dei nostri tempi.


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